Diversi

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10 ANNI PRIMA

Ivy

Portai le ginocchia al petto, strappando ciuffo dopo ciuffo l'ebra sotto di me. Una folata di vento però, interruppe quel rituale.

"Sai, la mamma l'altro giorno mi ha raccontato una storia"

Mi voltai, investita dall'odore dello shampoo di Penny e mi riaggiustai la frangetta completamente scomposta.

"E che diceva?"

"La vedi?" Indicò il cielo.

"La luna? Sarebbe strano se non la vedessi, è li da tutta la vita" sbuffai, riprendendo a strappare sotto di me.

"Appunto!" Gridò un po' troppo forte, coinvolgendo il mio sguardo.

"È da una vita che è li ferma e immobile. Dice che si annoia, che si sente sola, che si sente malinconica"

"Malinconica?" Storsi il naso.

"Certo, nessuno si ferma, nessuno si avvicina. C'è stato un giorno però sai, un gabbiano... un gabbiano si posò sul lato ricurvo della luna"

La guardai, cosciente però che ciò non poteva che essere inventato.

"Erano giorni che le girava attorno, forse dei mesi. Ma lei non poteva avvicinarsi e lui ne sembrava spaventato, fin quando un giorno, dopo vani tentativi per attirarlo da lei, la luna con tutta la forza che riuscì a trovare si spostò di qualche centimetro, così che lui la volta dopo non poté far altro che accogliere quell'invito. Parlarono e quei discorsi anche se insensati furono un esplosione di magia. Erano mesi che sognavano di farlo"

"E poi?"

Sorrise.

"E poi iniziarono a parlare notte dopo notte ma più parlavano, più qualcosa sembrava non combaciare. Lui viveva la sua vita con il suo stormo, per la città, giorno e notte. Lei invece spuntava fuori solo la sera e il giorno rimaneva nascosta nel cielo, immobile ad osservare gli altri. Entrambi però erano soli. Lui circondato dal suo stormo, lei isolata in cielo"

Una punta di delusione illuminò il mio sguardo.

"Troppo diversi per stare insieme? Già sentita..."

Sorrise ancora.

"Troppo simili Vi, non te ne accorgi? Lei voleva la sua libertà, ne era così tanto attratta che ogni volta che il gabbiano parlava lei lo sarebbe stata ad ascoltare all'infinito. Perché se non riusciva ad essere libera allora lo sarebbe diventata grazie a lui, dopotutto si era mossa, solo grazie a lui. Peccato però che lui di quella libertà ne fosse privo. Non poteva andare dove voleva, doveva seguire il suo stormo, sempre e comunque."

"E lui cos'è che voleva da lei?"

"La stessa identica cosa" Sorrise.

"La libertà?"

"Lui voleva la libertà della luna, quella di stare immobile, di essere se stessa, di fare quello che più le piaceva. Uscire fuori quando voleva, nella forma che più preferiva. Ma anche lei ovviamente era priva della libertà che lui sognava. Così i giorni passarono, ma più il tempo che passavano insieme aumentava, più qualcosa iniziava ad appassire"

"Quindi? Infelici per sempre?"

"Una notte la luna stanca di quella situazione, gli lasciò un messaggio. Non le importava di essere diversi, voleva vedere di più, di lui, di come lei riusciva a trasformarsi in sua presenza. Ma quella notte la luna lo aspettò a lungo e il gabbiano non arrivò mai"

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⏰ Ultimo aggiornamento: Oct 16 ⏰

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Malfoy: Una nuova eraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora