Primo bacio

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Mi ero fatta una doccia calda per rilassarmi e avevo preparato la colazione per mio padre che se ne era andato via senza chiedermi un bel niente.
L'outfit consisteva in un jeans di Dolce e Gabbana, in una maglia e delle scarpe dello stesso marchio.
Appena entrai in camera mia, vidi che il mio finto ragazzo stava ancora dormendo e sembrava davvero un angelo sceso in terra da quanto fosse Divino.
Mi avvicinai sedendomi sul letto e gli accarezzai pianissimo una guancia, la barba non faceva male, anzi, era molto soffice e avrei avuto voglia di baciarla.
Scossi velocemente la testa e lo spinsi.
"Devis devi svegliarti, devo andare a scuola" gli dissi guardandolo, lui mugolò.
"Dai, ti prego svegliati, non posso lasciarti qui" esclamai alzandomi dal letto, aprii la finestra e lui ringhiò tappandosi gli occhi.
"Puoi lasciarmi anche qui"
"No, devi andare anche tu a scuola" borbottai infastidita avvicinandomi a lui.
"Non ho voglia, tutti pensano che io sia un traditore di merda" mi dava fastidio che si buttasse giù per delle critiche di Merda.
"Fatti una doccia e poi facciamo una diretta, così spieghiamo che abbiamo dormito insieme e diciamo che abbiamo una sorpresa per tutti" gli dissi spingendolo di nuovo ma lui scosse la testa e così mi alterai di più con lui.
"Devis smettila e alzati da questo letto" esclamai arrabbiata spingendolo, lui scosse di nuovo la testa mordendosi il labbro inferiore e così mi alzai velocemente dal letto e presi una bottiglia di acqua.
"Alzati da questo letto, sennò ti butto l'acqua addosso." Non mi importava se avessi bagnato il letto, non doveva fare la vittima e doveva andare avanti.
"Non ne hai il coraggio" tolsi il tappo e gli versai tutta l'acqua addosso facendolo urlicchiare come un bambino, si alzò
"Non me lo sarei mai aspettato, lo ammetto" esclamò ancora sorpreso passandosi una mano tra i capelli.
Ora vai a farti una doccia. Veloce." Gli dissi andando verso la porta, lui mi strinse da dietro e mi sussurrò all'orecchio:
"Vieni con me?"
"Sto cazzo. Vado a prepararti la colazione  e muoviti." Risposi staccandomi e andai in cucina velocemente.

Presi il telefono e chiamai John, che però non mi rispose e così cominciai a preparare la colazione per Devis e me.
Preparai i pancake e appena il mio telefono squillò lo presi velocemente.
"John, ieri sera Devis é venuto da me. Puoi mandarmi dei vestiti?"
"Certo, te li faccio portare da qualcuno."
Lo ringraziai e misi tutto sul tavolo.
"Che vestiti mi metto!!?" Urlò Devis dal bagno, non avevo ancora i vestiti e non avevo nessun vestito da dargli.
"Ho chiamato John, ti porta dei vestiti!"
"Oh okay, grazie bellezza" esclamò confuso, facendomi ridere e cominciai a preparare il caffè.
"Mettiti l'accappatoio per scendere"
"Ci sto provando ma è piccolo!" Non avevo dubbi che fosse piccolo ma speravo davvero in un miracolo.
"Allora avvolgiti un asciugamano intorno al corpo" risposi roteando gli occhi
"Così vedi i miei muscoli fantastici?!"
"Non sei così fantastico!" Mentii, era davvero un bellissimo ragazzo.
Sentii Devis entrare in cucina ma non mi girai, così in due secondi le sue mani si posarono sui miei fianchi e il profumo di fragola del mio bagnoschiuma mi invase le narici facendomi quasi gemere.
"Ehi bellezza" sussurrò al mio orecchio, mentre mi strinse a se da dietro, cercai di togliermelo di dosso ma lui non si mosse.
"Stai buona che sennò mi eccito" sgranai gli occhi cercando di toglierlo di nuovo, lui rise stringendomi forte forte ma molto dolcemente e così roteai gli occhi.
"Sei davvero un maiale egocentrico" mi diede un bacio sulla guancia accarezzandomi lo stomaco, non volevo rilassarmi tra le sue braccia ma faceva dei grattini stupendi e mi piaceva moltissimo ma non potevo stare con lui quindi mi staccai velocemente da lui e mi schiarii la voce facendolo ridere e si mise seduto.
"Questi pancake sono buonissimi" esclamò mangiando velocemente.
"Grazie mille" risposi mangiando non guardandolo nemmeno negli occhi.
Lo sentii sospirare e versarsi qualcosa nel bicchiere e rimase zitto.
"Ti devo ringraziare" mi disse dolcemente.
"Per cosa?" Chiesi guardandolo, aveva un corpo perfetto, sembrava davvero un Dio.
"Beh mi hai aiutato mentre ero ubriaco" mi disse sbadigliando, annuii mordendomi il labbro inferiore mangiando un pancake.
Non avevo molta voglia di parlare con lui.
"Ero molto ubriaco... ma ricordo che quel ragazzo ha detto che eri in pericolo" sgranai gli occhi velocemente cercando qualche scusa, non sapevo cosa dire.
"Cosa? No no figurati se fossi in pericolo"
"E perché diavolo lo ha detto?" Chiese prendendomi una mano, che tolsi subito.
"Così, stai tranquillo. Mangia." Ordinai, ma lui non mollò la presa e scosse la testa.
"Nieves se sei in pericolo basta che me lo dici e faremo qualcosa insieme" sospirai.
"Non sono in pericolo, pensiamo a te ora. Appena arrivano i vestiti facciamo la diretta" lui annuì mangiando, ma poi posai le mani sul tavolo ed e risposi:
"No, facciamola ora" avrebbero pensato che avessimo dormito insieme ed era meglio per tutta quella situazione.
"Sono con un asciugamano intorno al corpo" esclamò ridendo.
"Ti vedono sempre in boxer" borbottai, lui rise annuendo e si leccò il labbro inferiore.
"E alle ragazze piace molto, fanno screen e mi mandano sempre qualcosa di loro ma non ricambio mai, sai è difficile eh"rispose ridendo, roteai gli occhi mangiando velocemente.

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