17. di lezioni di ginnastica e men in black

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[DISCLAIMER: adoro le vostre teorie. davvero, sono la mia dose di serotonina quindi non smettete mai, ma devo per forza fare un avviso ad inizio del capitolo per chiarire la situazione. e prima di farlo, SE NON AVETE LETTO IL CAPITOLO 16, ANDATE A LEGGERLO PERCHÉ ALTRIMENTI DA QUI IN POI NON CAPITE NULLA. QUESTO È UNO SPOILER WARNING.

ok, ora che vi ho avvertit* tutt*, posso dirlo tranquillamente: NO, Bianca e Tommaso non sono imparentati. ve lo giuro sulla mia laurea che prima o poi riuscirò a prendere, non c'è nessun legame di sangue fra di loro 😭 adesso che abbiamo chiarito questo, potete continuare a creare teorie folli e leggere il capitolo.
as usual, enjoy e ci vediamo alla fine!]




Già fare ginnastica è una tortura, avere una lezione di ginnastica condivisa con quelli del Manzoni è tutto un altro tipo di girone dell'inferno.

L'unica nota positiva di tutta questa faccenda è il fatto che questa lezione si svolge nella palestra Manzoniana: hanno il pavimento riscaldato, non entrano gli spifferi di vento e i palloni non sono sgonfi.
Per noi del Foscolo è come entrare all'Ikea dopo essere stati abituati per anni a MondoConvenienza.

"Fa caldo." Giudica Corinna, togliendosi la felpa per lanciarla da qualche parte sulla panchina che ci è stata assegnata.
Com'è consuetudine, gli occhi dei ragazzi, sia del Foscolo che del Manzoni, cadono sul suo fisico.
Mia cugina nemmeno li vede, troppo intenta a premersi borracce fredde sulla fronte e sul collo per calmare le sue vampate di calore.

"È perché hanno il pavimento riscaldato, sti ricconi." Blatera Elsa, che nonostante il caldo asfissiante, che costringe persino me a togliermi la felpa e iniziare a bere come un cammello, si tira su il cappuccio della felpa bordeaux e ci si nasconde dentro.

Pesto il pavimento col piede un paio di volte, quasi come se mi aspettassi che il tubo del riscaldamento fuoriuscisse per colpirmi in faccia.
"Come funziona?" Domando al vuoto, perché figuriamoci se qualcuno dei miei amici ne capisce qualcosa di riscaldamenti o di fisica.
"Boh." Dichiara Elsa.
"Non lo so, non mi interessa." Esclama Corinna, cadendo a peso morto per terra e pentendosene non appena realizza che il caldo viene proprio da lì.

In piedi dietro di me, Primavera sospira.
"Funziona grazie alla propagazione del calore per irraggiamento." Sbuffa la mia migliore amica, raccogliendosi i capelli in una coda alta, facendo volare le ciocche bionde di qua e di là.
"Ah." Commento, toccando il pavimento per l'ennesima volta con la punta del piede.
"Non so se mi fido a correre qui sopra." Sussurro, ma il suono del fischietto della mia prof di ginnastica si propaga per tutta la palestra e mi trascino in sua direzione, le mie cugine e Prima accanto a me.

Non mi sono ancora abituata a dover condividere delle lezioni con i Manzoniani: la prima lezione, quella sul dibattito riguardo a Medea, è stata così tremenda che Fumagalli ha quasi pensato di mandare all'aria l'intero progetto e continuare a lasciare che ci prendessimo a botte, ma Marino e la Pozzi si sono imposti, dicendo che vedevano un barlume di progresso.
Il che ci ha portati alla noiosissima lezione di matematica in comune che abbiamo avuto settimana scorsa e a questa fantomatica ora di ginnastica che già mi fa paura.

Mentre noi Foscoliani stiamo trascinando i piedi per raggiungere la prof, i Manzoniani sono già a fare stretching.
Le ragazze si esibiscono in spaccate che io non riuscivo a fare nemmeno quando ero alta un metro e cinquanta (non che sia molto più alta ora) e i ragazzi le seguono senza fare troppe storie.
L'unica volta in cui ho visto Zanda fare stretching, gli è venuto il colpo della strega.

"Sono dei mostri." Commenta infatti il mio amico, guardando i Manzoniani a bocca aperta.
Fra lui e Prima, ovviamente, c'è una distanza di minimo due metri.
Per rendere la cosa meno imbarazzante, mi metto fra loro due, tirando una gomitata alla mia migliore amica, che sbuffa e volta la testa dall'altra parte.

THORNS AND DAYLIGHT [1]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora