nuova isola quando ?

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La nave era enorme. Tutte le camere erano inimmaginabili. C'era di tutto su quella nave era incredibile. A visitarla dall'interno pareva ancora più grande che dall'esterno, e pensare che meno di 10 persone ci vivessero era incredibile. Ma comunque parliamo di una nave pirata i cui membri sono straordinari.  Non parlo di carattere o aspetto. Ma delle loro azioni e fama.

Continuo a guardare ovunque. E' incredibile.  Volevo continuare ed esporare di più ma qualcuno era sveglio e girava. Avevo visto la sua ombra. Era massiccia, la figura di un uomo.
Meglio tornare in stanza facendo finta di niente.

A passo veloce ho iniziato ad allontanarmi il più possibile finché non mi hanno fermata.

X: "Ferma". Mi immobilizzai. La voce, il portamento, l'energia sprigionata, era Rononoa Zoro il cacciatore di taglie.

T/n: "Si?" Parlo con voce sicura. Nonostante l'intimidazione che vorrebbe avere su di me. Posso essergli superiore, so resistere.

Zoro: "Cosa ci fai qui?"

T/n: "Cammino. Stavo tornando nella stanza".

Zoro: "Perché eri uscita? Vuoi qualcosa?"

T/n: "Ho fatto una doccia, la stanchezza non mi aveva ancora preso quindi sono uscita".

Zoro: "Ok".

T/n: "Quindi?"

Zoro: "Quindi cosa?"

T/n: "Perché sei accorso qui".

Zoro: "Avevo visto del sangue uscire dal retro della nave. Da quel che so è collegato al bagno di Nami".

T/n: "Bene, buono a sapersi ora posso andare a dormire?".

Zoro: "Si"

Mentre torno in stanza sento che mi fissa. Sembra volermi cacciare con lo sguardo.
Era un cacciatore che guardava la sua preda andare via.
Non ci faccio caso e torno in camera ma ripenso a quello dettomi.  Aveva visto del sangue. Se quello che diceva sul fatto che usciva da quel bagno era vero. Voleva dire che era sangue mio.

L'acqua bollente ha ri aperto una ferita di qualche giorno fa che credevo già chiusa. 
Una scheggia di un proiettile era rimasta all'interno del braccio destro, incarnandosi.

Fortunatamente anche se dentro da giorni non si era mossa troppo rimanendo abbastanza in superficie.

Non ho idea di come ho fatto a non accorgermene prima.

Delicatamente l'ho estratto.  Non avevo ne i giusti strumenti ne ero un dottore. In aggiunta non ero mancina.
Il dolore mentre lo toglievo era impensabile. Avrei voluto chiedere aiuto ad un esperto, tipo il medico di questa ciurma, Chopper.  Ma sapevo cosa comportava chiedere aiuto. 
Tolsi la maglia per restare in top e mi stesi sul letto aspettando il giorno che non tardo ad arrivare.

È l'alba, devo vederla ogni giorno. È bellissima, sarebbe uno spreco non vederla.  Oggi stranamente sarei rimasta più a lungo a letto purché il corpo fosse ancora stanco e nonostante le nulle ore di sonno ho riposato tantissimo.
Credo che Nami in questa stanza si faccia delle belle lunghe dormite.
All'interno c'è quite e serenità. Tutti i possibili rumori esterni erano impercettibili. Parliamo comunque di una nave di medie grandi dimensioni. Chi l'ha costruita sapeva quello che faceva.
Penso poi a vestirmi sentendo un leggero freddo percorrermi la schiena.

Nonostante tutto l'accaduto da qui a pochi giorni fa mi è andata bene. Con me ho ancora la borsa. È abbastanza importante questa. Era il tesoro di un qualche re di cui la marina si era impossessata che avevo poi preso a loro.
Nonostante l'aspetto esteriore, che era quello di un semplice marsupio in pelle nera. Questa poteva contenere 30 volte il suo spazio originale.

Presi dei vestiti e mi cambiai. Una maglia grigio scura con il collo a V e maniche lunghe assieme a dei pantaloni larghi neri poi uscì ed andai sul pontile.

Il sole era alle prime luci, sulla nave non c'era suono. Tutti dormivano ancora.
I raggi scaldavano il mio corpo ancora freddo ed addormentato. Non si vedevano isole o navi in lontananza. Oggi sarebbe stata una giornata di sola navigazione.

Dopo qualche ora si iniziò a movimentare la nave. Poi una voce chiamò tutti per la colazione.

X: "NAMI-SWAN! ROBIN-CWAN VI PORTO LA COLAZIONE IN CAMERA!?"
Le due erano già uscite dalla stanza.

Robin: "No grazie Sanji".
Nami corse da me.

Nami: "T/n dai vieni!"

T/n: "Io? no grazie non ho molta fame".

Nami: "Vieni comunque il nostro cuoco anche se inutile. Una cosa che sa fare è cucinare. Ti farà venire fame".  Senza controbatter mi alzai e la seguì.

Il cuoco di cappello di paglia. L'ultima volta che ho visto la sua taglia al posto della foto c'era un orrendo disegno.
Negli ultimi tempi sono riuscita a tenere meno conto dei giornali con le nuove taglie e delle ultime notizie. Dovrei aggiornarmi.

Mente pensavo a queste banalità eravamo nella sala da pranzo.
Era semplice e spaziosa. Al centro della stanza c'era un lungo tavolo, lo stesso di ieri sera. Cosa che non avevo notato era la porta in fondo che sembrasse portare alla cucina.

Nami: "T/n Siediti prima che arrivi Luffy te lo consiglio".

X: "NAMI-SWAN ERA LA TUA ANGELICA VOCE QUESTA ARRIVO DA TE!"
"Oh, un'altra donzella!!" Accorse da me e si inginocchiò.
X: "Quale è il suo nome mio usignolo? Mi vorrebbe sposare?".

Tesoro nascosto  (sanji x reader)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora