Capitolo-12 Nella tana del lupo

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Anastasia mi mostra il cammino per raggiungere la camera di Christian << Allora, Alex non hai parlato molto da quando sei entrata>> << Mi scusi e che non dovrei essere qui in questo momento>> dico poco cortese, la luce nei suoi occhi si spegne lasciando un buio oscuro << Non sei una di quelle ragazze che si porta Christian, quelle oche?>>chiede << No signora, a me non interessa vostro figlio, sono qui, solamente per studiare chimica>> dico sincera, non mi metterei mai con Christian, la luce nei suoi occhi sembra quasi tornare. La porta davanti a me è leggermente aperta, mi faccio coraggio ed entro nella camera infernale, Christian è poggiato sulla schienale della sedia girevole, gira su se stesso un paio di volte prima di accorgersi di me << Finalmente, sei arrivata, ti sto aspettando da ore>> dice, ingigantendo le cose << Sono appena le 17:20, non sono così in ritardo>> esclamo irritata << Sbrighiamoci a finire questo lavoro di chimica, dopo mi dovrei vedere con Aubrey>> dice, scocciato << tu hai detto che volevi stare in coppia con me, quindi non m'importa con chi o cosa devi fare, noi finiremo il lavoro, perché non prenderò un brutto voto perché tu hai dovuto fare qualche sveltina con la tua fidanzata oca>> sbotto arrabbiata. Ed ecco che ricompare il sorriso divertito << Cosa ci trovi di così divertente?>>chiedo, uscendo dal mio zaino i libri di chimica << Sei carina quando sei arrabbiata>> dice, continuando a sorridere << Lo sarò ancora di più quando ti prenderò a calci nel sedere?>>chiedo sarcastica. Ci mettiamo entrambi seduti a gambe incrociate sul letto e incominciamo a studiare, ogni tanto lo becco a guardarmi << Facciamo una pausa di cinque minuti>> << Per me va bene, vado un' attimo giù, tu aspetta qui.

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La sua scrivania di mogano bianco, è piena di foto, di lui e un ragazzino un'po più grande di lui, che carino era da piccolo penso in me, ritorno alla realtà quando sento il mio cellulare squillare. Lo prendo dalla mia borsa e leggo il nome scritto sullo schermo<< Sconosciuto>> mi accerto che nessuno mi ascolti e rispondo << Pronto?>> << Alex?>> << Ah sei tu>> dico tranquillizzandomi << Mi hai spaventato, che succede?>> << Alex, ti consiglierei di non uscire stasera da sola, almeno>> << Perché, che succede?>> << Ho localizzato due demoni, sono fuori casa tua e credo stiano cercando te>> << Demoni? E cosa vogliono da me?>> << Sai che vogliono da te e ti consiglio di stare attenta>>dice infine chiudendo la chiamata. Christian ritorna con due bicchieri pieni di succo, me ne porge uno << Bevi, non è avvelenato>> dice bevendo il suo << E se hai messo una sostanza che si uniforma nel liquido, e come la bevo mi addormento come la bella addormentata? per cento lunghi anni?>> dico esagerata << Io ti bacerei così ti risveglieresti>> dice imitando una scena di un film << Preferirei morire piuttosto che baciarti>> bevo il succo e vado verso la scrivania, continuando a vedere le foto << Chi è questo ragazzino accanto a te?>> dico, indicando il ragazzino vicino a lui nella foto << Mio fratello, Isaac>> posa il bicchiere per poi continuare << In questo momento è fuori città ma, quando tornerà te lo presenterò se vuoi>><< Come vuoi>> dico prendendo la mia borsa e dirigendomi verso l'uscita << Alex cara, che ne diresti di fermarti a cena?>> mi chiede gentile Anastasia << Mi dispiace signora>> << Per favore chiamami Ana, signora mi fa sentire vecchia>> annuisco << Mi dispiace Ana, dovrei andare a dormire a casa di una mia amica, credo mi stia aspettando, sarà per la prossima volta>> rispondo gentile << Come vuoi tu cara, la prossima settimana rientra mio figlio maggiore dal Canada, se vuoi venire, sei la benvenuta>> << Verrò senz'altro Ana>> << Ci vediamo la settimana prossima Alex, Christian potresti accompagnarla a casa>> << Ma non si preoccupi posso andare da sola>> dico, ricordandomi poco dopo delle parole di Thunder, lancio uno sguardo allo schermo del mio telefono le 20:57. << Sarei più tranquillo se ti accompagnassi a casa>> s'intromette Christian. Tranquillo? Lui? Ma chi crede d'ingannare, fa così solo perché è davanti alla madre << D'accordo>> mi arrendo, non mi va di fare discussione con la madre di Christian << Ci vediamo presto cara>> dice, abbracciandomi.

Arriviamo al garage e Christian esce da esso la sua moto << Non crederai davvero che io salga su quella moto?>><< Perché no?>> << Potrei rompermi la testa o fratturarmi le gambe, a causa tua che sei un pessimo guidatore>> dico sarcastica << Non mi hai mai visto alla guida, vado circa ottanta all'ora>> cerca di tranquillizzarmi, mi porge il casco e m'invita a salire. Metto il casco e chiudo la sicura << Ti consiglio di tenerti stretta>> dice prima di partire e sfrecciare verso la strada. Lo ''abbraccio'' stretto e poggio la testa sulla sua schiena, dieci minuti dopo siamo davanti casa << Puoi staccarti adesso, siamo arrivati>> dice con tono canzonatorio << Avevo paura di essere spiaccicata da qualche camion>> dico, scendendo dalla moto. Gli do il casco e apro il cancello << Grazie per il passaggio, ci vediamo domani>> dico prima di entrare in casa di Emily.

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