Ryan aprì gli occhi.
Aveva dolori dappertutto e non capiva il perché. Si guardò attorno. Si trovava all'interno di un capannone sporco e pieno di polvere. L'aria era impregnata di un opprimente lezzo di chiuso. Quasi risultava difficile respirare. Si alzò da terra, affaticato.
"Dove diavolo mi trovo...?" – disse tra sé, confuso come non era mai stato.
Ricordava di essere stato aggredito da Blake qualche minuto prima. Ricordava di non essere mai entrato all'interno di uno sporco e impolverato capannone e di essersi persino addormentato dentro. Era confuso. Si spazzolò la felpa viola che indossava e si diresse verso l'uscita. Doveva scoprire la verità dietro quel mistero. Aprì la porta con delicatezza, diffondendo nell'aria un lento e fastidioso stridulo cigolio. Fuori faceva freddo ed era sera. La luna illuminava faticosamente la strada, già illuminata da una fila di lampioni a luce calda.
"Ma dove sono...?"
Il cuore cominciò a battergli all'impazzata. Era nel cuore della vegetazione, su una strada asfaltata e a due corsie, circondata da enormi abeti su entrambi i lati. I grattacieli di New York erano spariti. Sbuffò, provando a tranquillizzarsi, ma fallì.
"No, no, no ma che diavolo...!?"
Si portò la mano destra sul petto. I battiti del suo cuore erano spaventosamente accelerati. Il panico lo stava lentamente assalendo. Per quale motivo da trovarsi nel cortile di Beth, ora si trovava in mezzo al nulla? Aveva bisogno di risposte. Sospirò. Doveva tornare dai suoi genitori, da Beth, da Benjamin. Qualcuno sicuramente lo stava già provando a cercare. Chissà cosa stava succedendo. Scosse la testa e, nello stesso momento, iniziò a correre lungo lo stradone. Prima o poi avrebbe trovato qualcuno a cui chiedere informazioni.
...
"RYAN DOVE SEI!? RYAN!"
Jacob urlava nel bel mezzo della notte, come se ne non ci fosse un domani. Suo figlio era sparito, nessuno sapeva dove fosse finito. Anche Benjamin e Gabriel si erano uniti alla ricerca, ma senza riuscire a conseguire alcun risultato. I tre avevano già controllato in casa e nel cortile. Avevano persino cercato nei cassonetti. Niente. Era sparito nel nulla.
"RYAN! RISPONDI, RYAN!" – continuava Jacob, con entrambe le mani a coppa attorno alla bocca.
Rose era sull'uscio con le lacrime agli occhi. Orde di pensieri avevano iniziato ad affollarsi nella sua mente, prendendo posto sugli spalti come assetati osservatori.
E se suo figlio fosse stato rapito? E se suo figlio fosse mo...?
Si diede uno schiaffo in fronte. Non poteva essere successo davvero. Stava fantasticando. Stava andando oltre ogni immaginazione. Forse si era solamente allontanato e a breve sarebbe tornato. Sì, doveva pensare a quell'eventualità. A nient'altro che a quello.
"Maledizione! – riprese Jacob – Dove diavolo è finito, si può sapere!?" – chiese infuriato, rivolgendosi a Benjamin e a Gabriel.
"Si è allontanato un attimo, dopo che... - disse Gabriel, fermandosi per evitare di tornare a tremare – dopo che la madre di Beth si è..."
Jacob corrugò la fronte.
"Suicidata?" – disse, interrompendo Gabriel bruscamente.
"S-sì... - rispose incredulo – come fa a saper..."
"Merda... - esclamò – anche lei, maledizione... - si portò pollice e indice sugli occhi per trattenere la tensione – mentre tornavo, ho incrociato un uomo in mezzo alla strada che... - si fermò, alzando di scatto le sopracciglia - che ha preso la mia pistola, facendolo proprio davanti a me... poi, ho visto dei cadaveri per le strade... non so se questi eventi siano collegati, ma sta succedendo qualcosa di inspiegabile... le persone muoiono come mosche..."
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Demoni
Mystery / ThrillerTRAMA: 15 gennaio 399 a.C. Il filosofo Socrate discute con la sua coscienza, lontano da Atene 15 febbraio 2046 Il mondo è devastato, l'umanità è sull'orlo dell'estinzione. New York è sommersa dalla vegetazione. Qualcosa di inspiegabile ha distrutto...