Capitolo-11 Verso le cinque a casa tua

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il bianco non mi dona per niente, m'ingrassa e come se ciò non bastasse sembro uno zombie che cammina. Odio questa stupida lezione di biologia, sono stata costretta dal professore di chimica a stare in coppia con Cooper. Oggi ci dovremmo incontrare per studiare il progetto di chimica, insieme. Aspetto la ricreazione per andare a parlargli, nel frattempo ascolto la noiosissima lezione, la campanella suona e alzandomi dallo scomodo seggiolino cammino verso la mensa. Lo trovo seduto al solito tavolo, con Emily e Daniel che amoreggiano come due fidanzatini, con Summer e Hanna che parlano di moda e infine loro due che si baciano appassionatamente. Lo chiamo e lui distoglie la sua bocca dalla lingua velenosa della bionda seduta su di lui << Potresti alzarti, devo parlarti, oggi dovremmo metterci d'accordo per studiare chimica>> dico quasi gentile << Mi dispiace baby, non vedi che sono occupato?>> dice, indicando la bionda << Te lo ripeto con calma e tranquillità alzati, dobbiamo parlare>><< E se io non volessi?>> dice in tono di sfida << In tal caso ti farei provare molto dolore, finché mi chiederesti in ginocchio di potermi parlare>> dico convinta << Ne sei sicura, perché con le tue braccine ossute non credo che tu possa fare granché>> dice, canzonandomi. Prima che possa accorgersene gli ho portato il braccio dietro la nuca << E ora come la mettiamo?>> chiedo sorridendo, nel frattempo l'oca si è alzata dalla sue gambe << Lascialo stare o te ne farò pentire>> dice Aubrey con la sua solita voce stridula << Prima cosa, ci sento perfettamente quindi non c'è bisogno che tu urla come un'oca in calore e seconda cosa è stato il tuo caro fidanzatino a sfidarmi>> dico, continuando a tenere il braccio dietro la sua nuca. Lo lascio, l'ho già umiliato abbastanza << Cosa vuoi?>> dice, stirandosi il braccio dolorante, non credevo che le lezioni di papà sul karate funzionassero davvero, mi giro e senza voltarmi me ne vado. Nel frattempo la quarta ora è in arrivo e mi dirigo verso l'aula di musica, lascio i libri delle ore precedenti nel armadietto celestino ormai arrugginito dagli anni e corro verso l'aula MCC.

La professoressa Collins è un'ottima insegnante, indossa una camicetta rosa antico e dei normalissimi pantaloni neri, sono seduta insieme a Daemon. Da quanto ho sentito è un ottimo cantante, sa suonare ben tre strumenti << Il piano, la chitarra e il basso. Mentre la trentenne davanti a me spiega storia della musica, mi arriva un pezzetto di carta addosso, Daemon curioso, legge con me il biglietto, una parola, nove lettere bastano a farmi rabbrividire << Che cosa significa questo?>> grida, Daemon alzandosi e sventolando il bigliettino come se fosse una banderuola. La professoressa si dirige verso di noi con fare severo << Cosa succede White?>> chiede a Daemon, che è ancora in piedi << Chi ha scritto questo biglietto si faccia avanti>> grida, minacciando lo sconosciuto << Mi può dire cosa sta succedendo White?>> << hanno scritto questo biglietto ad Alex e voglio sapere chi è stato>> << Intanto si calmi e mi faccia vedere il biglietto>> dice, la prof tranquilla. Daemon gli porge il biglietto, lei lo prende tranquilla e lo apre con cura cercando di non spiegazzarlo << RAPIMENTO.

****

Tornata a casa, mi butto sul divano, gettando la cartella per terra butto il cellulare sul tavolino davanti a me. Mezz'ora dopo il cellulare trilla facendomi sussultare, chi può essere? Emily non di sicuro oggi avrebbe passato la giornata con Daniel, Josh impossibile, doveva essere troppo impegnato ad aggiustare la sua moto e Hanna e Summer stavano parlando di fare shopping quindi suppongo che stiano ad un centro commerciale qui vicino. Allora chi può essere? Togliendomi il dubbio mi alzo dal divano e prendo il telefono, Christian. Che cosa vorrà adesso? Non gli è bastata la lite di oggi in mensa?

Da Cooper ad Alex:

Ti aspetto alle cinque a casa mia

leggo il messaggio ma non gli rispondo. Guardo l'ora sul telefono 16:45

Indosso dei semplici leggins blu di Nike e una t shirt bianca di mio fratello, dopotutto non sto cercando di fare colpo su di lui. Mi dirigo verso casa di Christian con lo skate, una scia rossa mi sfreccia davanti << Sei stata brava ieri sera>>dice con un sorrisetto sulle labbra << A fare cosa? Non ho fatto niente>> esclamo sincera, se Christian non fosse intervenuto avrei incenerito quel essere spregevole << Hai fatto bene a non usare i tuoi poteri, potevano rintracciarti in qualunque luogo tu andassi>> << Mi hai detto di stare attenta, perciò non ho usato i miei poteri>> << sei stata attaccata da uno degli uomini di Shadow>> << Lo so, me ne a parlato mio fratello ieri>> dico ricordandomi gli avvertimenti di Sam <<Ti conviene stare attenta, non andare da nessuna parte da sola quando è sera>> ma cos'è ? Mi legge nella mente adesso? Sbuffando annuisco << Va bene, lo farò>> lo tranquillizzo << Buon appuntamento>> dice infine con il sorriso sulle labbra, in un attimo sfreccia via. Arrivata a casa di Christian , suono il campanello ed attendo il suo arrivo. Una signora sulla quarantina d'anni è sulla soglia della porta, ha degli occhi azzurro mare proprio come quelli di Christian, indossa un semplice pantalone beige e una maglietta blu in tinta << Tu dovresti essere Alex>>mi chiede gentile << Si, sono io>> << Aspettavamo da tanto il tuo arrivo>> dice, infine, facendomi accomodare nel moderno salotto, decorato da due diva netti color panna appoggiati sopra un enorme tappeto bianco peloso.

fire burns inside meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora