E anche il diciottesimo appuntamento della stagione di Formula 1 2022 era arrivato. La corsa notturna a Singapore é qualcosa di diverso rispetto alle altre.
Di sera, i palazzi e i grattacieli si illuminano dando spettacolo tra luci colorate e specchi riflessi, i fuochi d'artificio finali sono più belli di qualunque cosa.
Per la Scuderia Ferrari, fu un sogno vedere entrambi i loro piloti sul podio quella sera, vedere Charles al secondo posto, seguito da Carlos in terzo, per loro non era altro che frutto di orgoglio.
Le feste furono grandi, e lo champagne consumato fu più che molto. Le mercedes riuscirono a classificarsi tra le prime dieci, almeno quello erano riuscite a farlo.
-Questa é per te mon amour-
Charles era corso da me, baciandomi davanti migliaia telecamere, che cominciarono a triplicare gli scatti appena videro la scena.
-Ti amo cherié, ti amo tantissimo-
Non potevo stare meglio, Charles mi amava, e lo aveva ammesso davanti un sacco di gente, e di conseguenza, le prime pagine di gossip l'indomani, sarebbero state piene di noi.
Ma onestamente non mi importò, lo baciai, e lo ribaciai, ma poi dovette allontanarsi per festeggiare anche con gli altri, e rimasi lì con un sorriso immenso stampato in faccia.
Mio padre ormai aveva capito cosa c'era tra me e il ragazzo, era inevitabile. Dopo mesi e mesi, tutto il mondo sapeva.
Quella notte i festeggiamenti non finirono presto, anzi, io e il monegasco continuammo in camera tra le coperte del mio letto.
-Sai, oggi pensavo a te quando ero sul podio-
-Ma davvero?-Eravamo nelle coperte, sfiniti e nudi, lui aveva la mano nel miei capelli, e me li accarezzava, mentre io disegnavo cerchi immaginari sul suo petto.
-Mi sono ricordato di quella volta, in cui non ci potevamo vedere ancora, ti feci l'occhiolino- rise.
-Allora avevo visto bene-
-É passato così tanto tempo-
-Sai, non avrei mai pensato che da marzo a ora, saremmo finiti così- dissi guardandolo.
-Nemmeno io Ari, sei la cosa migliore che mi sia mai capitata-Mi prese con una mano il volto e mi avvicinò a lui, e ci baciammo. Ogni bacio con lui aveva un sapore diverso, in emozione diversa, che urlava in vento diverse lingue ti amo.
~
Quella mattina mi risvegliai tra le braccia di Charles, mi sentivo al sicuro.Gli osservai i lineamenti rilassati grazie al sonno profondo; i capelli morbidi erano tutti scompigliati e alcuni gli ricadevano sulla faccia.
Con una mano gliene spostai qualcuno cercando di non svegliarlo, sembrava così tranquillo.
-Se continui a guardarmi mi sciupi- disse ad un tratto con voce roca.
Aprii i suoi occhi, e il verde incontrò l'azzurro in una danza senza fine.
-Sei bello quando dormi- sorrise.
-Solo quando dormo?-
-Potrebbe essere- sorrisi a mia volta, per poi unire le nostre labbra.Passammo la mattinata così, tra effusioni e replay della sera prima, come se non ci stancassimo mai.
Arrivata ora di pranzo però, la fame si fece sentire, quindi fummo costretti a separarci, e ad andare ognuno nelle proprie camere per prepararsi.
Entrata decisi di farmi una doccia veloce, aggiustai i capelli in una cosa scompigliata, e mi ficcai sotto il getto d'acqua calda.
Terminata la doccia, mi asciugai e indossai una tuta abbinata sia sopra che sotto, e uscii dalla camera.
Scesi nella hall, probabilmente Charles sarebbe uscito e sceso dopo, e mi diressi nella sala pranzo.
-Ecco chi si vede!- disse Lando.
-Buongiorno a tutti-Mi sedetti in mezzo a Lando e Lewis, uno degli ultimi posti rimasti separati, e qualche minuto dopo ci raggiunse anche il monegasco.
-Allora come va la luna di miele- chiese Max ad un certo punto.
-Ma che dici- dissi ridendo, guardai Charles, ed aveva lo sguardo duro. Andava tutto bene tra i due, ma ora cosa c'era?
-Che c'è Charles?- chiesi.
-Sovrappensiero-Decisi di non approfondire l'argomento, e cominciai a parlare con i ragazzi al tavolo, mangiando il mio amato cibo.
-Quindi voi partite?- chiesi.
-Noi oggi pomeriggio- rispose Carlos indicando lui e Charles.
-Noi credo domani, non ne ho idea- rispose Lando.
-Non sai mai niente- gli disse Carlos, ricevendo da parte del riccio una smorfia ridicola.
-Allora ci vediamo tutti in Giappone. Vi avviso, voglio il sushi-
-Coooosa?- urlò Lando.
-Che c'è? Qualche problema col sushi?- chiesi.
-Fosse solo uno- rispose Carlos.
-Perchè scusa?- risi.
-Che schifo. Non posso nemmeno vederlo il pesce- commentò Lando.
-Ah davvero?- chiese Carlos, Lando divetò bordò, e noi ridemmo tutti.Dopo pranzo, rimasi un po' all'esterno dell'hotel con Lando, Carlos e Daniel, parlammo un po' di tutto.
Quei ragazzi si rivelavano ogni giorno piú simpatici, ed entravano sempre di più a far parte della mia seconda famiglia.
Lando ormai era parte integrante di me, con il suo sorriso e il suo sarcasmo, che, ammettiamolo, era difficile capire.
Carlos invece, con i suoi modi gentili e con la sua parlata mista tra inglese e spagnolo, era diventato anche lui importantissimo per me.
Verso le quattro, Carlos ci salutò, dato che il team Ferrari sarebbe partito quel pomeriggio, e rimanemmo io, Lando e Daniel, però dopo poco rientrammo ognuno nella propria camera per preparare le valigie.
Prima di entrare in camera mia, decisi di bussare alla porta del mio ragazzo.
-Ah sei tu-
-Aspettavi qualcun altro?-
-Nono, vieni entra. Tra dieci minuti dobbiamo stare giù nella hall e sto ancora sistemando la valigia-In effetti la sua valigia sembrava un vulcano che stava per esplodere. Il ragazzo aveva gettato vestiti su vestiti, e poi si aspettava che si chiudesse?
-Vuoi una mano?- risi.
Gli si accese una scintilla nello sguardo, e sorrise felice.
-Si Aria, per favore- disse rassegnato.
Risi e mi avvicinai alla sua valigia, sistemando ogni vestito insieme a lui, e in pochi minuti completammo il tutto.
Tempo di un lungo bacio, e il ragazzo lasciò la camera, dato che era anche in ritardo, così tornai anche io nella mia.
Per fortuna non ero disordinata come il monegasco, e molte cose si trovavano già nella valigia, quindi ci misi davvero poco.
Quando terminai, mi gettai sul letto, scrollando Instagram, e un post attirò la mia attenzione.
C'era una foto di Lando e Carlos, erano stati visti, e ora tutte le pagine di gossip parlavano di loro due.
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Forgive me
RomanceAria di era ripromessa di non farlo, ma ci cascò di nuovo in quegli occhi verdi. Quegli occhi che la rapirono dal primo momento; quegli occhi che le provocavano subbuglio e che non riuscivano a farla dormire. 🥇in #formulauno (9/12/23)