Capitolo 10: I due fratelli

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Crowley, Aziraphale e Castiel atterrarono soddisfatti della riuscita della loro missione.

<<Crowley... finalmente posso chiedertelo: visto che non hai l'appartamento, vuoi venire da me?>>

<<Cavolo Aziraphale... non so se riuscirò a sopportare tutti quei libri impilati... l'odore di cioccolata e pergamena...>>

L'angelo guardò il demone scioccato.

<<EDDAI STO SCHERZANDO!!>>

<<Ommioddio, meno male...>>

Quella sera l'angelo ed il demone per festeggiare avevano deciso di invitare tutti i loro amici a cena nella libreria del biondo, adesso anche del rosso

<<Crowley, chi invitiamo?>>

<<Nina e Maggie sicuramente, Castiel... OVVIO e poi...>>

<<D-dici che magari Castiel... voglia rivedere Dean?>>

<<Cavolo sì... gli farebbe un sacco piacere. Non so da quanto tempo si vedono.>>

<<Bene, io vedrò il modo di portarlo qui. Tu comincia a cucinare.>>

Concluse l'angelo, con un sorriso rivolto al demone.

<<A-angelo!>>

Lo fermò Crowley.

<<Aziraphale... io non so cucinare...>>

<<Oh beh... nessun problema allora faremo al contrario!>>

Crowley uscì dalla libreria contento, spiegò le ali, tanto ormai tutti in quel quartiere si soho conoscevano la sua natura e quella del compagno, e volò alla velocità di 136784 miglia orarie, insomma, come un teletrasporto. Raramente angeli e demoni riuscivano a farlo, infatti ne erano in grado solo se in quel momento stavano provando emozioni forti, come rabbia, tristezza, o come nel caso di Crowley, felicità.

Il demone era diretto verso l'America, anche se son sapeva esattamente DOVE in America. Sapeva che i Winchester la giravano ormai da anni, ma fortunatamente per Crowley, capace di fare miracoli molto potenti, riuscì a trovarli all'istante. Stavano viaggiando sulla route 66, un classico. Fu in quel momento che, al demone tornò in testa la canzone dei rolling stones, e la canticchiò, dirigendosi in picchiata verso i fratelli.

"Well it goes to Saint Louis, down to Missouri Oklahoma city looks oh so pretty you'll see..."

Il demone vide la macchina senza alcun problema.

<<Aahh... le chevrolet no però...>>

Infastidito il demone comparve appena davanti al vetro dell'automobile.

<<FERMI!!!>>

Dean Winchester, il fratello maggiore, tirò una pedata sul pedale del freno, e la chevy impala del '67 si fermò bruscamente.

<<FIGLIO DI PUTTANA!>>

Urlò lui, con accanto suo fratello minore, Sam, che cercava di tranquillizzarlo.

<<E TU CHI SARESTI?!>>

Urlò l'uomo, usceno di scatto dalla macchina con un pugnale in mano, e durante tutto questo, il fratello minore uscì dalla macchina con molta più calma di quello maggiore, e Crowley stava ancora fluttuando a mezzaria, così decise di posarsi per terra e riporre le ali, evitando di sembrare minaccioso.

<<Calmo ragazzino, non voglio farti niente.>>

<<RAGAZZINO A CHI BRUTTO->>

<<Dean, lascialo parlare...>>

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