CAPITOLO 1

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Buio, solo ed eterno buio. Era circondata da esso. Correva ansimando freneticamente ignorando le proteste da parte del suo corpo, le gambe non la reggevano , il cuore batteva all'impazzata scandendo ogni singolo secondo ma questo non bastó, una densa e fitta nebbia iniziava ad inghiottire la sua minuta figura per spaventarla. L'OMBRA voleva solo questo, incuterle paura per poi eliminare la sua anima fino a farla scomparire dall'universo. LEI cosí piccola ma senza saperlo piena di potere, un potere inimmaginabile che avrebbe potuto segnari le sorti della galassia. Piccola e indifesa come una stella appena nata nel firmamento, presto brillerá di luce propria.

300 anni, 300 anni senza sapere la sua identità, il suo unico scopo era combattare e uccidere l'OMBRA, ma aveva capito che prima o poi l'avrebbe catturata e solo Lui sapeva a quali estenuanti torture avrebbe sottoposto il suo spirito, perché lei lo sapeva che non era come le persone che la circondavano, i cosidetti 'umani', lei lo aveva capito, quando provava a parlargli nessuno la vedeva o calcolava minimamente anzi le passavano attraverso senza nemmeno accorgersene, quando succedeva lei sentiva delle lame che si conficcavano in tutto il suo 'corpo'.
Lei sapeva solo che si chiamava Death Blufire, glielo aveva detto la LUNA, appena si era svegliata, l'unica cosa che gli aveva sussurrato poi iniziò la sua eterna lotta al male.

Era una ragazza che poteva dimostrare 16 anni ma lei non se l'era mai chiesto, aveva passato 300 anni in solitudine, non le interessava più il suo passato, doveva solo uccidere le ombre che mandava lui, dal mostro che comandava i momenti in cui provava a chiudere gli occhi per far riaffiorire il suo passato, dall'OMBRA che la insegue dovunque vada per ucciderla definitivamente.
Death sapeva che chiedere aiuto alla Luna era inutile e risultava solo uno spreco di tempo, le aveva detto il suo nome e basta.
Aveva capito, Doveva combattere e così fece.
Scoprì i suoi poteri; governava il fuoco e la sua forza aumentava notevolmente quando era arrabbiata, anche il suo aspetto mutava, lei aveva la pelle bianca come la porcellana, le gambe lunghe e slanciate, una corporatura molto snella, i suoi occhi erano blu, come le profondità del mare, infine aveva i capelli blu come la notte, legati in due codine irregolari. Indossava dei pantacolant neri di pelle, un reggipetto nero e un mantello con su una teschio bianco esattamente al centro. Lei aveva due armi, una spada nera e blu che si ricopriva da fiamme del medesimo colore e poteva trasformarsi in altre armi oppure delle pistole che mutavano di forma per poter diventare multiuso. Inoltre possedeva una moto nera e blu estremamente tecnologica che le permette di volare.

Per 309 anni combattè da sola contro le forze del male che mandava l'Ombra, uccideva, squartava e disseminava fuoco ovunque andasse. Ora era lei il cacciatore e non più la preda. Ma per diventare cacciatore doveva eliminare i suoi sentimenti, non che li avesse mai dimostrati, di quel che ricordava era sempre stata una ragazza fredda e senza amici. Non ricordava la sua morte nè molte altre cose. Era una ragazza bellissima, ma nessuno e sottolineo, nessuno ha mai creduto in lei, era SOLA, come una piccola stella abbandonata a se stessa. Inoltre i suoi poteri si formavano da soli, quindi il fatto che né adulti né bambini credessero in lei non faceva una grande differenza, certo, non poteva sapere se i suoi poteri potessere aumentare o meno. Ma non le fregava più niente degli esseri umani, erano solo degli illusi che credevano che il mondo girasse attorno a loro. Inutili esseri viventi, sono tutti destinati alla morte.
Viaggiava per il mondo, dove la portava il fato, di giorno dormiva in luoghi poco consoli mentre di notte diventava un'assassina di ombre. Le ombre erano esseri umanoidi completamente neri, erano potenti e molto forti e si nutrivano di anime umane, in pratica erano degli assassini senza volto ma non erano forti quanto Death, lei aveva sterminato e ucciso moltissime ombre, si era sporcata le mani tante volte e seppur odiasse gli umani, aveva sempre cercato di proteggerli, ovviame anche per interesse personale difatti, più le ombre mangiavano anime umane, più diventavano potenti, fino ad evolversi in mostri orridi senza forme definite. Death li odiava, non passava notte senza guardare la luna, o meglio, Manny, colui che l'aveva messa lì senza uno scopo ben preciso e poi l'aveva 'trasformata' in un mostro senza sentimenti. Per lei questo era il vero inferno, il non avere sentimenti, il non ricordare la sua vera identità. Non aveva più paure, non le importava se una notte l'Ombra l'avesse trovata e uccisa, non gliene fregava niente. Ogni notte, ogni notte desiderava farla finita per sempre. Poi scoprì l'esistenza di altri immortali che schiavizzavano la mente dei bambini per poi farli credere in loro, esseri disgustosi che architettavano modi per ingannare la mente di infanti e utilizzare il tutto a loro vantaggio personale.
Si facevano chiamare 'Guardiani' e li aveva notati qualche anno fa, quando un certo Pich Black si era messo in testa di schiavizzare il mondo da solo, un pazzoide in piena regola, si era beccato una bella batosta a cui lei non aveva partecipato, doveva fare cose ben più importanti cioè uccidere quelle orribili ombre disgustose.
Non li aveva mai conosciuti né tanto meno ci aveva mai parlato, lei era una tipa che ODIAVA parlare infatti si faceva capire con il linguaggio dei segni, ma a lei non serviva mai 'dialogare'.
Ora era notte e lei girovagava incosciente di quello che il fato aveva deciso per il suo futuro.

Death Guardian (SOSPESA) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora