🍂 𝑶𝒄𝒄𝒉𝒊 🍂

197 14 2
                                    

┌°·..· 🍂·..·°°·.·° .·🍂·.°·..·°°·..· 🍂 ·..·°°·.·° 🍂·°┐

𝘽𝙇𝘼𝙉𝙆 𝙇𝙄𝙎𝙏
↡↡↓↓↡↡↓↓↡↡
𝑷𝒓𝒐𝒎𝒑𝒕: 𝑶𝒄𝒄𝒉𝒊
𝑳𝒊𝒔𝒕𝒂: 𝑰𝒏𝒌
𝑵𝒂𝒓𝒓𝒂𝒕𝒐𝒓𝒆: 𝑮𝒐𝒋𝒐

└°·..· 🍂·..·°°·.·° .·🍂·.°·..·°°·..· 🍂 ·..·°°·.·° 🍂·°┘





-Io non capisco proprio cosa tu ci veda in questo posto- esordì un Gojo parecchio scettico, seguendo passo passo il proprio gruppetto di amici per le strade sempre frenetiche di Tokyo. Quella non era altro che una sera d'ottobre come tutte le altre, una leggera frescura accarezzava le guance arrossate di coloro che avevano preso la decisione di trascorrere la serata girando per le strade trafficate della capitale, serpeggiando svelta tra i loro vestiti autunnali, scompigliando le chiome più sbarazzine e raggelando quelle più scarne. Gojo si guardò intorno, sempre meno convinto di tutta quella situazione, desiderando essere rimasto a casa a giocare ai videogiochi piuttosto che avventurarsi in quartieri sperduti con Shoko come guida.

-Non avrei mai pensato di dire una cosa del genere in vita mia, ma credo che Gojo abbia ragione- lo spalleggiò Nanami al suo fianco, le braccia incrociate sul petto e l'espressione di chi, come lui del resto, avrebbe voluto impiegare il suo tempo per fare qualcosa di più produttivo che andare in giro per bar -Non capisco proprio che cosa ci sia di tanto speciale in un piccolo bar sperduto di Shinjuku- disse sputando fuori quel nome come se si fosse trattato di feccia. Ed effettivamente, Gojo non lo poteva biasimare. Quella zona della città non era molto raccomandabile, specialmente la sera, e loro ci si stavano letteralmente buttando dentro come se stessero andando al parco giochi.

-Non ascoltare i guastafeste Shoko-chan!- esclamò Haibara avvolgendole un braccio intorno alle spalle e scuotendola in modo scherzoso -Io invece credo che sia stata un ottima idea!! Un modo diverso per passare il sabato sera - disse con il solito sorriso tutto denti che lo caratterizzava. Davvero, Gojo credeva che al mondo non potesse esistere persona più stupidamente felice di Haibara. A volte quella sua peculiarità riusciva a causargli non poco fastidio, perché andiamo, come si poteva punzecchiare a morte una persona così buona e così disgustosamente disponibile senza sentirsi dei vermi?

-Grazie, Haibara-kun- rispose Shoko con il solito tono pacato, totalmente indifferente alle polemiche degli altri due - Vedrete perché è così tanto speciale, quando arriveremo- continuò schioccando un'occhiata di sbieco a questi ultimi, la sigaretta in bilico sull'angolo delle labbra definite da un rossetto color ciliegia. Li aveva praticamente trascinati lì quella sera, giurandogli e spergiurandogli che non se ne sarebbero pentiti e che valeva la pena andare da una parte all'altra parte di Tokyo per arrivarci.

Il ragazzo dai magnetici occhi blu si lasciò andare ad un lamento -Solo perché tu e Utahime andate a pomiciarci spesso questo non lo rende un posto automaticamente speciale per tutti- si lamentò, riuscendo a strappare un sorriso velato al biondo. Sorriso che avrebbe potuto passare tranquillamente per un tic del labbro per quant'era stato piccolo, ma a lui andava bene lo stesso considerando che si trattava di Nanamin.

Shoko sospirò affranta -La gelosia è una brutta bestia per il grande Gojo Satoru- lo sbeffeggiò affondando le mani dentro il proprio giubbino di pelle nera. Il diretto interessato schioccò la lingua, il viso imbronciato più che mai "Non potrei mai essere geloso di quella racchia di Utahime" pensò disgustato. Solo perché Ieri era riuscita a trovare una ragazza prima di lui questo non significava certo che fosse in qualche modo migliore di lui, o più attraente, o più affascinante. Certo, la sua migliore amica era una bellissima ragazza, con le labbra sottili, i capelli corti tenuti sulle spalle lisci come la seta e il fisico slanciato e ben proporzionato, ma non era più bella di lui. Purtroppo però, non tutti riuscivano ad apprezzare la vera bellezza, e a causa di quella carenza di buon gusto si ritrovava da solo il sabato sera a guardare vecchi film horror cult fino a stamparsi dietro le palpebre le figure dei mostri mentre Utahime e Shoko si comportavano da coppietta andandosene in giro mano nella mano come due sposine.

Wʀɪᴛᴏʙᴇʀ 𝟸𝟶𝟸𝟹 🍂SᴀᴛᴏSᴜɢᴜ🍂Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora