KILL THE DJ /Jeongchan/

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Un piccolo Jeongin sorridente stava riposando seduto sul muretto davanti all'entrata della scuola, tra una decina di minuti sarebbe suonata la campanella e stava aspettando Seungmin, stranamente in ritardo quel giorno, ma che fosse un problema alla fine era troppo immerso nella musica che usciva dalle sue cuffie.

Osservava il viavai di zombie stanchi e con gli occhi socchiusi per il sonno, neanche lui era messo molto meglio, desiderava ancora di trovarsi nelle sue comode lenzuola con gli occhietti chiusi a sognare chissà cosa.

"Ehi"

Una voce improvvisa interruppe il suo fiume di pensieri e si ritrovò senza cuffie, tolte di scatto dalla furia della ragazza.
Davanti a lui c'era la coordinatrice del comitato, nonostante la poca simpatica nei suoi confronti si forzò a sorridere:
Chi diavolo si comportava così?

"Come sta andando?" gli chiese subito osservandosi intorno.

"Dai bene, sono stanco in questi giorni, ma non.."

"No, intendo con il DJ"

Jeongin si sentì quasi disprezzato in quel momento nel sentire il suo interesse solo a quel DJ, alla fine era anche per quello che ne stava uscendo pazzo stava iniziando ad avere il terrore di deluderli.

"Bang Chan?" domandò tranquillo come se non fosse appena stato ferito. "Tutto ok, ancora non l'ho convinto, ma sono convinto che ci riuscirò"

La reazione che ebbe la ragazza fu decisamente inaspettata.
Si avvicinò a lui non in modo carino o gentile, ma aveva uno sguardo seccato e arrabbiato, Jeongin stette fermo nella sua posizione, curioso comunque di capire cosa diavolo stesse succedendo.

"Senti tesorino, hai un solo compito, o convinci quel ragazzo, o lo convinci" disse dura. "Non accetterò un no"

Dopo quelle semplici parole la ragazza andò via sorridendo come se non fosse successo nulla, mentre lui rimase fermo lì troppo sconvolto da quello che era appena successo.
Era la stessa ragazza gentile di sempre?
Perché diavolo era così fissata con quel ragazzo?

Il suo occhi si mossero veloci nel cortile notando con piacere la figura di Seungmin cercarlo, si incamminò verso di lui non riuscendo a stare solo.
Iniziava a sembrargli tutta una fottuta barzelletta.