FF1

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Come da programma....... 

" Buongiorno signori, oggi sarà una lunga giornata, preparatevi", io e Smith ci stringemmo la mano e augurandoci a vicenda un'imbocca al lupo ci incamminammo verso i rispettivi settori. La sala energetica dove dovevamo svolgere il nostro lavoro era un laboratorio computerizzato, dove 5 consolle richiedevano altrettante persone che ne seguissero la programmazione. Io e Freeman lavorammo sulla sincronizzazione dei sistemi mentre Kate dopo aver assegnato ai ragazzi le proprie postazioni prima di prendere la sua posizionò la valigetta contenente l'H4.2 davanti alla turbina sferica. 

Avevamo preparato il cuore della nave. Una sfera azzurra luminescente delle dimensioni di una mela doveva essere in grado di sollevare e far navigare per sei anni la FF1. 

Kate si mise degli occhiali con delle lenti filtranti e dei guanti speciali assorbi massa . La sfera luminosa pesava tantissimo ma con appositi attrezzi poteva essere maneggiata con facilità. Venne inserita nella teca, rimase in sospensione le pareti magnetiche la respingevano facendola fluttuare. Tutto l'impianto si illuminò, tutte le apparecchiature si accesero e i terminali portarono i valori a regime nelle tarature stabilite. "Perfetto, funziona e sembra stabile nei parametri. Proviamo a regolarlo sulla distanza e vediamo se continua a rimanere stabile controllando eventuali cali all'attivazione dello scudo" , Freeman chiamò la sala controllo, "sono Freeman, comandante siamo pronti alla prova motori, H4 inserito e stabile", il comandante diede disposizione di accendere i propulsori, "accesi dottore" , " dottor Smith accenda gli scudi". , " accesi e stabili valori nella norma". "Dottore faccio staccare i generatori della base, simuliamo un decollo e controlliamo tutti i valori", "roger", "roger comandante". 

Furono i 15 minuti più intensi della mia vita, la FF1 rimase completamente autonoma e stabile, tutte le macchine e le funzioni vitali funzionavano perfettamente e la nostra creatura non aveva avuto nessun problema. Era la concentrazione di un piccolo sole rinchiuso in una teca. "Perfetto signori ottimo lavoro, sono fiero del vostro lavoro, spegnete tutte le apparecchiature, lasciatele in stand bay, domani e' il grande giorno si parte", per la prima volta il rude comandante si era lasciato andare ad un complimento. Avevamo finito tutte le regolamentazioni e le simulazione nei tempi prestabiliti, compilammo i rapporti sulle attrezzature per il decollo del giorno dopo ma ci rimaneva abbastanza tempo per concederci un pò di relax prima di ritirarci per l'ultima notte prima della partenza.

 "Non mi sembri contento, abbiamo fatto un lavoro eccellente tutti quanti e siamo stati puntuali nei tempi prestabiliti. Cosa ti turba?", "sono contento, sono solo perplesso, quello che abbiamo fatto era di nostra competenza , da domani saremo nelle mani del destino. Viaggeremo 3 anni senza rendercene conto e quando saremo su Antares non sappiamo cosa ci aspetta. Io oramai la mia vita l'ho comunque vissuta, ma tu... o i ragazzi, siete giovani e avete diritto di continuare a vivere e sperare di uscire da questa situazione in cui la terra si trova ora", "proprio per questo siamo qui, per dare una speranza a chi al contrario di noi non può cambiare il destino. Noi come la storia ci insegna siamo stati scelti per crearla e da noi dipenderà il destino di tutti. Rilassati domani dovrai essere al meglio, abbiamo bisogno di te. Una partita a scacchi?", sorrisi la solita Kate..... Avevamo la sveglia alle 7 come sempre e dovevamo essere alle 8 in sala conferenza per prepararci alla partenza, avremmo preso posto sulla FF1 sistemandoci nei nostri alloggi. Dopo avremmo stazionato nelle nostre postazioni per decollare.

"Signori con grande orgoglio vi annuncio che fra 30 minuti decolleremo a bordo della FF1 direzione Antares, dopo che saremo usciti dall'orbita terrestre stabilizzeremo la rotta e ci prepareremo per il sonno parziale, ci risveglieremo fra tre anni a poche ore dall'orbita di Antares. La nostra missione sul pianeta avrà la durata massima di 10 giorni, entro quella data dovremmo decollare per non compromettere il rientro. Se non saremo riusciti a convincere gli antiani avremmo fallito ma non possiamo perdere la FF1 e i dati che comunque raccoglieremo, se qualcosa andasse male non potremmo compromettere un nuovo tentativo. Confido di tornare con loro, il futuro della terra dipende da questa missione" , un soldato ci diede una piantina della Fireforce, vi erano tutte le indicazioni per conoscere e trovare qualsiasi cosa sull'astronave. Solo una parte era completamente verde. "So cosa volete chiedermi, quando sarete a bordo avrete tutte le risposte necessarie, 25 minuti al decollo, signori andiamo i vostri effetti personali si trovano già sulla FF1".

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