Capitolo 3

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Un Mese prima
Josh
La sorellina di Crane giocava a calcio. La sorpresa più bella e strana avuta quel pomeriggio.
Tornai nel mio appartamento ripensando a quella ragazza alta un metro e settanta scarso, icchi color cioccolata e mora.
Mi preparai del riso al pollo e andai a letto.
La mattina dopo mi svegliai alle 5 per andare a correre e al ritorno vidi Ashley con una ragazza bionda davanti a un bar.
"Ciao Ashley" dissi avvicinandomi.
"Oh, ciao Josh" mi salutó lei.
La guardai, aveva dei jeanse neri e una felpa rosso vino.
"Che ci fai da queste parti?" Mi chiese Ash, ma io la stavo ancora guardando.
"Ah si scusa, ero andato a correre" le risposi.
"Ash, sono le 8, andiamo" disse la sua amica bionda e andarono.
"Ciao Josh" disse
"Ciao piccola Crane" dissi e tirnai a casa.
Quel pomeriggio andai al campo e quando vidi Ashley allenarsi rimasi a guardarla.
Era brava, molto brava, ed era anche l'unica ragazza del suo Under.
Quando finii andó allo spogliatoio dove si cambiava, ma incontrai un ragazzino di curca dodici anni che mi chiese una foto.
Subito dopo aver fatto la foto col ragazzino sentii la porta aprirsi ed entrai nello spogliatoio.
Ash era seduta su una panchina, con dei pantaloni della tuta neri e un top sportivo nero.
"Josh" disse e io non risposi.
Mi andai a sedere di fianco a lei e la aiutai a sciogliersi l'asciugamano bagnato dai capelli.
"Vuoi una mano?" Le chiesi indicamdo il phon tra le sue mani.
"Ok" risposi e dentro di me una farfalla svolazzó.
Iniziai ad asciugarle i capelli bagnati e pian piano a toccarle le ciocche.
Erano morbidi e profumavano di gelsomino.
Restammo in silenzio, mentre lei era davanti a me e io le ascougavo i capelli. Ogni tanto incrociavamo gli occhi allo specchio davanti a noi.
Quando ebbi quasi finito notai una macchietta rossa nel collo di Ashley. Scostai una ciocca di capelli e quando vidi di cosa si trattava mi bloccai. Sentii io sangue gelare e subito la girai.
"Chi te lo ha fatto?" Le chiesi indicandolo.
"Cosa?" Chiese lei confusa.
Si giró e si guardó allo specchio.
"Devo essermi scottata con la piastra stamattina" disse e la guardai.
"Josh.." disse lei.
Non potevo essere geloso, non era possibile. Ma sentii comunque una strana sensazione, come di vuoto.
Mi avvicinai e le sussurrai vicino all'orecchio.
"Se qual'ora qualcuno si azzardasse a toccarti si ritroverà senza palle". Le dissi e la guardai.
Nei suoi occhi brilló un luccichio, quando entró qualcuno nello spogliatoio.
"Ashley ci sei..." disse una voce maschile. Mi girai e vidi il ragazzo com cui Ash parlava ad allenamento.
Guardai un ultima volta Ash e poi me ne andai.
Quella sera decisi di andare in palestra con Mark per smaltire quella sensazione di rabbia.
Ero rassicurato del fatto che nessuno abbia toccato Ashley, ma per cose di cui non sapevo il motivo ero geloso.
"Cosa la porta qui signor Axford" disse Mark quando entrai.
"Devo sfogarmi" gli disse e lui rise. Mi tolsi la maglietta e andai verso Mark.
"1 contro 1, senza guantoni" dissi e lui annuii.
Sferrai un destro, ma Mark lo schivó. Io riuscii a incassare un colpo. Andammo avanti un ora così e a parlare.
"Mark" sentimmo chiamare a un punto.
Aaron entró nella palestra con delle pizze in mano.
"Ciao Aar" dissi e lui le appoggió a un tavolino.
"Ash, prendi le birre" disse Aar e io mi girai di scatto. C'era anche Ashley.
Ashley
Aaron decise di amdare a mangiare da Mark s Josh. Dopo quello successo in spogliatoio avrei preferito non mamgiare.
Quando entrammo in palestra io mi fermai per appoggiare la borsa, ma poi Aaron mi chiamó.
Mi armai di tutto il coraggio che avevo in corpo e andai nella sala primcipale.
Quando entrai per poco non svenni. Josh era a petto nudo davanti alla panca. Rimasi a guardarlo: come avevo notato era muscolosa, si teneva in forma. Aveva un serpente tatuato sull'avambraccio e un ragno sul petto.
Non mo sarei aspettata quei tatuaggia da lui, ma mi piacevano. Josh sembrava un dio greco.
"Ciao Ash" disse Mark.
"Dopo arriva Elise" dissi. Le avevo chiesto di venire, sennó sarei morta di imbarazzo.
"Prendi le pizze Aar" dissi mettendo due sedie suo tavolino.
Josh si sedette, mentre io andai a lavarmi le mani.
Quando tornai, l'unico posto libero era tra Josh e il muro. Non capivo se ero contenta o no.
Mi sedetti facemdo attenzione a non toccarlo, mi imposi come ibietfivo di non guardarlo.
Passó un ora e io non parlai quasi mai, finchè non arrivó Elise.
"Ciao ragazzi" disse entramdo e sedendosi in una sedia.
La presi e la trascinai in bagno, dove le raccontai tutto dell'accaduto.
"Ash, fai conquiste cavolo" disse s io risi in modo un po' isterico.
"Era geloso, aveva paura che qualcuno ti tocchi" disse leibe io la guardai.
"È cotto" disse infine ed entrambe scoppiammo a ridere.
Passammo l'ultima ora a parlare coi ragazze e io evitai sempre di guardate Josh, ma a un certo punto cedetti d lo guardai. Poco dopo i suoi occhi si incontrarono coi miei e le guancie mi andarono a fuoco.

Elise Martinèz:

Elise Martinèz:

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