Surprise

19 3 1
                                    

Ero intenta ad aggiustarmi i capelli appena lavati, quando notai, attraverso lo specchio, un piccolo livido sul collo che mi fece sorridere.
Avevo visto dei succhiotti solo nei film e il fatto di averne uno mi fece arrossire. Sembrava quasi un marchio. Io ero di Nick.
Dopo una lunga e accurata revisione dell'armadio, decisi di mettere un vestitino blu scuro, con stampe floreali, a stile impero, le converse e le calze nere.
Quella sera decisi di truccarmi un po' di più: misi un filo di eyeliner, mascara e burro cacao.
Suonò il citofono, così mi apprestai a prendere la borsa - non più quella di pezza, ma l'avevo cambiata con una in pelle nera - e uscii di casa.

« Wow » sospirò Nick, appena salii in macchina.
Arrossii come mai prima. « Oh, ti prego... » dissi coprendomi il viso con le mani.
« Dovrai abituarti ai complimenti, Mia « disse con un sorriso, mentre mi spostava le mani per darmi un bacio.
« Nick, io non ho ancora capito come faccio a piacerti e tu vuoi già che mi abitui ai complimenti? »
Mi guardò stupito. « Cosa c'è che non va in te, per cui non dovresti piacermi? » mi chiese.
Aveva già messo in moto e ci dirigevamo per una strada che non avevo mai fatto.
Ormai era sera e le tante luci di Galway la facevano sembrare ancora più bella di quello che era.
Non riuscii a rispondere. In realtà sapevo qual'era il problema: il mio fisico.
« Mi piacciono le ragazze formose...Non mi piacerebbe avere tra le braccia una mazza di scopa, non avrebbe senso...E poi, c'è più carne da accarezzare » disse, facendomi l'occhiolino.
Sbuffai. « Pensa a guardare la strada, piuttosto »
Sorrise, mentre accendeva i fari della macchina. Eravamo in una strada completamente al buio, se non per l'auto.
« Dove andiamo? » gli chiesi ansiosa.
« Sorpresa... » mi rispose sorridendomi.
All'improvviso ebbi un po' di paura. Eravamo soli, sapevo che non mi avrebbe mai fatto del male, ma l'ansia mi assalì.
Lo guardai. Era ancora più bello a luci soffuse. Portava una felpa grigia con su scritto "Army" in nero, un jeans e le converse bianche.
Il suo profumo era disperso per tutta la macchina e mi fece fare un sospiro, forse troppo rumoroso.
« Osservi maniacalmente tutte le persone o c'è una lista specifica? » mi chiese
« Solo quelle degne della mia attenzione » risposi con fare altezzoso e scoppiammo a ridere entrambi.
Eravamo arrivati su un piazzola sperduta, simile a quelle dell'autostrada, solo che molto più in alto.
Scendemmo dall'auto e mi portò vicino la ringhiera. Il panorama era mozzafiato: eravamo a strapiombo su Galway, si vedeva il mare, illuminato dalle luci della città.
« E'...Stupendo...Non riesco a trovare aggettivi... » cercai di dire.
Mi pentii di non essermi messa una giacca, il freddo mi fece rabbrividire.
« Si, spettacolare... » sospirò, mentre levava la felpa, rimanendo solo con una t-shirt nera.
« Nick, morirai di freddo... » mi bloccò prima che potessi finire la frase e mi infilò la felpa dalla testa.
« Non si muore di freddo, Mia...E poi, se la metti su questo piano, preferisco che ti salvi tu » disse sorridendomi.
Nessuno mi aveva mai detto una cosa del genere. Mi si riempirono gli occhi di lacrime, ma cercai di non farle vedere.
Si appoggiò al motore della macchina ed io lo seguii. Gli avvolsi le braccia attorno al corpo, cercando di non fargli avere freddo, ma era impossibile che riuscissi a coprirlo tutto.
« Mia, non preoccuparti, io sto bene...Sono abituato » disse tra i miei capelli.
« Nick, entriamo in macchina...Ti prego... » dissi facendogli gli occhi dolci.
« Neanche per sogno... » disse guardando l'orologio. « Tra poco arriva il bello...Più o meno ora » continuò e tante luci colorate illuminarono l'oscurità.
« Oh... » sospirai alzando gli occhi verso il cielo.
Mi erano sempre piaciuti i fuochi d'artificio. Mi davano un senso di libertà, era quasi come una danza di colori in aria.
Strinsi Nick ancora più forte e mi abbandonai tra le sue braccia.
« Ti amo, Mia » sussurrò.
Quelle parole furono così forti da sovrastare anche il rumore dei fuochi. Rimasi pietrificata. Non pensavo che avrei mai sentito quella frase nella mia vita.
Non risposi. Semplicemente mi voltai e lo baciai. Quel bacio valeva più di qualsiasi altra parola.

All the colors of the world.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora