*pov:nicole*
erano passati altri tre giorni.
ormai ero diventata cosciente del fatto che bella fosse ora solo uno dei miei più bei ricordi d'una vita.andai un po' sul divano con tom a guardare la televisione finché poi non si unirono anche gli altri.
mi misi sul petto di bill abbracciandolo,
quanto lo amavo..passò vario tempo e puntualmente tom prese il telefono e vide un messaggio,
subito spense la televisione, nessuno capì il perché<tom, perché hai spento?>
chiese georg con una faccia insolita<nulla, mi è arrivato un messaggio per tutti voi>
ricambiò lui<ovvero?>
chiese bill
non rispose, finché tutti insieme lo chiamammo.<toom!>
<si.. scusate, sta sera ci hanno invitato ad una festa, chi si unisce?>
tutti dissero di si, tranne io<no, io no, non ci vengo, resto qua a casa>
<come mai nicole?>
chiese con voce insospettita gustav<si infatti perché, siamo invitati ad una festa e tu rinunci?>
ribatté subito elisa<vabbè ok, hai tempo fino a sta sera per decidere>
rispose in mio soccorso tom.andammo tutti nelle nostre camere, era da giorni che mi persisteva il dubbio di quella porta,
volevo aprirla..
dovevo aprirla!
*
le ore passarono, finché non arrivò la sera.
bill venne in camera nostra dopo essere stato in giro<nick io vado in doccia, dopo torno qua>
si tolse i vestiti per poi fiondarsi in doccia, si doveva preparare per la serata.sentivo dei rumori dal bagno, allora decisi di andare a controllare.
mi fiondai da lui e lo vidi cantare, devo ammettere che era molto bravo;
dopo un po' uscì e tornò in camera per cambiarsi, si mise la biancheria intima, e si sedette un attimo sul letto
<come mi vesto sta sera secondo te?>
non smettevo di osservarlo<nicole?che stai guardando?>
notò il mio sguardo perso nell'osservare ogni piccolo particolare del suo corpo,presi a fissarlo negli occhi.
<sto guardando te bill, sei dannatamente bello>
si sdraiò sul letto con me e senza dire neache una parola mi accarezzò, era così piacevole il suo tocco, mi faceva andare fuori di testa.
gli accarezzai il petto fino a quando i nostri sguardi non si incrociano, eravamo distanti ma vicini,
mi mise una mano sulla spalla.
<vieni, sdraiati su di me>
mi sdraiai, appoggiai il il braccio intorno al suo collo, ci guardammo ancora un attimo.vedevo lui che si avvicinava a me con le labbra, mi sfiorò l'orecchio e mormorò ad esso
<ti amo>
non feci in tempo a ricambiare il suo ti amo che mi baciò.
ogni volta che ci baciavamo perdevo il controllo; chiusi gli occhi e continuammo per tantissimo tempo, finché non si staccò da me
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sforzati finché riesci- Bill kaulitz
Aksinicole keller, una ragazza di 16 anni che, dopo aver frequentato persone sbagliate si troverà in una gang pronta ad ongni rischio e pericolo. torture, uccisioni, droghe, fumo alcool.. tutto ciò che le riserverà la vita. le quattro erano solite a sco...