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In quel weekend Jeongin aveva fatto un po' di ricerche su quel ragazzo.

Chan era dell'ultimo anno, tranquillo e studioso, era gentile ma aveva solo due amici stretti, e soprattutto aveva scoperto che durante l'ora della mensa tendeva a rimanere in cortile.

Quindi quel lunedì Jeongin decise di mangiare più velocemente per avere l'opportunità di cercare il ragazzo. In realtà non gli dispiaceva dato che ormai iniziava a fare caldo, infatti teneva la giacca della sua divisa tra le mani, la cravatta era leggermente allentata per farlo respirare ed a seguire i primi due bottoni della camicia aperti.

La sua ricerca finì in una decina di minuti dato che intravide tre ragazzi in un muretto lontano, e non perse troppo tempo a riconoscere Bang Chan.

Prese un respiro profondo e con passo deciso si avvicinò a loro, cercando di sconfiggere quel senso di ansia che si era attanagliato al suo petto, non aveva alcun senso farsi controllare da quel sentimento.

"Ciao" parlò appena fu di fronte ai tre ragazzi. "Sono Yang Jeongin, è un piacere conoscervi" si presentò facendo un piccolo inchino, alla fine erano pur sempre suoi hyung.

"Ciao?" disse confuso il ragazzo esile con i capelli di un castano scuro, Han Jisung.

Il minore aveva cercato anche qualche informazioni sui suoi migliori amici, niente di troppo eccessivo alla fine gli bastava solo sapere chi fosse chi.

"Possiamo aiutarti?" riprese a parlare non notando nessuna risposta da parte di Jeongin.

"Ehm, volevo chiedere una cosa a Chan Hyung"

Per una piccola frazione di secondo i tre amici incrociarono i loro sguardi stupiti, quasi come se quello bastasse a comunicare tra di loro.

"Ho visto questa scena con un milione di ragazze" disse con tono scioccato l'altro ragazzo leggermente più basso e molto muscoloso, Seo Changbin. "Ma non mi aspettavo che succedesse con un ragazzo" 

"Sarebbe stata questione di tempo, hyung" intervenni l'altro ragazzo. "Chan hyung piace sia a femmine, che a maschi"

Jeongin ci mise qualche secondo in più a capire cosa stesse succedendo, ma appena se ne rese conto i suoi occhi si sgranarono e le sue gote riuscirono a raggiungere una tonalità di rosso mai vista, nel frattempo l'unico che non aveva ancora aperto bocca era proprio il maggiore, che continuava ad osservare con curiosità il ragazzino davanti a sé.

"NO NO" parlò subito, ricevendo delle occhiate stranite. "Non voglio mica confessarmi." spiegò subito. "Sono qui a nome del comitato del ballo"

Quella volta si rivolse a Bang Chan, e dopo un respiro profondo si fece avanti.

"Il comitato ha deciso di proporti il ruolo di DJ della serata" parlò con un piccolo sorriso in volto, in modo tale da farlo sentire a suo agio. "Quindi parlò a nome di tutti chiedendoti se vorresti suonare quella sera"

Rimase lì con un piccolo sorriso sul volto, riuscendo quasi ad assaporare la fine di quel faticoso ed inutile compito.

"No"

Jeongin si sarebbe aspettato di tutto, ma non di udire quelle poche parole uscire dalle labbra del maggiore, rimase immobile cercando di processare quello che fosse successo.

"Ma"

"Niente ma, non sono interessato, grazie mille"

Senza aggiungere altro il maggiore si allontanò dai ragazzi lasciandoli visibilmente confusi, perfino i suoi amici sembravano confusi da quello appena successo, anche solo per il tono con cui avesse parlato. 

"Lo giuro su qualsiasi cosa"

Parlò finalmente Jeongin sentendo il nervosismo prendere possesso di tutto il suo corpo.

"Quella sera Bang Chan suonerà"

KILL THE DJ /Jeongchan/Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora