Odiava doverla ignorare. Aveva trascorso l'intera cena a scrutarla con la coda dell'occhio, senza dire una parola. Eppure non avevano litigato, non si erano detti nulla di così grave da portarli a non interagire, se non per chiedere il sale.Era rimasto solo in salotto, davanti al televisore dall'audio quasi disattivato, intento a bere una birra. Sbuffava di tanto in tanto, come fosse perennemente tormentato da qualcosa. Aveva voglia di raggiungerla ed infilarsi semplicemente sotto le coperte assieme a lei, ma l'orgoglio maschile a volte prendeva il sopravvento. Sospirò di nuovo, buttando un piede sul tavolino di fronte al divano. Le donne gli avevano sempre e solo portato guai nella vita e si chiese perché non imparasse mai la lezione.
Arreso, spense la televisione, per poi buttare il telecomando sul divano. Si sollevò in piedi e prese a salire silenziosamente le scale in direzione del bagno, dove Ellie si stava facendo una doccia.
Alla fine, non riusciva mai a tenere duro con lei.
Quando si trovò di fronte alla porta del bagno, non bussò nemmeno; la aprì e la richiuse, insinuandosi nel vapore. Non sapeva se Bill stesse tornando dallo studio ma non gli importò più di tanto. Si spogliò dei suoi vestiti e, aprendo silenziosamente il vetro della doccia, vi si infilò. Con le mani toccò il suo corpo caldo e profumato e, senza dire una parola, la avvolse con le braccia, poggiando il proprio petto contro la sua schiena. Aveva capito fosse sorpresa dal lieve sussulto che aveva provato, vicina a lui, cosa che lo fece sorridere involontariamente.
-Ti odio.- le sussurrò sulla nuca. -Non riesco mai a lasciarti perdere.-
-Non smettere mai- mormorò la ragazza, senza voltarsi verso di lui.
Improvvisamente, percepì le labbra morbide del ragazzo posarsi all'inizio della colonna vertebrale, dietro al collo.
-Tom.- lo ammonì, percependo un brivido al bassoventre.
-Che c'è?- lo sentì sorridere sulla sua pelle, prendendo a seguire la colonna vertebrale con la bocca, con lentezza disarmante. -Lasciami fare.- le sussurrò poi, facendola rabbrividire. Con i denti le stuzzicò il lato destro del collo, per poi assaporarlo appena con la lingua.
Oh, Cristo, fu tutto ciò che la mente di Ellie riuscì a formulare.
Le sue mani avevano preso a vagare per il suo corpo con dolcezza, mentre scendeva a darle baci leggeri lungo la schiena. Sentiva di non riuscire a mantenere il controllo; avvertiva brividi lungo tutto il corpo che la fecero agitare impercettibilmente. Maledisse il fatto che Tom ci sapesse fare.
Le baciò un fianco, poi risalì, accompagnando il tutto con i movimenti delle sue mani che non smettevano di massaggiarla e carezzarla.
Ellie stava per spiccare il volo verso un altro pianeta, molto lontano dalla Terra.
Tornò a mordicchiarle il collo e stavolta non riuscì a trattenere un lieve gemito. Odiava quella sensazione di attesa; la stava uccidendo.
-Tom.- si lamentò appena, mentre lo sentiva baciare con una maggiore pressione quel lembo di pelle.
Lui fece finta di non udirla, ma poté perfettamente accorgersi che fosse eccitato quanto lei. Sentì il suo petto caldo schiacciarsi sulla sua schiena nuda, senza pesarle addosso, e la sua erezione premere sui suoi glutei.
Le baciò con dolcezza una guancia, avvicinandosi sempre di più all'angolo della sua bocca, senza mai toccarla davvero. Il suo profumo le stava inebriando le narici e le sue mani grandi di certo non l'aiutavano.
-Girati.- quel sospiro da parte di Tom la fece quasi morire.
Non tardò a fare come le aveva chiesto e buttarsi fra le sue braccia, lasciandosi travolgere dalla passione ancora una volta.
STAI LEGGENDO
𝘐𝘕 𝘋𝘐𝘌 𝘕𝘈𝘊𝘏𝘛 -Tom Kaulitz-
RomanceA volte i segreti sono immensamente difficili da mantenere. Ellie pensa sia meglio così, ma con il tempo si renderà conto che è solo da egoisti rimanere in silenzio. Bill non ne aveva colpa; l'unica ad averne, era lei. Aveva continuato a illuderlo...