Capitolo 10

34 4 0
                                    

Decido di ricompormi e prendere coraggio. Saluto di nuovo Ryan e lo rassicuro dicendoli che si tratta solo di un amico che non mi aspettavo di vedere qui e lui decide di darmi retta. Cammino nella sua direzione e proprio quando mi trovo davanti a lui mi sposto e mi dirigo verso lo sportello del guidatore. "Non sembrava volere solo un abbraccio lui, lo sai vero?" dice Mattew mentre cerco in borsa le chiavi della macchina. "Mi sa che tu hai il brutto vizio di vedere della malizia in tutti" rispondo seccata. "Ma poi posso sapere cosa ci fai tu qui? Cos'è hai iniziato a seguirmi adesso? " continuo, questa volta però guardando nella sua direzione.

"No in realtà abito proprio qui sopra e quando sono uscito sul balcone a fumare ho riconosciuto la macchina" mi dice sorridendo. "Beh si mi sembra un ragionamento giusto, d'altronde meglio aspettarmi appoggiato alla mia macchina come un maniaco piuttosto che mandare un messaggio come fanno tutte le persone normali". Questa volta sorrido anche io. Mi viene veramente difficile non farlo quando c'è lui.

Quando finalmente riesco ad aprire la macchina salgo e con mia grande sorpresa lo fa anche lui. "Quindi dove andiamo di bello?" chiede con un sorriso a 32 denti. "Io vado a casa mia, tu non lo so". "Beh allora vorrà dire che ci verrò anche io". Mi metto a ridere pensando scherzasse, ma poco dopo mi rassegno all'idea che tanto non sarebbe sceso, quindi accendo la macchina e parto. Per i primi 10 minuti stiamo in silenzio, ma quando per sbaglio rischio di investire un ciclista inizia a commentare il mio modo di guidare e ovviamente dalla sua bocca non escono complimenti, anzi.

"Penso di non aver mai visto nessuno guidare male come fai tu" dice in tono serio, sembra quasi un rimprovero. "Ascolta ciccio, non sono io che guido male, siete voi americani che siete impediti in macchina, sembra che la patente ve la regalano". "Si ma almeno noi non investiamo i ciclisti" mi dice ridendo. "è lui che è sbucato fuori dal nulla, che colpa ne ho io se questo neanche guarda dove va". So anche io che sto mentendo, ma non voglio dargliela vinta. Chiunque potrebbe dire che guido male, proprio per questo di solito mi faccio scorrazzare in giro dagli altri. Io sono la passeggera perfetta, sono sprecata alla guida.

5 minuti dopo, quando rischio l'ennesimo incidente con un'altra macchina alla fine decidiamo di fare cambio posto. A detta sua aveva paura di morire troppo giovane, ma a me sembra solamente troppo esagerato. Per smorzare il silenzio che si è creato di nuovo accendo la musica, che in realtà però dura poco, infatti Mattew non lascia finire neanche la prima canzone che spegne la radio. "Ma che problemi hai oggi? Sembra che non ti vada bene niente" sbotto subito dopo. "Per quanto la tua musica non mi piaccia, non è per questo che ho spento, volevo farti delle domande" mi dice lui in tono molto più calmo. Rimango zitta a guardarlo per qualche secondo e da questo lui capisce di poter fare tutte le domande che vuole.

"Chi era quel ragazzo?", "Uno dei ragazzi che esce con Mike, lo conosco da oltre un anno, perché? ". Dopo la mia risposta sembra essere ancora più dubbioso di prima, sembra quasi geloso. "Ascolta, qui le domande le faccio io, e come mai ha voluto vederti?". "Mattew te lo ripeto, siamo amici da oltre un anno e mi ha chiesto se avevo voglia di berci un caffè insieme, tutto qui" gli rispondo, questa volta in tono più calmo, quasi da rassicurarlo. "E lui ti piace?" chiede, questa volta ancora più titubante rispetto alla domanda precedente, come se avesse paura della risposta. "Ma allora sei geloso?" dico ridendo come una matta e questo è bastato per stoppare il suo inutile interrogatorio.

Rimane in silenzio per tutto il resto del viaggio mentre io canto a squarciagola ogni canzone che passa alla radio. Lo vedo che ogni tanto si gira a guardarmi e questa volta senza più quell'aria perplessa. In realtà vorrei tanto sapere cosa farà una volta arrivati, non penso salga veramente su in casa.

