22. di capodanni terribili a casa dei nemici (parte I)

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Sapevo che io e le mie cugine avremmo litigato, prima o poi.
Abbiamo passato troppo tempo insieme, siamo state legate una all'altra fin dalla nostra nascita, doveva succedere.
Era impossibile che andassimo tutte sempre d'accordo fino alla fine dei nostri giorni, sapevo che qualcosa di male sarebbe successo, prima o poi, solo non mi aspettavo che sarebbe stato quello.

Non mi aspettavo che Corinna rivelasse la mia finta relazione di fronte a tutta la mia famiglia, ecco.
Me la sono cercata, certo, ma non riesco più a sopportare mio padre che accende incenso per manifestare che io molli Tommaso.

Sospiro mentre mangio pane e Nutella, continuando a guardare il telefono per controllare se mi è arrivata o meno una notifica.
"Non verrà." Dice Prima, osservandomi con un sopracciglio alzato e io la guardo male, prendendo un morso della mia merenda.
"Non puoi dirlo."
"Posso dirlo eccome, è Elsa, non accetterà mai."

Okay, Prima ha ragione, decisamente ragione, ma questo non mi distoglierà dal mio piano.
L'invito di Tommaso è stato esteso a me e ai miei amici, ma quando ho proposto al mio gruppo di passare il capodanno a casa Kirmani, per poco non ho fatto partire una guerra civile.

Dante mi ha guardato come se fossi scema, Skater si è strozzato col fumo della sigaretta, Zanda mi ha chiesto se fossi ubriaca e la faccia di Elsa si è contorta in un'espressione di puro disgusto.
Corinna non era presente.
Non che la cosa ci sorprenda, vista la situazione degli ultimi giorni.

Dopo quel messaggio di scuse che ha mandato il giorno di Natale, mia cugina si è chiusa in casa e nessuno di noi l'ha più vista.
Io, Elsa e Prima abbiamo cercato di andare a trovarla, ma non è mai uscita da camera sua.
Diana si rifiuta di rivolgerle la parola per la questione di Ascanio e io ed Elsa siamo arrivate persino a lanciarle dei sassi sulla finestra (con zio Maurizio che ci ha minacciate di farci pagare i danni al vetro di tasca nostra) ma Corinna non si è mai nemmeno affacciata al davanzale.

Oltre ai miei miseri tentativi di porgere l'altra guancia, non ho alcuna intenzione di fare il primo passo, perché mentre il mio gesto è stato fatto solo per salvaguardarla, il suo era motivato da vendetta e cattiveria, quindi sta a lei tirare fuori le palle, chiedermi scusa e poi lasciarsi tutto alle spalle per poter tornare a com'eravamo una volta.

Detto questo, non l'ho nemmeno invitata al capodanno a casa Kirmani.
So che lei mi avrebbe detto di sì, che avrebbe scherzato con me e Prima come fa sempre, ma il mio orgoglio non mi permette di abbassare l'ascia da guerra, quindi non le ho detto nulla.

Il che significa che fra tutto il nostro gruppo, le uniche deficienti che si presenteranno a casa Kirmani saremo io e Prima.
Oggi è il trentuno dicembre e sono giorni, giorni che sto implorando Elsa di venire con noi, ma lei non si smuove.

Le sue esatte parole, e la cito, sono state preferirei cuocere un uovo sulla pelata sudata di Fumagalli piuttosto che mettere piede in quella casa.
Come sempre, mia cugina è estremamente fine ed elegante.

"Non perdo la speranza." Decreto io, bevendo il mio succo ACE tutto d'un fiato. "Li convincerò tutti ora delle otto e mezza."
Prima mi guarda scettica, mordicchiando la sua merenda come un maledetto uccellino.
Se c'è una cosa che detesto di Prima, è il fatto che faccia dei morsi così piccoli che persino un pettirosso ne rimarrebbe basito.

"Se lo dici tu." Replica infatti la mia migliore amica, afferrando la sua tazza di tè per seguirmi in camera mia.
Questo capodanno sarà importante, importantissimo, e ho un intero arsenale di abiti e trucchi pronti ad aiutarmi.

La mia scelta in fatto di vestiti per la serata ricade ovviamente su qualcosa di blu, qualcosa che mi esprime a pieno e che faccia cadere lo sguardo di chiunque su di me.
Qualche ora dopo, mi guardo allo specchio, facendo un giro su me stessa per far brillare le paillettes sul tubino blu che ho deciso di indossare stasera.

THORNS AND DAYLIGHT [1]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora