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"Sei nervoso?"

La voce  familiare del suo migliore amico arrivò alle orecchie del minore troppo impegnato dal prestare attenzione all'ambiente circostante, semplicemente si stava ingozzando di cibo della mensa, sentendo il desiderio di riempirsi.

"Che intendi?" domandò coprendosi la bocca con la mano e abbassando le bacchette.

Seungmin si accomodò nel posto davanti a lui, ormai lo conosceva così bene da capire che se mangiava così era per colpa del nervosismo, era quel tipo di persona a cui si apriva lo stomaco in una situazione simile.

"Stai mangiando come una furia" spiegò il maggiore sistemando le sue bacchette. "Sei per caso nervoso per.."

"No" lo interruppe subito Jeongin con lo sguardo fisso nel suo. "Non sono nervoso per niente e tanto meno per quello lì"

Se il minore sperava di nascondere la verità quel semplice gesto diede la conferma che voleva Seungmin, ormai sapeva bene cosa passasse nella sua testolina. Jeongin era orgoglioso, fin troppo in determinati momenti, e quella situazione stava sfuggendo dalle sue mani dato che da un lato si trovava un comitato che gli faceva pressione e dall'altra parte un muro di indifferenza, perfino lui si rendeva conto che doveva dargli una mano.

"Posso darti un consiglio per il tuo problema?"

"Quale problema?" domandò senza distogliere lo sguardo.

Per lui già la palese negazione era un'altra conferma, si stava comportando come suo solito e Seungmin voleva aiutarlo prima che arrivasse nella fase della disperazione, purtroppo Jeongin era convinto di potercela fare da solo.

"Prova con i suoi amici" propose Seungmin. "Non sembrano freddi, magari saranno pure intenzionati ad aiutarti"

Un piccolo consiglio che fece riprendere subito Jeongin, poteva essere un piccolo passo in avanti dato che sembrava impossibile avvicinarsi al diretto interessato.

"Dici che mi aiuteranno?" domandò con voce bassa.

"Certo" rispose con entusiasmo. "Ho cercato qualche piccola informazione su quei due, Han Jisung e Seo Changbin, sono molto tranquilli e alla mano" spiegò. "Come Bang Chan alla fine, per quanto stia nelle sue tutti me ne parlano benissimo, sia a scuola, sia fuori, solo che sembra rifiutare categoricamente tutta questa storia del ballo"

Jeongin nel frattempo rimase piacevolmente sorpreso dalle parole del maggiore, rendendosi conto che pure lui avesse fatto delle ricerche per aiutarlo.
A volte invidiava tanto Seungmin, nei suoi modi di fare, nella sua capacità di mantenere il controllo, lui si riteneva troppo emotivo, impulsivo, non poteva negare di ritenersi fortunato ad averlo al proprio fianco.

"Grazie hyung" disse semplicemente.

Anche solo quelle piccole due parole erano intrinseche di gratitudine, non era solito usare gli onorifici con Seungmin, si trattavano alla pari, come se fossero nati lo stesso giorno, ma in quei momenti si rendeva conto di quanto fosse più grande di lui.

"Vuoi ringraziarmi davvero?" chiese improvvisamente. "Dammi il tuo dolce"

Le mani veloci di Seungmin afferrarono il dolce, ovvero il budino ancora impacchettato sul vassoio di Jeongin.
Un piccolo verso di disapprovazione uscì dalle sue labbra, ma non lo fermò, alla fine glielo doveva.

KILL THE DJ /Jeongchan/Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora