Wanda
-manca il 24 ed il 32- il sabato mattina solitamente, noi dipendenti del salone eravamo impegnati con le pulizie e con i prodotti da ordinare.
Era quasi orario di pranzo e mentre aspettavo che il pavimento del settore estetica asciugasse, ero al computer assieme ad Alex per fare i nuovi ordini.
-fatto. Arriveranno martedì mattina- mi accertai di lasciare il numero al corriere, e subito dopo spensi il computer poiché era arrivato il momento di chiudere.
-io, Marisol e Lizzie andiamo a mangiare al sushi qui di fianco, ti andrebbe di venire?- chiese il mio amico, ed io mi fermai riflettere.
Come le settimane precedenti, sentivo Pablo tutti i giorni e nei fine settimana ci vedevamo. Quella sera ci saremmo visti a casa di Pedro e Fernando che avevano organizzato una pizzata lì, e sarebbe stata l'ultima sera in cui potevo vedere Pablo prima che partisse.
Sarebbe tornato a Siviglia dalla sua famiglia per godersi l'ultima settimana di vacanze prima di ricominciare gli allenamenti.
-va bene- risposi al mio collega e recuperai la mia borsa per poi iniziare a chiudere tutte le porte del grande salone.
Dopo il pranzo con gli altri, per mia fortuna Marisol si propose per riaccompagnarmi, e quindi evitai i mezzi di trasporto che a quell'ora erano colmi.
Tornata a casa trovai tempo per rifarmi le unghie. Amavo vedere le mani curate, senza ricrescita e al loro posto, ma proprio perché ero un'estetista e molte volte mi cimentavo anche come parrucchiera, non mi era permesso avere unghie troppo lunghe, siccome mi avrebbero fatto lavorare male.
Mi misi l'anima in pace e realizzai un semipermanente nude con la quale non si sbagliava mai.
Verso sera, Ambar arrivò a casa mia per prepararci insieme o meglio per farsi preparare da me.
-te l'ho già detto che la tua stanza è un covo delle meraviglie?- quando la castana fece ingresso nella mia stanza andò a sedersi sul mio letto per poi guardare le mensole piene di trucchi e prodotti di estetica.
-almeno cento volte- risi e le feci segno di sedersi sul mio sgabello così da potergli aggiustare il taglio dei capelli. Aveva alcune doppie punte da eliminare poiché bruciate dal calore della piastra, ed io gli assestai le lunghezze per poi realizzare la sua solita ed amata piega.
Mentre la mia playlist risuonava dalle casse del mio stereo parlammo della mia situazione con Pablo e della sua partenza, del mio lavoro, e della sua università.
Quando fu il momento di vestirsi, indossai una gonna tennis bianca ed una maglietta a costine beige con dei bottoncini sul davanti.
Uscimmo di casa e raggiunsimo l'abitazione dei due Gonzalez. Quella sera ne eravamo molti di meno, ma comunque ci fu divertimento durante tutta la cena, dove ebbi Pablo che si divertiva ad infastidirmi continuamente.
-non ci vengo, mi hai fatta arrabbiare- spostai la sua mano che mi tese per entrare nella cucina che era vuota.
-solo perché ti ho rovinato il trucco?- si appoggiò alla mia sedia e mi guardò dall'alto.
-solo? Ci impiego un sacco di tempo- affermai offesa e lui mi passò una mano in viso facendomi arrabbiare ulteriormente.
-non stai migliorando la tua situazione- ribbadii e con la fotocamera interna aggiustai i lati rovinati del trucco.
-lo so che poi ti mancherò per tutta la settimana, ti aspetto dentro se cambi idea- accarezzò i miei capelli ed entrò dentro dove prese posto sul divano.
Lo guardai dal vetro della finestra e feci passare alcuni minuti prima di correre dentro da lui.
Mi finsi comunque ancora offesa, e mi sedetti qualche centimetro distante da lui, cominciando a farmi gli affari miei.
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Dame | Pablo Gavi
RomanceWanda Àlvarez non è mai stata una ragazza dalla frenetica vita, ma tutto sarà sconvolto quando durante una festa si andrà ad imbattere contro il famoso giocatore Pablo Gavi.