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Il ragazzo si fece scappare un sospiro osservando i due ragazzi, era finalmente arrivata la sua occasione e non poteva perderla, aveva aspettato per quasi una settimana si era rivelato quasi impossibile trovare i tre ragazzi da soli per anche solo pochi minuti.

Stranamente Bang Chan quel giorno era assente, ma in realtà Jeongin sapeva benissimo il perché, non era diventato uno stalker ma ormai seguiva la sua pagina ufficiale su Instagram, e sapeva che ieri sera aveva suonato ad una serata.

Erano passate quasi due settimane da quando gli era stato affidato quel compito ed iniziava a capire bene perché lo hyung non lo volesse intorno, sembrava ossessionato da lui, più di una volta l'aveva beccato a fissarlo di nascosto ed il massimo che era riuscito a fare il minore era stato arrossire e distogliere lo sguardo.
Chiunque l'avrebbe preso per pazzo ed avvertiva un senso di colpa, non voleva dare quell'impressione ma non aveva scelta, iniziava a pensare che dopo tutto sarebbe stato anche piacevole conoscere il maggiore.

Poco dopo si riprese dal suo stato di trance e si avviò verso il tavolo che aveva puntato, dove erano seduti Jisung e Changbin da soli.

"Salve" li salutò cortesemente sedendosi davanti a loro e interrompendo la loro conversazione.

Entrambi i ragazzi osservavano con stupore il minore seduto con loro, sapendo benissimo chi stesse cercando.

"Non c'è Bang Chan" parlò subito il ragazzo più bassino e robusto.

"Non cerco lui, cercavo voi" spiegò semplicemente afferrando le sue bacchette e iniziando a mangiare il suo riso.

I due ragazzi si fissarono subito, capendo l'uno i pensieri dell'altro, entrambi erano abbastanza preoccupati per il minore e iniziavano pure loro ad essere confusi sulla situazione, non avevano mai visto il maggiore così.

"Ti dà filo da torcere" commentò Jisung, provando a spezzare il silenzio imbarazzante che si era andato a creare.

"Il vostro amico non è facile" disse subito senza levarsi un piccolo sorriso dal volto. "Ma ci devo riuscire"

Sentiva bene lo sguardo dei due ragazzi su di sé, leggermente confusi dalle sue parole.

"Il comitato" riprese a parlare. "Ci sono finito perché i miei compagni sono degli stronzi e non capisco perché quelli vogliano solo il vostro amico, mi fanno problemi se non lo convinco. Sembrano ossessionati, non riesco a fargli cambiare idea"

Di nuovo quel silenzio imbarazzante si fece largo tra di loro rendendo Jeongin visibilmente nervoso.

Il primo che agì fu il maggiore, Changbin, visibilmente preoccupato dal ragazzino davanti a lui, non lo conosceva bene ma poteva benissimo capire come potesse sentirsi, dato che l'anno scorso era rimasto proprio lui incastrato nel comitato.
Parlò, facendo rimanere tutti sconvolti per le sue parole.

"Possiamo provare ad aiutarti in modo velato"

Perfino Jisung era meravigliato da quella presa di posizione, di solito era lui quello impulsivo del gruppo.

"Capisco il tuo stress, e noi non possiamo provare a convincere Chan hyung, ma possiamo parlarci, metterci il tarlo in quella testa vuota, e magari convincerlo che metterebbe nei casini te"

Sul volto di Jeongin si aprì un sorriso così luminoso da far brillante tutta la mensa, gli occhietti erano leggermente socchiusi ma si poteva benissimo vedere il luccichio di felicità all'interno di essi.
Si alzò subito, inchinandosi rispettosamente verso i due hyung era il minimo che poteva fare, ma di sicuro avrebbe offerto qualsiasi cosa.

"Aspetta prima di ringraziarci" parlò di nuovo il maggiore. "Mi devi solo fare un piccolo favore".

Il ragazzo si sedette dritto e composto desideroso di sapere cosa dovesse fare in cambio.

"Come vai in storia coreana?"

"Benissimo"

"Bene, allora darai delle lezioni a Jisung"

Il diretto interessato, che fino a pochi secondi prima era uno spettatore di quella scena, sembrò risvegliarsi all'improvviso emettendo un suono scocciato.

"Perché devi mettere in mezzo me?" chiese subito. "Non vado male"

"No infatti, fai schifo" commenta con un sorriso divertito Changbin. "Senti Jeongin, questo scoiattolino va al tuo stesso anno, cerca qualcuno che gli dia ripetizioni, ma io e Chan siamo impegnati con gli esami, quindi dagli qualche ripetizione e puoi considerare il patto fatto"

Jisung sbuffava nel frattempo rendendosi conto che lui erano l'unico svantaggiato, ma Jeongin non se lo fece ripetere due volte, non amava quella materia ma era discretamente bravo.

Allungò la mano verso Changbin che non perse tempo a stringere.

"Affare fatto"

KILL THE DJ /Jeongchan/Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora