7. Riunione di famiglia

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Sapeva ascoltare, e sapeva leggere.
Non i libri, quelli son buoni tutti,
sapeva leggere la gente.
Alessandro Baricco

Coco
1 Maggio '22

«Non trovate emozionante essere di nuovo tutti riuniti?» Agnes spalancò le braccia, un sorriso a trentadue denti le sporcò il viso.

Calò il silenzio ed ognuno dei presenti abbassò lo sguardo o lo appicciò ad uno dei muri ricoperti da carte francesi.

Agnes abbassò lentamente le mani e sbuffò.
«Che entusiasmo»

La luce fioca del lampadario illuminava bene il volto di Lysander e i suoi occhi acquamarina; sedeva scomposto, con una mano a sorreggergli il mento e i ciuffi blu che gli ricadevano sul viso. Mi fissò attentamente, provai ad accennare un sorriso tirato ma voltò lo sguardo e gli angoli della mia bocca si piantarono violentemente verso il basso.
Ma vaffanculo.

Agnes mi indicò la mia sedia: era alla sinistra di una ragazza dai capelli quasi bianchi, corti sulle spalle e con una folta frangetta sul viso. Brianna? Bridgette? Bellamy?
Poi mi voltai verso la destra della sedia: una figura alta e possente mi dava le spalle, una chiama bionda e ribelle mi inaspriva lo sguardo. Mentre gli passavo accanto, trattenni il respiro. Non volevo sentire altro Tom Ford per quella giornata.
Mi feci piccola mentre tiravo la sedia in velluto verde verso di me e mi sedevo, cercando bene di fissare un punto dritto e parallelo ai due che avevo affianco. Si poteva essere più in imbarazzo di così?
Ingoiai a vuoto.

Agnes prese la parola: era l'unica ancora in piedi. Si voltò verso una parete e tirò giù, da un cerchiello in plastica, una grande lavagna magnetica, ricoperta da fotografie, documenti, scartoffie, scritture rosse con punti di domanda o cerchiate, lunghe frecce che collegavano cose.

Mi salirono gli acidi gastrici fino alla gola quando vidi una mia foto appesa sul lato destro. Era la foto della patente, come diavolo facevano ad averla?
Mi strinsi ai manici della sedia.

«Per prima cosa, chiariamo il motivo per cui siete qui, immagino alcuni lo sappiano, altri per metà» mi fissò con le pupille verdi scintillanti, in maniera grave. Una leggera scossa di ansia si insinuò in me. Agnes afferrò una bacchetta, la allungò e la puntò in alto: torreggiavano sei fotografie.

Agnes Sutton, Richard Douglas, Paula De La Rosa, Martin Sinclair, Benedict Rambouillet, Donna Prescott.

«Questi sono i vostri genitori»

«Dimmi qualcosa che non so» parlò acida una voce al mio fianco. Non mi voltai, ma mi sentii pizzicare il profilo da un paio di occhi presuntuosi.

Ma Agnes lo fissò come se non l'avesse appena presa in giro, piuttosto con gli occhi sognanti si portò le mani congiunte al volto, «Mi mancava l'acidità dei De La rosa» mormorò, per poi tornare a puntare la bacchetta che fece un suono metallico fastidioso a contatto con la lavagna.

«Dunque, i vostri genitori fanno parte del Primo Ordine - o Distretto superiore. Richard Douglas è l'erede dei Douglas, i fondatori di un'associazione criminale nata nel Bloodstone Heights nel 1956 per salvare il quartiere malfamato da fame, morte e scarsa cura sanitaria. Il che poi si è espanso a qualcosa di più grande. C'è un prima e un dopo Richard Douglas, é così che scandiamo il tempo. Nel 1986 fonda il Distretto G.O., gli da un nome, uno scopo, un posto in cui rifugiarsi e un capo su cui contare»

Ci fissa intensamente negli occhi a turni, come a farci capire la solennità di quello che sta dicendo. Ha gli occhi lucidi? Mi mossi sulla sedia, a disagio. Mille spilli mi puntellarono il cuore.

DEAR ENEMY - Amore, crimini e altri motivi per cui dovrei lasciare il paeseDove le storie prendono vita. Scoprilo ora