𝐂𝐚𝐩𝐢𝐭𝐨𝐥𝐨 9

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Makoto's POV

Dopo la spesa, appena entriamo, comincia a piovere. «Ma, qua sempre piove?» chiedo ridendo. «Si. Quasi mai non c'è sole.» esclama Maki. «Allora cosa facciamo. Per cena?» Sorrido felice mentre vado in cucina. «Non cucino io, ma tu. Se tu sei me, saprai cucinare no?» anuisce appena. «Devo andare nel mio negozio, non posso stare qua. Anzi dovevo stare a casa oggi, ma mi hanno chiamata, perché hanno un problema. Perciò... Dovrei andare la.» mi blocco.
«Dovrò vedere i miei, da sola?» lei mi guarda. «Si. Perché?» mi chiede mentre apre le buste della spesa.

«Ma se non sono te, cosa dovrò rispondere, cosa dovrò dire?» lei sorride appena. «Tranquilla. Allora, sai cosa amano i tuoi?» anuisco appena con la testa. «Perfetto. Tra mezz'ora devono essere qua. Perciò ti devi mettere all'opera. Per dessert, ti consiglio la torta alle mele. Lo adorano.» io guardo senza dire una parola. Maki va in camera sua e si veste. Poi... Realizzo...
«Ho un negozio tutto mio?!» «Ma quale? Dolci o fiori?» chiedo tutta felice. «Dolci. Domani ti porto, intanto, comincia a cucinare.» e così lei va via, e io mi metto a cucinare.

Quando finisco gli ultimi preparativi, sento la porta che si apre facendomi sussultare

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Quando finisco gli ultimi preparativi, sento la porta che si apre facendomi sussultare. «Maki.» mi blocco quando sento la voce di mia madre. «Ah eccoti. Cosa hai preparato di buono?» lei sorride felice, ma dalla mia bocca non esce nemmeno una parola. Solo gli occhi che mi bruciano, il naso mi pizzica, la gola mi fa male, come se una corda mi sta stringendo forte.
«Makoto? Tutto bene?» lei mi accarezza il viso, e mi asciuga le lacrime. Non mi accorgo nemmeno che le lacrime mi stanno scendendo. E senza pensare due volte la abbraccio e piango.
«Maki, cara mia, non ti credevo così sensibile...» lei ride e mi stringe. «Cos'è? Abbraccio di famiglia senza l'uomo  di casa?» mio padre ci abbraccia e in quel momento piango come non mai.
«Cara mia, ma che hai?» mi stacco da lei e mi asciugo le lacrime.
«Nulla, solo che mi mancavi da morire.» esclamo mentre mi asciugo le lacrime. «Strano, non è da te. Non piangi mai. Non. Ci abbracci mai.» sussulto. «Ah?» anuisce. «Passi la giornata nel tuo negozio, e a casa non ci sei mai.» le parole non mi escono.

«Pensiamo dopo dai. Ora mangiamo.» prendo la giacca di mia madre e quello di mio padre e gli porta nella loro camera. «Cosa è successo che hai cucinato? Non fai mai nulla del genere.» «Per una volta volevo cambiare papà. Dai.» «Laviamo le mani e dopo ci sediamo.» loro si allontanano. «Ma che persona strana Maki. Mah. Vabbè, stasera mi godo tutto.» sistemo i piatti, le posate e i bicchieri e dopo rientrano.
«Sedetevi pure.» sorrido e inizio a servire. «Maki, siediti pure. Sei mia figlia, non serve che fai tutto questo.» aggiunge mio padre e si alza e mi prende i piatti dalle mani. «Vi farò io da chef oggi.»
Le lacrime mi scendono ancora. «E di pensare che mi ero abituata senza di voi. Ma ora con voi, e un sogno in cui non vorrei svegliarmi.» «Senza di noi? In che senso?»  i miei mi guardano. E ora??

𝙎𝙖𝙞𝙡𝙤𝙧 𝙈𝙤𝙤𝙣|| 𝙑𝙞𝙖𝙜𝙜𝙞𝙤 𝙣𝙚𝙡 𝙏𝙚𝙢𝙥𝙤||𝑆𝑝𝑒𝑐𝑖𝑎𝑙𝑒 4Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora