Fui svegliata da mia nonna che ancora era buio.
Rubammo la coperta a Marcus, per avvolgerci e ripararci dalla fredda brezza mattutina. Avevo dormito abbracciata a lei e il tepore dei nostri corpi, misto all'effetto della canna avevano aiutato a trascorrere la nottata.
- E' ora di andare - mi disse, facendo segno a tutta la gente che ancora dormiva.
- Meglio che non ti vedano scomparire - continuò accompagnandomi al piano superiore.
Arrivati allo specchio mi abbracciò stretta e avvicinandosi all'orecchio mi disse - Ricorda, lo specchio vive i tuoi pensieri, sei tu a decidere cosa vuoi essere e dove vuoi essere. La prossima volta potremmo non incontrarci, ma non preoccuparti dipenderà solo dal fatto che hai desiderato qualcos'altro.-
- Si ma come posso tornare di la? Ci ho già provato ieri e non si apre nessuno spiraglio.-
- La chiave è il sesso. Come sempre apre tutte le porte. - E così dicendo senza neanche chiedere mi infilò due dita in figa, mi masturbò finchè non mi bagnassi e poi con le dita umide segnò lo specchio.
- Vai. Ci vedremo presto ne sono sicura - mi salutò così spingendomi dall'altra parte.
Mi voltai subito dopo ma non la vidi. Sapevo però che era ancora li.
Corsi in camera di mia madre, la vidi dormire nel suo letto e mi sdraiai con lei.
- Sei tornata ora? - mi chiese assonnata.
- Si mamma rientrata ora. Scusa ho fatto tardi - risposi - ma è stata una bella serata.
Notte.
L'indomani mi svegliai che mia madre era andata via d'un pezzo.
Feci una doccia bollente e scesi a fare colazione.
"Lo specchio vive i tuoi pensieri, sei tu a decidere cosa vuoi essere e dove vuoi essere."
Queste parole mi rimbalzavano in testa non riuscivo a capire il senso, che vuol dire cosa voglio essere? e dove voglio essere? Mi chiedevo continuamente, ma non riuscivo a capire.
Mi buttai in piscina, il calore del sole mi rinfrancava. Ricordavo vagamente quello che era successo la notte prima.
Poi, mentre stavo a galla, cercando di accaparrarmi tutti i raggi solari, mi balenò un pensiero "sei tu a decidere cosa vuoi essere", mi ritrovai davanti allo specchio senza nemmeno accorgermene.
- No. Non può essere vero - dissi ad alta voce e fantasticai. Poi presa di euforia lo feci.
Mi sentivo già bagnata al solo pensiero, infilai due dita e tirai fuori i miei umori, appoggiai la mano sullo specchio... uno, due, tre... feci un passo e saltai di la.
Quando aprì gli occhi rividi la mia stanza, mi voltai verso lo specchio e ebbi un senso di stupore.
Mi aveva sconvolto anche questa volta. Questa volta la casa si era modificata tutto era in stile moderno, tutto chiaro, pavimento in legno chiaro, scala senza ringhiera in metallo. Sotto la casa era tutta rivoluzionata: un unico open space cucina a isola tavolo grande, televisore ultra piatto, proseguii dietro una vetrata il salotto, e vasca idromassaggio.
Tornai su a sbirciare nell'armadio, trovai una salopette di jeans con la gonnella, misi una maglietta bianca e scesi giù, uscendo fuori. Poi inforcai la bici e mi diressi verso il paese.
Entrai al centro commerciale, era tutto uguale al mondo reale, così entrai e mi diressi direttamente ai bagni.
Una donna uscì dal corridoio di servizio e io imboccai quello maschile.
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I segreti dietro lo specchio
Short StoryLa storia di Sara, che ricominciando una nuova vita scopre i misteri e le fantasie erotiche che ruotano attorno alle donne della sua famiglia.