Cap. 2 - Pioggia

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Erano le 7 di mattina e Luna si trovava già a bordo della sua auto diretta nelle zone del centro storico della città, il navigatore le segnava quasi un'ora di navigazione. Come al solito il traffico non mancava e la sua ansia iniziava a farsi sentire. Ci mancava solo che ritardasse il primo giorno di incontro con i suoi nuovi colleghi. Per fortuna la bellezza di Roma aiutava a tranquillizzare il suo animo, la città si stava svegliando lentamente sotto una coltre di nuvole. Accese la radio per distrarsi e senza accorgersene arrivò a destinazione prima del previsto. Parcheggiò nello spiazzo di fronte al palazzo dell'azienda Lux e si diresse lentamente all'entrata. Una grande porta girevole in vetro la invitava ad entrare ma la tentazione di scappare era tanta, così rimase lì davanti impietrita a decidere cosa fare. Solo quando si accorse che dietro di lei c'erano persone che sbuffavano in attesa di entrare si decise a camminare.

Una luminosa sala di ingresso circolare si apriva davanti a lei e in fondo scorse il bancone della reception. Era ora di capire dove recarsi. Secondo piano, sala riunioni. Bene, aveva una meta. Con passo sicuro si avviò verso uno dei due ascensori che vedeva sullo sfondo. Salì da sola, stranamente non c'era tutto il movimento che si aspettava di trovare. Ognuno che entrava sapeva benissimo dove recarsi e nell'arco di massimo cinque minuti spariva da ogni visuale. Non si poteva dire di certo che non ci fosse ordine in quell'azienda. Anche l'arredo rispecchiava lo stile quieto e preciso, ampi spazi, mobilio minimal e tutto rigorosamente lucido e color champagne. Il signor Lux doveva avere gusto, su questo non c'erano dubbi, e Luna sperava di solo di non stonare in mezzo a tutta quella perfezione.

Il tragitto in ascensore fu veloce e non fu difficile trovare la sala indicata dalla receptionist. Una lisciatina ai vestiti e uno sguardo all'orologio, le 8.15, perfetto...in anticipo di un quarto d'ora. Si sentiva pronta a quella nuova avventura. La porta era socchiusa ma decise comunque di bussare prima di entrare.

- Prego, prego - fece una voce maschile dall'interno.

Luna varcò quella soglia lentamente, con il cuore in gola, per fortuna sapeva mascherare bene la sua ansia. Si ravvivò i capelli e strinse subito la mano di qualcuno che le si presentò davanti.

- Lei deve essere la signorina Belfiore! Molto piacere, io sono Daniel Lux nonché CEO di quest'azienda. Luca mi ha parlato molto di lei e devo ammetterlo, non è stato facile convincermi ad avere lei e non il mio amico, ma sono sicuro che non mi deluderà -

- Oh, lo spero signor Lux, sono davvero onorata di conoscerla e poter lavorare per lei! -

Era davvero un bel uomo nonostante non avesse proprio vent'anni, alto, brizzolato e con un completo che costava più o meno come tutta casa sua. Luna sfoderò il sorriso migliore che aveva e lo seguì verso la stanza adiacente in cui un'altra ventina di persone erano in piedi presi dalle chiacchiere. Parevano conoscersi più o meno tutti, oppure semplicemente stavano cercando di adattarsi e conoscere le persone con cui avrebbero lavorato a stretto contatto per i prossimi giorni. A colpo d'occhio era l'unica donna presente, una minoranza schiacciante ma avrebbe fatto di tutto per farsi valere. Strinse varie mani e sorrise a chiunque le si parava davanti. Un ragazzo catturò la sua attenzione, Jake, un affascinante sociologo linguista con origini irlandesi. Pelle chiara, capelli rossicci, occhi verdi e denti bianchissimi. Aveva un look casual, jeans e polo, l'esatto contrario di come ci si aspetta ci si presenti in una riunione di lavoro, soprattutto se è la prima.

- Wow quindi sei un sociologo, parli quattro lingue e ti dedichi anche al mondo delle pubblicità? Sono impressionata! - Luna era davvero colpita, aveva un modo di parlare coinvolgente.

- Vado dove mi porta il cuore, se il progetto che mi viene proposto mi interessa, mi piace lanciarmi e provare nuove esperienze. Tu invece cosa fai precisamente? - la guardava interessato.

L'altra faccia della lunaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora