Jeon Jungkook è follemente innamorato di Choi So-hee da quando era un semplice adolescente: provava un sentimento così forte che era disposto a fare di tutto pur di attirare l'attenzione della giovane dai capelli rossi, che continuava ad ignorarlo...
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«Sei così strana» mormorò Jungkook pensieroso mentre beveva una tazza di caffè che lo avrebbe aiutato a terminare quella giornata con facilità, «e anche molto sospettosa» continuò Jungkook passandosi una mano sotto il mento.
So-hee fissava il ragazzo di sottecchi, sorseggiando anche lei il caffè amaro e davvero ingustabile che aveva preparto quello che, secondo l'umanità intera, era effettivamente il suo fidanzato. Dire e pensare certe cose era davvero molto complicato, perché di certo So-hee non avrebbe mai pensato di trovarsi in una situazione del genere o di svegliarsi con il braccio di Jungkook attorno ai fianchi.
Rabbrividì pensando alla notte intera che aveva passato insieme a Jungkook. Sì, era passata un'intera notte e nulla era cambiato: quella mattina So-hee si era svegliata nuovamente in quello che sembrava il 1997 e nulla, apparentemente, sembrava pronto a cambiare. Sarebbe morta in quegli anni e il suo corpo, nel 2023, chissà in quali condizioni si trovava?
La So-hee del 2023 era ancora sdraiata nel letto e stavano organizzando il funerale pensando ad una possibile morte? Aveva preso così tanto in giro Jungkook per la messa in scena della sua morte e forse tutto questo le si era ritorto contro, non era qualcosa da escludere. O forse la So-hee del 1997 si era svegliata nel corpo della So-hee del 2023, a quanto pare molto diversa dalla più recente.
Per sposare Jungkook, certo che erano molto diverse.
«Sono sempre io, che che domande ti metti a fare?» rispose brevemente So-hee, alzando gli occhi al cielo e deglutendo allo sguardo di Jungkook, «a proposito, che fine hanno fatto i tatuaggi sulla mano?» chiese indagatoria posando la tazza di caffè sul tavola della cucina e sporgendosi verso la mano di Jungkook con lo sguardo pensieroso.
Jungkook posò la tazza di caffè sul tavolo come aveva fatto e So-hee e seguì lo sguardo della sua ragazza, sentendosi estremamente confuso dalla domanda che gli era stata posta. Non aveva mai avuto tatuaggi sulla mano e questo perché So-hee glielo aveva chiesto con molta gentilezza: Jungkook aveva molti tatuaggi, perciò doveva iniziare a risparmiare qualche parte del suo corpo e lasciarla respirare dall'inchiostro.
«Continui a spaventarmi sempre di più, lo sai?» Jungkook rise e si alzò dalla sedia, avvicinandosi a So-hee e accarezzandole i capelli, «non ho mai avuto tatuaggi sulla mano» So-hee provò a scostarsi, ma la forte presa del ragazzo non glielo permise, il che la confondeva: Jungkook era la persona più delicata che conosceva. «Stanotte hai cercato di darmi pugni su pugni. Ho fatto... qualcosa di male?» chiese preoccupato Jungkook, pensando seriamente che So-hee avesse scoperto qualcosa che lui le aveva nascosto.
«Certo che hai fatto qualcosa di male!» esclamò So-hee, scostando la mano di Jungkook di suoi capelli e alzandosi dalla sedia, mettendola tra di loro e usandola come scudo per proteggersi da Jungkook, «tu sei un cretino, un'idiota, uno scemo, un... un...» So-hee iniziò a balbettare nel momento in cui Jungkook iniziò a ridere a crepapelle, come se gli stesse raccontando delle barzellette divertenti. In quella situazione niente era divertente. «Non ridere, non ti do il permesso di farlo!» esclamò puntandogli il dito contro.