Hyperion
Rabbia, nient'altro che rabbia. Un sentimento che ti corrode dall'interno, ti consuma lentamente e non ti rende in grado di controllarlo o di renderti conto delle conseguenze che provoca a chi ti sta intorno.La rabbia era la mia peggior nemica e la mia più grande amante, quando prendeva il sopravvento su di me si aggrappava ai miei nervi pregandoli di distruggere tutto ciò che mi circondava e quando finalmente annientavo ogni cosa mi sentivo al settimo cielo, più forte dell'ultima dose per un tossico, era la mia ossessione.
Ci si può sentire così dipendenti da un sentimento così irrazionale e negativo?
Spesso cercavo di comprendere perché non riuscissi a controllarmi, poi smisi di pormi domande a cui tanto non avrei comunque trovato una risposta.
Dal momento esatto in cui avevo appreso la notizia del fallimento della missione di McGregory ero riuscito a distruggere almeno tre quarti degli oggetti di vetro e cristallo che erano presenti all'interno del mia villa.
Durante l'ultimo anno scolastico avevo sofferto di attacchi di panico, i quali mi coglievano alla sprovvista e divenivano sempre più frequenti nell'arco anche di una singola giornata.
Detestavo doverlo ammettere, ma persona in grado di calmare i miei attacchi di panico era lei e da quando l'avevo persa l'ombra di essi aleggiava sulla mia figura come un triste mietitore.
Alla fine ci avevo fatto l'abitudine, li avevo accolti nella mia quotidianità senza combatterli e proprio allora sembravano andar meglio, erano sempre più sporadici e quando percepivo il loro arrivo spesso riuscivo a mandarli lontano, assieme ai ricordi della mia cura ad essi.
E poi era precipitato tutto di nuovo.
Mio padre aveva fallito di nuovo l'ennesima consegna, perdeva sempre più colpi e Rivera iniziava a perdere la pazienza a ogni piccolo errore.
Aveva l'abitudine di torturare i suoi servitori e di certo non aveva risparmiato la sua ira nemmeno al fedelissimo Frantz Moore, dopo l'ennesimo pestaggio non ne potevo più di vedere mio padre ridotto in quelle condizioni, sapevo che avrei dovuto prendere il suo posto in ogni caso un giorno perciò pensai bene di iniziare prima accollandomi il doppio del lavoro per convincere Rivera a prendersi il rischio di assegnare organizzazioni di parecchia responsabilità a un ventenne.
Ad ogni modo l'ascesa al potere di Rivera incrementò notevolmente dopo il mio arrivo, si rese conto di quanto validi potessero essere dei giovani pieni di energia anziché i suoi soliti collaboratori ormai adulti e stanchi, quindi cominciò ad affidare compiti sempre più rischiosi a me e ad altri ragazzi della mia età come Mattheo e Blake.
La sua burrascosa comparsa nella mia vita e tutto ciò che ne era derivato avevano riaperto tutte le cicatrici del passato che sembravano bruciare più di prima, ma sapendo di non potermi concedere debolezze trasformai tutto in energia negativa e la rabbia era divenuta la mia valvola di sfogo.
STAI LEGGENDO
Heartwarming
RomanceHyperion Moore, unico e preziosissimo figlio del sindaco della contea di Deadwood, gelido, calcolatore e manipolatore, era stato cresciuto dal padre a sua immagine e somiglianza, per guidare il suo impero come un leader spietato e pronto a calpestar...