Non ci ameremo mai

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Axel era diventato molto importante nella mia vita, eravamo diventati buoni amici anche se avevo una cotta per lui ma non potevo dire niente perché sapevo che non avrei mai potuto stare con lui.
Stavo insieme a Devis da un anno, non ci eravamo mai baciati, nella serie tv avevano tolto quelle scene ed ero contenta che lo avessero fatto.
Parlavamo solo se fossimo obbligati, ci abbracciavamo solo se ci vedevano.
Stare insieme a lui non era così bello come credeva la gente, ma forse era perché non mi amava e quindi non mi trattava come una persona alla quale potesse tenere.
Per il mio compleanno mi aveva regalato un mazzo di rose, una collana ed un peluche che mi avevano fatta sorridere anche se era stato John a dirglielo.
Stavo aspettando Devis da quasi un'ora.
Stava facendo saltare tutta la scaletta.
Presi il cellulare e cominciai la diretta.
"Ciao ragazzi, sto ancora aspettando Devis. Mi fa impazzire e se non lo amassi così tanto lo avrei picchiato" esclamai ridendo e lessi i commenti, salutai tutti quelli che potevo e risposi a qualche domanda, poi sentii il motore della moto e alzai lo sguardo dal telefono.
"Tesoro! Sei arrivato!" Girai il telefono.
Lui si tolse il casco e venne verso di me e mi sorrise, mi attirò a se stesso.
Aveva messo su un sacco di muscoli.
Ere più figo, dovevo ammetterlo.
La camicia bianca gli stava da Dio.
"Ciao bellezza, mi scuso per il ritardo"
Ridacchiai guardando il telefono e feci un tenero broncio, mi mordicchiai il labbro inferiore e poi sussurrai:
"Lo perdono?" Devis rise stringendomi.
-SI!-
-COME SI FA A NON PERDONARLO?!-
-SIETE BELLISSIMI-
"Per farmi perdonare posso baciarla"
-SI! BACIATEVI VI PREGO!-
-SIETE UNA MERAVIGLIA-
Ridacchiai nervosa e scossi la testa.
Gli diedi un bacio sulla guancia, gli accarezzai i capelli scuotendo la testa.
"Ti perdono ti perdono e poi se mi dai un bacio davanti a tutta questa gente, dovremmo vietarlo ai minori di diciotto" scherzai, mi fece l'occhiolino e salutammo tutti e appena staccai lo spinsi guardandolo malissimo facendolo ridere.
"Andiamo che è tardi"
"Oh davvero? Ma non dirmi." Lui roteò gli occhi, mi diede un casco e salii, mi strinsi a lui e cominciò a guidare velocissimo.

Arrivammo davanti al ristorante e appena scesi mi tolsi il casco aggiustandomi i capelli, Devis mi guardò.
"Dobbiamo farci delle foto, da pubblicare"
Mi disse, annuii mettendomi il casco.
"Scendi" lui lo fece, mi strinse a se, i caschi erano appiccicati, scattò la foto e la pubblicò con la didascalia:
-Con te, per sempre.-
Mi tolsi il casco e andai verso la porta.
"Tu non pubblichi niente tesoro?!" Mi prese in giro ridendo, non risposi.

Appena ci mettemmo seduti chiusi gli occhi massaggiandomi le tempie.
"Che succede?" Chiese sbadigliando.
"Oh tranquillo, non voglio disturbarti con le mie paranoie" lui alzò le spalle e venne la cameriera che guardò malizioso.
Gli tirai un calcio negli stinchi facendolo mugolare dal dolore, la cameriera sorrise.
"Cosa vi porto?"
"Per me una bistecca e delle patate"
"Per me delle lasagne e una bottiglia di acqua"

La cameriera se ne andò via, Devis le guardò il sedere, gli tirai un altro calcio.
"Smettila di fare lo Stronzo" sibilai, scosse la testa divertito e mi guardò male.
"Non sto facendo lo Stronzo e smettila di tirarmi i calci, mi fai malissimo"
"Si, stai guardando quella cameriera come se fosse un bocconcino di carne" lui rise e prese il suo telefono.
Appena gli ordini arrivarono, la ringraziammo e cominciammo a mangiare in silenzio, non era possibile... il ragazzo strano era a due tavoli di distanza.
Non aveva mai smesso di seguirmi.
"Che succede?"' domandò curioso, deglutii scuotendo la testa sospirando.
"È una bella ragazza quella cameriera"
"Dovresti avere occhi solo per me"
"Nieves, stiamo insieme da un anno e sei ancora gelosa? E dai, lo sai che ho occhi solo per te topolina mia" scherzò ridendo.
"Smettila Devis, perché non fai il serio? Hai diciassette anni" risposi infastidita.
Lui rise mangiando e bevve un sorso di acqua e appena finimmo ci alzammo.
Devis fece l'occhiolino alla cameriera e così lo presi per mano e lo portai con me velocemente prendendolo per mano.
"Sei stupido?! Potresti provarci con altre mille ragazze! Tanto so che te le trombi!Ma fare così?! Davanti ai paparazzi?!"
"Nieves, non urlare" mi tappò la bocca con una mano guardandosi intorno, gliela tolsi guardandolo negli occhi.
"Non urlare? Io non voglio perdere la dignità perché ho un fidanzato di Merda"
"Dignità? Che parolona, ascoltami. Noi non ci amiamo e non ci ameremo mai, giusto? È ciò che ripeti sempre, posso provarci con chi voglio e lo sai, come fai tu" scoppiai a ridere nervosa e dissi:
"No, non ci ameremo mai. Mi fai schifo.
Però mi devi sopportare, il contratto dice cinque anni ed è passato solo un anno."

Entrammo in auto, l'avevano mandata perché Devis non aveva voglia di guidare la sua moto.
Dovevo pubblicare una foto, così sbuffai.
Gli stampai un bacio sulla guancia e scattai la foto, poi mi staccai e la pubblicai.
-Sei mio, solo mio.-
"Bella frase" mi disse facendomi l'occhiolino, gli feci il dito medio.
La limousine frenò di scatto e volai verso il finestrino che si frantumò in mille pezzi.
"Nieves!" Urlò Devis attirandomi a se e coprendomi con il suo corpo.

Angolo Autrice:
Ehilà! Come state? Come stanno procedendo le vacanze? Spero che questo capitolo vi sia piaciuto! Cosa ne pensate per adesso dei personaggi?

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