Capitolo- 9 Quante formule non ci capisco niente

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È arrivato il giorno della mia morte, prenderò tre alla verifica di fisica, ne sono sicura. Mentre io ed Emily siamo in metro ripetiamo ancora quelle fatidiche formule che non abbiamo mai capito, esco in tempo dalla metro prima che le porte si chiudano. Corriamo a scuola, in cerca dell'aula 3H all'improvviso vado a sbattere contro qualcuno facendo cadere i suoi libri a terra :Giuro, mi dispiace- dico scusandomi :Sta più attenta- alzo lo sguardo per vedere il viso del ragazzo :Di nuovo tu?- diciamo contemporaneamente :Olliver giusto?- chiedo :Si, e tu dovresti essere Alex Montgomery?- :si sono io, ci vediamo dopo a lezione di letteratura, ora sono in ritardissimo- :va bene, ci vediamo dopo- corro nell'aula 3H. Per fortuna il professore non ha iniziato l'appello. Ci sediamo al nostro posto e iniziamo a fare il compito, per fortuna mi ricordo qualcosa studiato stamattina in metro. Passata l'ora m'incontro con Olliver, è un ragazzo taciturno, forse perché non ci conosciamo bene, ma scommetto che infondo è un simpaticone. Ci sediamo insieme negli ultimi banchi ed ascoltiamo la lezione di letteratura, <<oggi il poeta che studieremo è William Shakespeare>> dice il professore, alzando in aria il romanzo "Sogno di una notte di mezza estate" ho sempre amato la letteratura, il mio autore preferito è Jane Austen. Ascoltiamo la breve trama riassunta dal professore, l'ora è passata molto velocemente, scrive ordinatamente i compiti alla lavagna ed io li scrivo alla pagina di sabato, commento sul romanzo.

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Arrivata la sera, è tempo di prepararsi, prendo i vestiti che ho scelto e vado in bagno a fare una doccia. Faccio i capelli ricci e indosso una canotta bianca corta e una gonna corta grigia a fantasia, infilo le Jeffrey Campbell e ritorno in camera mia per finire il lavoro. Metto l'eyeliner nero e il rossetto bordeux, che ho acquistato da Mac. Prendo le chiavi della mia macchina e mi dirigo verso il ristorante. Noto nel parcheggio l' Audi di Daniel, il quarto ospite non dev'essere ancora arrivato, il ristorante è decorato da delle tende rosse, dei centrotavola bianchi e delle tovaglie con dei fiori rossi. Il vestitino di Emily è un corallo scuro mentre Daniel indossa un elegantissima camicia bianca, cammino verso di loro ma qualcuno viene a sbattere contro di me e mi fa cadere sul duro pavimento di granito. Sento la mano di qualcuno afferrarmi, mi accorgo che è Christian, che ci fa qua? Dev'essere lui il quarto membro della cena; ha il suo solito sorrisetto irritante stampato sulle labbra, mi lascia andare facendomi cadere per la seconda volta ma prima di toccare terra, prendo il suo braccio e faccio cadere anche lui, su di me. I nostri occhi s'incrociano, per un'attimo mi sembra di perdermici dentro ma poi sposto lo sguardo sulle sue labbra, ricompare il sorrisetto malizioso :Se io cado, tu cadi con me- continuiamo a farci la guerra con gli occhi, quando qualcuno all'improvviso tossisce distogliendoci dalla guerra di sguardi. Sono Emily e Daniel che ci guardano divertiti :Se volevate una stanza potevate dircelo no?- ci punzecchia Daniel. Ci rialziamo e ci dirigiamo verso il tavolo, mi sistemo il vestito che si era stropicciato pochi attimi prima e mi siedo di fianco ad Emily. Che la guerra abbia inizio! Oh meglio, che la cena abbia inizio!

fire burns inside meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora