Wanda
Il Camp Nou era stracolmo di gente. Tifosi da ogni parte che erano venuti fin qui per vedere la loro squadra del cuore vincere la Liga. Il Barcellona aveva ufficialmente vinto con il 4-2 contro l'Espanyol, ma quella giornata di fine maggio avrebbero alzato la coppa dopo la partita contro il Real Sociedad. Avevano fatto una stagione migliore delle altre squadre presenti in campionato.
Ero in tribuna assieme ad Ambar e accanto a lei Inés, Ahmed ed il loro bambino Liam. Il suo parto era quasi come raccontare una barzelletta. Come al solito era assieme ad Ahmed, mentre io ed Ambar eravamo a cena a casa di Balde.
Inés stava cercando di contattare la sua gemella per avvisarla della rottura delle acque, ma come solito di Ambar non aveva il telefono con sé, perciò aveva chiamato me per dirglielo.
Immagino quanto sia stato divertente vedermi lanciare il telefono per correre in cucina a dirlo alla mia amica che si stava tranquillamente godendo la sua fetta di dolce.
Avevamo passato la notte in ospedale fino ad aspettare il piccolo Liam che era nato intorno alle tre e mezza del mattino.
-Wanda, noi siamo giù- sentii una voce alla mia destra e quando mi voltai vidi Aurora, la sorella di Pablo, assieme alla sua famiglia. Mi alzai per salutarli e abbracciai tutti e tre.
-va bene, ci vediamo dopo- li salutai, e tornai al mio posto, dove Ambar stava mangiando anche i miei popcorn. La minacciai con lo sguardo e lei scoppiò a ridere.
La partita ebbe inizio, e nonostante fu persa, e salvata da un solo goal di Lewandowski al 90', la coppa fu portata in campo e mostrata ai tifosi in lacrime e pieni di gioia.
Individuai Pablo che in quel momento stava scherzando con Pedro facendo gli idioti. Diedi una leggera gomitata alla mia amica per farglielo notare e lei rise mentre io gli facevo un video.
-i parenti dei giocatori possono scendere in campo- Anna, la compagna di Lewandowski si affacciò verso di noi per comunicarci di scendere.
Mi divisi momentaneamente da Ambar per raggiungere la famiglia di Pablo, ed entrammo in campo raggiungendolo. Salutò prima i suoi e sua sorella, per poi arrivare a me e mi baciò davanti a tutti. Un fremito mi attraversò e quando mi allontanai da lui ci guardammo negli occhi l'un l'altra, e sorrisi timida mentre lui mi posò un'altro bacio ma stavolta sul collo.
-sei stato bravissimo- gli gettai le braccia al collo e lui mi accarezzò la schiena coperta dal mio giacchetto di jeans nero.
-non come volevo, ma va bene così- se non fosse stata un partita così importante e avessero perso, Pablo sarebbe già infuriato, ma sembrava sereno ed era tutto merito della coppa.
-Wanda- mi chiamò mentre ero poggiata a lui.
-che c'è?- alzai la testa per guardarlo e lui si avvicinò al mio orecchio data la confusione che risuonava nello stadio.
-voglio stare solo con te stasera- lo sentii dire ed un brivido mi percorse interamente.
-ma dobbiamo andare a cena con le nostre famiglie. La stanno organizzando da mesi- gli ricordai.
I nostri genitori si conoscevano e andavano anche molto d'accordo, quindi in occasione della vittoria della Liga del Barça avevano prenotato in un ristorante per quella sera stessa.-lo so- sbuffò ed io trattenni una risatina nel vederlo così frustrato.
-saranno un paio d'orette poi ce ne possiamo andare dove vuoi- lo rassicurai e gli accarezzai il viso.
-resti a dormire da me?- si avvicinò di nuovo all'orecchio ed il suo fiato mi colpì il collo.
-va bene- annuii e mi lasciò un lungo bacio sulle labbra.
Dopo aver fatto alcune foto con la coppa, tra cui una assieme ad Ambar e Pedro, salutammo i nostri amici e ci diressimo presso il ristorante scelto dai nostri genitori.
Fu una cena molto tranquilla, in cui si discusse della partita di stasera e del campionato in generale. Non fui molto attenta ad altri discorsi poiché ero continuamente distratta dalla mano di Pablo che scivolava in continuazione sotto la mia gonna.
Avevo capito perché non voleva andare a cena e avevo anche capito cosa mi aspettava quella sera.
Cercai di spostare la sua mano un sacco di volte, ma la smise solo quando fu il momento di andarcene, ma quando entrammo in auto riprese di nuovo.
-davanti a mio padre. Che coraggio- gli sottolineai quando si aprì l'argomento, e lui mi sorrise con sguardo furbo senza dire nulla.
Continuò con quella tortura fin quando non arrivammo a casa sua. Nemmeno il tempo di entrare in casa che mi afferrò per i fianchi e mi baciò passionalmente.
Strinsi i suoi capelli tra le mie mani e avvolsi le mie gambe attorno al suo busto. Giunsimo nella sua camera e mi posò sul letto per poi salire su di me. Cominciò a vagare con le mani su tutto il mio corpo che presto fu privo del vestito che indossavo e anche dell'intimo.
Sfilò i suoi pantaloni e i suoi boxer e dopo essersi posizionato tra le mie gambe finalmente entrò dentro di me. Mi aggrappai alle lenzuola e mi feci sfuggire qualche gemito che fu placato dai baci di Pablo. Buttai indietro la testa e misi le mani sulla schiena del ragazzo, che fece poggiare le mie caviglie sulle sue spalle.
Prese un ritmo inizialmente lento che sembrava non finire più. Pablo invece teneva le mani ai lati della mia testa e mi lasciava qualche bacio quando mi vedeva dolorante. Lo sentivo entrare ed uscire da me, ed era una sensazione lacerante.
Chiedevo di più con gli occhi, ed il ragazzo lo capì perché aumentò le spinte, che erano più forti e profonde. Venni qualche secondo prima di lui e mi liberai con un gemito che mi prosciugò totalmente.
Quando anche Pablo ebbe il suo orgasmo si accasciò accanto a me e mi tirò sul suo petto, dove crollai stanca ma in pace.
Ciaoo!
Su tiktok è uscito un video su Pablo e Wanda. Mi trovate come @pilloled_amore. Se vi và dategli un'occhiata, sul mio profilo ci sono anche video su Pedri.
Ormai siamo sempre più vicini alla fine 😭
Al prossimo aggiornamento.
Bluemoon 🌙
STAI LEGGENDO
Dame | Pablo Gavi
RomanceWanda Àlvarez non è mai stata una ragazza dalla frenetica vita, ma tutto sarà sconvolto quando durante una festa si andrà ad imbattere contro il famoso giocatore Pablo Gavi.