la bottiglia di
estathè al limone
probabilmente
l'unica cosa in
comune tra
noi.
ne abbiamo finita
una intera
nel giro di qualche
minuto,
seduti nel prato
sotto l'ombra del gazebo.
poi mi hai
portata nel giallo
abbandonato,
hai persino saputo rovinare un colore.
intanto a casa mia
era il
cataclisma,
tu eri la mia distrazione
e sicuramente io la
tua.
allora ci siamo
divertiti
e per un po'
ho dimenticato
il vento forte che
portavo io
dall'interno.
come facevano due scheletri
così diversi
a guardarsi negli occhi e non prendersi a
fulmini?chi li ha legati così
meschinamente
sin dagli albori
della loro istruzione?
volevo solo
provare una sensazione
di sazietà
nel cuore,
me l'hai riempito e
poi
lo hai divorato
quanto ti sono grata.
ero incline
all'oscurità,
ho spiegato le
folli motivazioni di un
destino più grande
di me che ha tenuto le fila
sin da subito.poi ho capito