~11~

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~pov Minho~

<<Jisung... >> lui mi guardò con un sopracciglio alzato.
Avrei voluto baciarlo fino a finire il fiato, ma aveva bisogno di spiegazioni prima.

<<devo parlarti>>
<<non ho voglia di parlare con uno come te>> disse chiudendo il quaderno.
<<allora perché mi stai dando attenzione? >>
Lui prese il telefono iniziando a scrivere a chissà chi.

Feci un respiro profondo prima di iniziare.
Non volevo che ci fossero altri segreti tra noi.
E per fare questo dovevo partire dall'origine.

<<quando ero piccolo mio padre non era mai a casa, ero sempre con mia mamma...

~15 anni prima~

Colpii di nuovo il pallone da basket con la mano, lasciando un segno molto rosso sopra di essa. Ero arrabbiato.
Volevo solo continuare a colpire il pallone fino a non sentire più il dolore sulla mia mano. Ma non volevo che scomparisse quello fisico. Volevo che scomparisse il dolore che provavo dentro.

Un ragazzino si avvicinò a me.
<<ehy ciao... Ehem... Come, tu chiama?>>
Lo guardai stranito. Perché parlava così male?

<<mi chiamo Minho, e tu? >>
<<io chiama Felix, vengo da Australia>>
<<con i canguri?? >>
Rise. Il suo sorriso era qualcosa di stupendo. Non vedevo mai nessuno sorridere. Mia mamma era sempre seria, mio padre non c'era mai, le persone che lavoravano a casa mia non mi guardavano mai negli occhi e semplicemente non sorridevano mai.

Forse il suo era l'unico che avevo visto da quando ero nato.
Anche mia nonna sorrideva così, le poche volte che andavo a trovarla.
Mio nonno non l'avevo mai conosciuto.

Quel ragazzino, Felix, aveva delle macchioline in faccia, marroncine.
Il viso era leggermente rosso, a causa del sole che picchiava alto nel cielo sopra di noi. Aveva i capelli marroni scuri un po arruffati.

La maglietta bianca a mezze maniche e i pantaloncini verdi militare.
Era buffo.
Iniziammo a passarci la palla.
Per la prima volta da quando ero nato avevo passato l'intero pomeriggio a giocare con un ragazzino.

<<perché non ti lasciavano giocare con gli altri??>> mi chiese
<<non lo so perché, non ero mai andato a scuola prima dei miei sei anni, e fu proprio quello il problema>>

~14 anni prima~

Entrai nella classe seguito da Felix. Ormai parlava il coreano così bene che non dovevo sempre chiedere di ripetere per cercare di interpretare le sue parole.

Mi sedetti ad un banco e lui mi seguì mettendosi accanto a me.
La maestra entrò in classe e iniziammo le presentazioni.

Quando fu il mio turno mi alzai in piedi come avevano fatto tutti gli altri ragazzetti e iniziai a parlare.

"Ciao a tutti, mi chiamo Lee Minho.
Nel tempo libero mi piace... Ecco... "
Cosa mi piaceva fare?

"Giocare a basket"

"Fai qualche sport Minho? " chiese la maestra.

mafiaboss~ (Minsung)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora