*Mattew pov*
Non capisco se è diventata improvvisamente scema o se è ancora sotto shock per il rapimento, ma fatto sta che ormai sono 2 minuti che è ferma al portone che mi fissa. Decido alla fine di avvicinarmi io per primo e quando apro la porta di vetro non riesco a non chiederle se si sente bene. Lei annuisce ma rimane zitta, l'unica cosa che continua a fare è squadrarmi dalla testa ai piedi. Forse ho capito...
"Cos'è, ti piace quello che vedi?" dico in tono molto divertito. Ci mette circa mezzo secondo prima di mandarmi al diavolo e diventare tutta rossa come un peperone. Ancora non mi spiego come questa ragazza possa passare dall'essere la più sfacciata all'essere la più timida per così poco. È come quando le faccio un complimento, si imbarazza anche per la cosa più stupida.
Ma soprattutto non mi spiego come faccia ad essere così bella in tutte le situazioni. Cazzo, è sexy anche in pigiama. I capelli ricci che le cadono sulle spalle, gli occhi così profondi. Anche in tenuta casual, come questa sera, mi fa impazzire. Ogni volta che la vedo la mia mente arriva a fantasie che sicuramente la farebbero arrossire. E non solo spero...
Da come mi sta guardando mi rendo conto che ora sono io quello con lo sguardo da pesce lesso, infatti poco dopo si mette a ridere e mi sorpassa. "Mi vuoi dire dove mi porti sta sera?" mi chiede mentre si siede sul posto del passeggero. Ho provato ad aprirle la porta, ma con la sua solita delicatezza ha rifiutato il mio gesto così gentile. "Visto che ho immaginato fossi ancora stanca e soprattutto abbiamo bisogno di privacy per parlare, ti ho preparato una sorpresa nel mio appartamento" cerco di spiegarle. Non mi risponde, non capisco se è rimasta delusa o sono io che sto fraintendendo, ma decido di partire e non farci troppo caso. Tanto so che rimarrà comunque sorpresa una volta arrivati.
Ci mettiamo circa 20 minuti ad arrivare e lei per tutto il viaggio in macchina continua a guardare fuori dal finestrino. Ha lo sguardo abbastanza perso e non dice neanche una parola. Perché ogni tanto mi sembra così difficile da capire questa ragazza?
Per fortuna però il suo sguardo cambia appena apre la porta del mio attico. Ho passato tutto il pomeriggio a cucinare e a sistemare il salone per riuscire ad ottenere un ambiente il più romantico possibile. Per lo più a vederla ora, con tutte queste candele e fiori non sembra neanche casa mia.
Rimane in piedi davanti alla porta, con gli occhi che brillano per qualche secondo, poi finalmente si gira verso di me e mi abbraccia. "Grazie, quando mi hai parlato del tuo appartamento pensavo volessi solamente portarmi a letto" mi sussurra in un orecchio. Non che non ci avessi pensato eh, però primo, non sono così stronzo e secondo abbiamo altre priorità sta sera.
"Tranquilla, se avessi voluto solamente scopare non ti avrei mai portata nel mio appartamento" ammetto. Ed effettivamente è vero, è la prima ragazza che entra in casa mia, di solito sono io ad andare da loro. Se non è una persona che reputo almeno un po' importante non mi piace che occupi i miei spazi privati. Le stampo un bacio e subito dopo la accompagno al centro della sala, dove ho messo un piccolo tavolino rotondo, tutto apparecchiato, per mangiare il più vicini possibile. Il tavolone in sala da pranzo non mi sembrava il caso, anche perché avrei dovuto urlare per farmi sentire.
Quando le sposto la sedia per aiutarla a sedersi questa volta non controbatte, e menomale. Almeno un gesto galante sono riuscito a portarmelo a casa. Poco dopo la mia governante inizia a portare tutto il cibo in tavola e devo dire che dalle espressioni che fa Abigale sembra veramente soddisfatta dalla mia cucina.
"Allora, mi vuoi spiegare da dove vengono tutti quei soldi? Anche perché vista casa tua ho quasi paura tu possa essere un narcotrafficante o un mafioso" mi dice con ancora un boccone in bocca. "Tranquilla, nulla di tutto ciò" rispondo con un sorriso. Dopo qualche secondo riprendo fiato e finalmente mi decido a parlare. "Non sono ne un trafficante, ne tanto meno un mafioso, solamente che non ti ho raccontato proprio la verità sulla mia vita. Non vengo da un piccolo paesino del Michigan, o meglio, non ho vissuto lì per 18 anni. Sono nato e cresciuto in quel paesino solo per i primi 6, poi quando è morto mio padre, mia mamma ha deciso di fare le valige e trasferirsi nella grande mela. Proprio lì, dopo qualche anno di difficoltà ha conosciuto il mio patrigno e tutt'ora sono sposati. Ah sì e lui è un grande proprietario di un'azienda, quindi i soldi non gli mancano" dico tutto d'un fiato.
Lei rimane per qualche secondo fissa a guardarmi, sembra quasi non crederci. Ma poco dopo le passa e torna a magiare in tranquillità, senza dirmi nulla. "Non hai domande?" le chiedo io alla fine. "In realtà una sola. Perché non dirmelo prima?" mi chiede fissandomi negl'occhi. Mi incute quasi timore quando mi guarda in questo modo, sono sincero.
"Ti ricordi quell'unica ragazza della quale ti ho parlato? Ecco è proprio colpa sua se ora mi comporto così. È stata con me per anni solo e solamente per i miei soldi e appena ha potuto trovarne uno più ricco di me è sparita senza più farsi viva. Il problema è che io ero troppo innamorato di lei per accorgermi che mi usava e quando è andata via io sono stato male per molto tempo. Anche per questo non mi è più interessato avere relazioni, non volevo rischiare di essere usato nuovamente."
Quando finisco di raccontare e alzo lo sguardo mi rendo conto che Abigale mi sta guardando proprio male, anche se non ne capisco il motivo. "Benissimo, se pensi che io sia quel genere di persona, vuol dire che di me non hai capito proprio niente. Non mi interessa dei soldi e avresti dovuto capirlo dal primo momento, anche perché se no sarei rimasta a farmi cornificare da Mike non credi?" mi dice in maniera abbastanza gelida.
Non mi da neanche il tempo di replicare che si alza, prende il giubbotto e esce dalla porta. Ma cos'è che ha che non va questa ragazza??
Spazio scrittrice
ciaoo, spero che la storia stia piacendo e mi piacerebbe molto magari avere qualche feedback, in modo tale da capire cosa ne pensate anche voi che leggete. fatemi sapere se vi va, grazie :)
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I tuoi occhi nei miei
RomanceSento la stanza che gira attorno a me, non mi reggono le gambe. Una marea di corpi sudati continua a sbattermi contro e io per poco non finisco a terra. Vedo uno spiraglio di luce e mi ci tuffo. Riesco finalmente ad allontanarmi dalla folla danzante...