E invece come al solito mi sbagliavo. Appena parcheggia la macchina si dirige direttamente verso il portone e citofona addirittura. Menomale che faccio in tempo ad arrivare prima che Rachel risponda, così almeno ci parlo io al citofono, anche perché conoscendola avrebbe pensato fosse un maniaco e non avrebbe mai aperto. Appena apre inizio a correre su per le scale, così almeno da arrivare prima di lui e poter spiegare a Rachel il motivo della sua presenza, ma inutile dire che mi ha raggiunto subito, anzi, mi ha persino sorpassata. Quantomeno ha la decenza di aspettarmi e di lasciar entrare prima me, ma quando provo a chiudermi la porta alle spalle lui mette il piede tra lo stipite e la porta.

"Allora come è andata? Ci hai limonato?" chiede Rachel tutta felice mentre esce dalla sua stanza. "Ehm no" rispondo subito, con gli occhi sbarrati e devo dire che la sua espressione cambia notevolmente quando si accorge della presenza di Mattew. "Oh scusa, non sapevo avessimo visite, magari la prossima vola puoi avvisarmi prima che faccia una figura di merda" dice ridendo subito dopo. Menomale che Rach non è una ragazza permalosa e soprattutto Mattew si comporta come se non avesse sentito niente, ma so che non è così. Non sapendo cosa fare decidiamo allora di guardarci un film tutti e tre insieme, ovviamente dopo le battutine di entrambi su come di solito vedere un film insieme sia una scusa per fare altro, ma direi che questo non è proprio il caso.

Non è colpa mia ma i film mi mettono un sacco di sonnolenza, non a caso non vado mai al cinema. Quando mi sveglio però è già molto buio e sono sola sul divano. Vado a controllare Rach e anche lei sta dormendo, certo che poteva portare anche me in camera. Inizio a cercare il cellulare ma non lo trovo, allora scendo a controllare se è in macchina e come pensavo è proprio lì. Mi fermo un secondo in cortile per controllare se avevo messaggi, ma non faccio in tempo ad accenderlo che sento un rumore venire dal giardino del condominio. Mi giro nella direzione del rumore e ho subito la sensazione di essere osservata. Rimango li ferma a fissare il vuoto, nella speranza di intravedere qualcosa, ma nulla e allora, come ogni persona normale in questa situazione mi spavento non poco e decido subito di correre su in casa.

Quando finalmente arrivo in casa chiudo la porta a chiave e mi siedo sul divano con ancora il fiatone. Rimango una decina di minuti a pensare a cosa potesse essere e finisco per convincermi che sono una cagasotto e che probabilmente era solo qualche animale che si muoveva tra le foglie.

Prendo il telefono per distrarmi un po' e la prima cosa che vedo sono delle notifiche di Instagram e dei messaggi di Ryan, che voleva sapere com'era finita la mia giornata e voleva riproporre un'uscita. Gli rispondo frettolosamente e gli dico che mi farebbe veramente piacere rivederlo, magari questa volta in un posto un po' più vicino a casa. Quando invece apro Instagram rimango più sorpresa. Vedo un messaggio di Mattew: "Bello vedere i film con te" e subito dopo una foto. La apro e ci sono io che dormo sulla sua spalla con la bocca semiaperta. Non so perché, ma mi si addolcisce il cuore a vedere questa foto, così decido di salvarla.

Ovviamente addormentarmi non è stata proprio la cosa migliore, anche perché ora è l'1:30 quasi e io non ho assolutamente sonno. Rimango per un po' sdraiata nel letto, nella speranza di riaddormentarmi, ma quando capisco che questo non succederà mi alzo e vado a lavarmi. Almeno se devo restare sveglia voglio rendere questa nottata produttiva. Finita la doccia inizio a pulire anche tutto il resto della casa, poi cucino e infine studio. Riesco anche ad profittare dell'orario per chiamare i miei genitori, che è da qualche giorno che non li sento. Come se non bastasse il fatto che non riesco a dormire insospettisce mia mamma, che inizia a tartassarmi di domande per capire se c'è qualcosa che non va, sembra che oggi si sono svegliati tutti detective. Quando finalmente riesco a convincerla che è tutto apposto sono già le 6:30, quindi distrutta, mi ributto a letto e per quanto anche questa sia una pessima idea mi riaddormento.

Mi trovo in giardino, da una parte vedo Mattew che mi saluta e dall'altra invece c'è solo il buio. Piano piano però nell'oscurità vedo qualcosa muoversi e sento il rumore di passi che vengono verso di me. Sono bloccata, non riesco a staccare i piedi da terra e inizio ad urlare nella direzione di Mattew. Gli chiedo aiuto, ma più io urlo, più sembra che lui non riesca a sentimi. Quando mi rigiro per controllare la figura misteriosa vedo però che si è avvicinata un sacco a me e mi sembra quasi di riconoscerla. Mi inizia a salutare anche lei e quando ricambio inizia a correre nella mia direzione.

Mi sveglio di soprassalto urlando e tutta sudata. Devo proprio smetterla di mangiare cazzate prima di andare a letto...

I tuoi occhi nei mieiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora