Lee Minho si deve sdoppiare in due personalita', Minho, un ragazzo tranquillo, a cui piace disegnare e ascoltare muscia, che ama il silenzio e la calma, e LeeKnow, il killer piu' temuto della Corea, che ama le urla di dolore e la vendetta.
Riuscira...
Mi svegliai con il suono fastidioso della sveglia. Nuovo anno scolastico. Nuova scuola. Nuovi compagni. Nuova casa, e purtroppo... nuovo primo giorno di scuola!
Ma facciamo un passo indietro. Ciao a tutti, mi chiamo Lee Minho, ho 21 anni, ho cambiato scuola da poco, ora vado all'accademia di belle arti, a Seoul. Ho cambiato scuola nell'estate per alcuni problemi familiari. Sono il figlio del mafiaboss piu' conosciuto della Corea. D'altronde anche io ho fondato la mia azienda, avete sentito mai parlare di LeeKnow? Eh si, sono io. Sono il killer piu' temuto della Corea, il mio segno distintivo e' la LK incisa sulla schiena della vittima, mi piace farmi riconoscere.
Mi alzai di mala voglia. Oggi avrebbero dato il dormitorio per l'accademia, spero non mi capitino dei coglioni come compagni di camera... Mi vestii, un paio di pantaloni neri oversize e una maglia nera con una scritta sulla sinistra, anch'essa oversize. Non mi piace mostrare il mio corpo visto che purtroppo ho cicatrici in ogni dove, e non mi piace in generale.
Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.
Presi le valigie, che avevo fatto la sera precedente, le caricai in macchina e partii. Arrivai al college verso le 12:48, iniziai a scaricare la macchina e andai in segreteria per farmi dare le chiavi della mia stanza e l'orario per le lezioni.
Entrai nella camera e trovai due ragazzi intenti a giocare alla playstation. <<ehy, tu dovresti essere Minho, giusto?>> mi chiese il primo. Sembrava avesse un anno meno di me, o giu' di li, portava capelli abbastanza lunghi e biondi, raccolti in un codino, le cose che risaltavano di piu' agli occhi erano le labbra polpose (non so se dalle vostre parti si dice, ma dalle mie si usa spesso), e gli occhi scuri. Ma non fu lui che mi colpi'. Fu il ragazzo con cui stava giocando. Mi incantai a fissarlo... Capelli castani, guance paffutelle, labbra fini e bocca piccola. Occhi scuri come la pece, naso perfetto... ma che mi sta succedendo? <<oh- ehm si, sono io, tu saresti?>> dissi risvegliandomi dalla mia paralisi temporanea. <<mi chiamo Hwang Hyunjin, piacere, e lui e' il mio migliore amico Han Jisung>> mi disse sorridendo, semnbrava molto allegro. Cercai di sorridere per non essere scortese, e proprio in quel momento notai una cosa. Sul collo del ragazzo di fronte a me c'erano dei segni parecchio viola. <<affamato te lo sei trovato, eh?>> chiesi sarcastico. Hyunjin arrossi' all'istante, e Han si mise a ridere.
Mi incantai alla sua risata... mi sembrava di averla gia' sentita. Ad un certo punto mi venne in mente mia madre, quando correvamo e ridevamo insieme sulla riva del fiume Han... devo smettere di pensarci, o mi sarei fatto venire un'altra ricaduta.
Iniziai a rimettere apposto i vestiti nell'armadio che mi era stato indicato dai due. <<allora, Lee Minho... bhe raccontaci un po' di te, siamo curiosi>> mi chiese il bioondino. <<mi chiamo Lee Minho, ho tre gatti, amo ballare, leggere, disegnare, cantare... Non mi piace stare in mezzo alla gente, e non mi piace parlare con altri ragazzi, mi piace il silezio>> forse l'ultima frase la dissi un po troppo duro, perche' vidi la sua faccia triste, pero' poco mi importava. Non volevo legarmi alle persone, perche' mandavo sempre tutto all'aria. Ma non poteva finire come l'altra scuola, ci dovevo provare. <<ascolta, scusa, ma non sono una persona molto brava a socializzare, anzi faccio schifo, quindi mi scuso in precedenza se faro' o diro' qualcosa di sbagliato>> dissi senza gardarli, ma continuando a rimettere apposto i miei vestiti. <<ora se non vi dispiace vado a farmi una doccia>> detto questo sorrisi leggermente per fargli capire che era tutto apposto e andai in bagno.
