Capitolo 7

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Stava andando tutto fin troppo bene questa settimana.

Anche se Brianna era tornata a scuola prese a ignorarmi, probabilmente traumatizzata dal mio pugno sul setto nasale, il gruppo dei fantastici quattro continuò con la propria vita da cazzoni, solo qualche avvicinamento da parte di Liam e Melissa, lavoravo con Drake ma, a parte qualche saluto per educazione quando arrivavo e quando me ne andavo, nient'altro, per fortuna.

Tutto fin troppo bene fino ad oggi perché, ahimè, odiavo le feste e specialmente le discoteche, piena di gente sudata che beveva qualche drink di troppo e si faceva di chissà quale sostanza, ma non potevo non andarci, era il compleanno di Melissa e non sono così insensibile.

Penso.

"Dio sono così entusiasta per stasera!! Insomma ho già fatto feste simili ma sento che oggi sarà diverso..." Melissa non fa altro che ripetere queste stesse identiche parole da quando si è svegliata, credo che soffra di memoria a breve termine o di alzheimer, le proporrò una visita dal medico.

"Mel. Non voglio fare la guastafeste, davvero, capisco il tuo entusiasmo e la tua agitazione, credo; ma è così necessario ripeterlo a ogni respiro che fai? Ti prego mi stanno sanguinando le orecchie!" le dissi con una mano sulla tempia pronta a scoppiare se solo osa dirlo un'altra volta.

Melissa sbuffò e quando finalmente pensai che si fosse zittita per un attimo, il suo sorriso a 789 denti, capace di far morire ai suoi piedi chiunque,
persino me, spuntò sul suo volto raffinato.

Così riprese a parlare ancora e ancora e ancora su come avesse organizzato tutto alla perfezione e che niente sarebbe potuto andare storto quella sera.

"Celine? Che fai?" mi chiese tornando seria quando iniziai a grattarmi ovunque, a toccare ferro e a fare le corna.

"Sono una persona superstiziosa ok? Se tu dici che niente andrà storto allora tutto andrà storto. Avanti fallo anche tu." le dissi indicandola con un cenno del capo, ma lei non mi diede retta e scoppiò a ridere.

Ecco questa è la mia fine lo sapevo.

"Sei davvero...Strana, andiamo, a quale adolescente normale non piacciono le feste e le discoteche, e poi questa specie di rito satanico l'ho visto fare solo a te in tutta la mia vita!" disse riprendendo a ridere.

La guardai confusa e una volta finito ciò che stavo facendo le risposi.

"Per rispondere alla prima domanda: A me.
Per rispondere alla seconda affermazione: non è un rito satanico, solo una specie di precauzione per evitare che tu gufi troppo su questa sera."

Una volta arrivate in mensa non toccai minimamente cibo.

Il menù oggi prevedeva broccoli assolutamente crudi e duri come le corna di un toro e una frittata che aveva più le sembianze di una spugna.

"Dovremmo rivoluzionare questa mensa, non ho mai, e dico mai, assaggiato cibo più schifoso di questo." dissi con la mia solita faccia schifata.

Melissa parve d'accordo con me.

"E come pensi di farlo? Con la tua faccia minacciosa e il tuo metro e una lenticchia?" disse lei.

"Madre natura non mi avrà dato una statura degna di Micheal Jordan ma i miei destri non sono niente male, e poi lo hai detto tu, con la mia faccia minacciosa." dissi scrollando le spalle.

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