𝐂𝐀𝐏𝐈𝐓𝐎𝐋𝐎 𝐎𝐓𝐓𝐎

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Quella notte era stata devastante

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Quella notte era stata devastante. Piena di giramenti di testa e musica, e vino, tantissimo vino. Il vino pregiato che Jungkook aveva comperato per realizzare quella magnifica serata era davvero buono, forse fin troppo. Ed era così buono che, a causa di esso, So-hehe non ricordava assolutamente nulla di ciò che era accaduto.

Inaspettatamente i due avevano parlato molto durante quella serata. So-hee aveva imparato molte cose su Jungkook: non solo il ragazzo era un vero maestro nel mondo della cucina, ma da bambino sognava di diventare uno chef. Ma i suoi genitori erano delle persone molto importanti, conosciute nell'ambito della giurisprudenza, ed erano stati proprio loro a tenerlo lontano da quel mondo.

Jungkook era molto bravo anche nel ballare: durante la sua adolescenza la signora Jeon aveva iscritto suo figlio ad un corso di salsa, poiché riteneva che un uomo - che sarebbe diventato importante e potente - non dovesse essere un imbranato, bensì in grado di ammaliare le persone mostrando il proprio talento.

Durante quella serata, So-hee non aveva potuto fare a meno di notare che Jungkook aveva parlato della sua vita come se non lo avesse mai fatto prima. Si era chiesta il motivo per cui la vera So-hee non conoscesse questi dettagli importanti del suo futuro marito, ma non aveva potuto chiederselo a lungo perché, mentre ballavano, Jungkook l'aveva improvvisamente baciata.

Nonostante non fosse nei suoi piani farsi baciare da Jungkook, So-hee era stata costretta a permettere al ragazzo di baciarla, o sarebbe stato strano. D'altronde doveva continuare a recitare la sua parte e chissà per quanto tempo ancora. Ormai il Natale si stava avvicinando e So-hee desiderava passarlo con la sua famiglia e i suoi amici, ma a quanto pare questo non sembrava essere possibile.

«Buongiorno tesoro»

So-hee aprì lentamente gli occhi, sia perché era stata svegliata dal suono di una voce sia perché qualcuno le stava accarezzando i capelli. E quel qualcuno era Jungkook. So-hee storse il naso, non apprezzando affatto quelle improvvise carezze e pensando di non essere un cane, perciò Jungkook doveva toglierle immediatamente le mani di dosso.

E, nonostante glielo avesse ripetuto milioni di volte, quel ragazzo continuava a chiamarla "tesoro" come se lei glielo avesse permesso, come se non avesse rischiato di strozzarlo a causa di quel nomignolo che proprio non riusciva a sopportare. Recitare la parte della fidanzata iniziava ad essere molto complicato per So-hee dato che non amava il modo in cui Jungkook sembrava essere eccessivamente dolce.

Le piaceva quando le persone erano dolci, ma non le andava giù che fosse Jungkook ad esserlo.

«Buongiorno... tesoro» disse lei continuando a dare le spalle a Jungkook e strizzando gli occhi per ciò che aveva appena detto. Come aveva potuto?

«Dormito bene?» Jungkook continuò a parlare, come se da appena sveglia So-hee riuscisse a comprendere tutto ciò che le veniva detto. Ma, soprattutto, Jungkook aveva iniziato ad accarezzarle dolcemente la spalla e darle dei piccoli baci su di essa.

𝐏𝐀𝐒𝐓 𝐋𝐈𝐅𝐄 | 𝐣𝐣𝐤Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora