Il fallimento

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Sirius

"Siamo sicuri di voler fare questa cosa?" Ci interruppe ancora una volta James, fermandosi in mezzo alla stanza e togliendosi per la milionesima volta gli occhiali dal viso.

"Okay che ha qualche problema al momento, ma non è stupida"

Remus, che da una parte faceva ancora resistenza, alzò finalmente gli occhi dal libro che stava sfogliando.

"È disperata Lunastorta, è la stessa cosa"

Perché nessuno sembrava capirlo? Ero stato un genio.

"Che tatto Felpato, davvero..." Commentò sprezzante riposando la sua attenzione su quelle pagine.

"Lo so, ho una spiccata empatia" Sorrisi continuando a concentrarmi unicamente sul biglietto.

"Vogliamo darglielo con la posta, siamo sicuri?"

"James richiedimi se siamo sicuri e te la faccio mangiare questa dannata lettera" Ringhiai alzando lo sguardo verso la sua figura. "E mettiti seduto che mi fai venire l'angoscia"

Stranamente si sedé velocemente, poggiando le spalle sul letto in cui era seduto Remus.

Peter ultimamente era molto schivo, stava spesso per conto suo, così avevamo deciso che per ora non l'avremmo incluso. Non avevamo nemmeno la possibilità di parlargli così spesso in realtà.

"...Alla torre di astronomia...questa sera?"

"Ma si, forse meno tempo ha per decidere più azioni sconsiderate potrebbe compiere"

Ci fu un attimo di silenzio, uno sguardo tra me e Remus ed infine verso il ragazzo. Gli occhi erano spalancati, quasi non fossimo sicuri che quelle parole fossero state pronunciate da lui stesso.

"Che c'è??" Si spazientì, infastidito dai nostri sguardi persistenti.

"N-niente..."

"Vedi che se ti ci metti il cervello ti funziona anche piuttosto bene?" Mi complimentai sincero scambiandoci il cinque.

"La tua capacità di fare un complimento seguito inevitabilmente da un insulto è un dono che mi sorprende sempre..." commentò pugente Remus.

Sorrisi, ignorandolo, poi piegai il biglietto e lo infilai in una busta.

"E se lo buttasse?"

"Tu apriresti una lettera senza nome?" Chiese Lunastorta a James, così mi venne un'idea.

"So io come fargliela aprire, ma dovremmo essere particolarmente stronzi"

Si guardarono entrambi per qualche secondo.

"Definisci stronzi"

Sorrisi.

* * *

"Quindi, che avete fatto??"

Ci interrogó la Evans appena misimo piede la mattina seguente nella sala grande.

"Le parleremo sta sera alla torre"

Malfoy: Una nuova eraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora