Antiani

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La mente era offuscata, piano piano gli occhi si stavano abituando alla luce e le funzioni vitali ripresero il loro funzionamento, rimanere immobile per tanto tempo aveva intorpidito gli arti. Le capsule si aprirono, le luci si accesero simultaneamente accecandoci. Il primo ad uscire .... 

Neanche a dirlo ," signorine buongiorno , stiamo per arrivare e dobbiamo prepararci per la procedura di atterraggio. Non ditemi che siete stanchi o qualcosa del genere, sono tre anni che riposate, , e' il 06/11/2499. Quindi muoviamoci, passerete dalla sala medica per un controllo fisico della vostra salute poi avete un ora per risistemarvi nei vostri alloggi, dopo ci troveremo in sala controllo dobbiamo prepararci", era bello vedere tanta energia dopo tanto dormire, aveva ragione erano passati in un lampo ma erano trascorsi. Guardai i miei ragazzi erano tutti a posto. Ci salutammo. Anche gli uomini di Smith sembravano reagire bene al risveglio. "Capo, una bella dormita mi ci voleva grazie", "prego Billy muoviti e troviamoci fra un'ora in corridoio". 

Fu l'ora più bella che potessi ricordare erano sensazioni che dopo tanto tempo mi mancavano, ripresi da dove ero rimasto, una doccia fumante. " Signori, quello che vedete negli schermi e' Antares, siamo nella sua orbita e vi rimarremo fino a quando non inizieremo le procedure di avvicinamento alla sua superficie terrestre, ma ora dovete sapere le ultime cose prima di procedere all'atterraggio. Verrete muniti di respiratori come nella sala per gli antiani, oltre alle attrezzature per le autodifese", "autodifese?" "si dottoressa, non siamo in un beauty farm, come vi ho già detto dove atterreremo vi sono animali carnivori che non conosciamo e dovremo fronteggiare se verremo attaccati. Cercheremo di sbarcare di giorno dove la luce ci renderà più agevole il nostro cammino verso la foresta. Di notte i predatori diventano più feroci e avremmo più difficoltà a respingerli".

Le parole del comandante destabilizzarono l'umore di tutti noi, non eravamo soldati, non eravamo preparati a combattere, le nostre battaglie le conducevamo nei laboratori e non con delle armi in mano. Ma non potevamo tirarci indietro. Venimmo addestrati velocemente su come usare delle armi che ci vennero date in dotazione. Erano leggere e potenti, comunque pericolose. Sembravamo anche noi dei soldati dei corpi speciali. Eravamo pronti per sbarcare. 

Avevamo con noi le nostre apparecchiature, le nostre equipe per la prima volta avrebbero lavorato sullo stesso progetto. Dovevamo trovare gli antiani, ma anche studiare i loro corpi per capire se erano in grado di affrontare il viaggio e se avevano la possibilità di adattarsi al nostro clima una volta tornati sulla terra. Andammo nei laboratori per controllare i valori dell'H4.2 e tornammo. 

Prendemmo posizione sulla plancia di comando , stavamo entrando nell'atmosfera di Antares, " tenetevi forte balleremo un pò , il calore e' intenso e lo scudo della nave ne assorbe l'energia destabilizzandola", mi alzai senza aver avuto l'ordine, dovevo tornare all'S1 se qualcosa non avesse funzionato era meglio essere li, " dove va dottore? Resti al suo posto"," vado in laboratorio non possiamo permetterci che la nave abbia un calo di potenza .... O sbaglio? Tach vieni con me", " sssi capo". Non mi voltai, io decidevo per il mio laboratorio, dovevamo controllare. Non mi piaceva rimanere a guardare Smith era operativo con i sui nel laboratorio per l'attivazione dello scudo e io volevo essere presente se si fossero rilevati mal funzionamenti o cali di potenza nell'H4.2"Dottore 120 secondi all'impatto con l'atmosfera", "grazie comandante tutti i valori sono nella norma, aumento la potenza di passaggio se all'impatto calano", "ok roger". Prendevamo sempre più velocità ci ancorammo alle nostre poltrone, quando la porta del laboratorio si aprì, "non credevate che noi rimanevamo a guardare vero? Pivello ti sono mancato?" , la mia equipe era voluta venire ad aiutarci, mi fece piacere. "Ragazzi ognuno sulla propria consolle, Billy i valori del flusso?", " regolari DOC" ,"Kate H4.2?","stabile"," Markus controlla il flusso per gli scudi, assorbiranno molta energia all'impatto","si capo". "60 secondi tenetevi forte" , l'astronave iniziò a vibrare leggermente, iniziarono a sentirsi i flussi dell'atmosfera. Tutti i valori erano perfetti, aumentarono le vibrazioni. " 10 secondi signori", sempre più forti, fu l'impatto, venimmo come risucchiati da un vortice, scendevamo velocemente ma mentre ci stavamo sempre più avvicinando alla terra la Moby si stabilizzava. "Datemi i valori","stabili", "scudi?" ," regolari comandante", tutto procedeva bene. "Abbiamo superato l'impatto con l'atmosfera ora ci prepariamo per l'atterraggio, salite alla sala controllo signori, ottimo lavoro", avevamo superato la prima vera prova. 

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