capitolo 25

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POV'S GIOIA

Mi trovo a tavola con tutta la mia famiglia, tranne Matthew e Gloria.

-come ha potuto non dirmi che stava male? - penso incredula.

"Dai continuiamo a mangiare, dopo chiederemo spiegazioni." Dice il nonno, sembrando un po' infastidito che sua nipote non stia bene.

-siamo le sue preferite, mi dispiace ragazzi - penso divertita.

Ricomincio a mangiare, mangio una forchettata di frittata e mi viene un conato di vomito.

Lo ingoio subito.

-questi disturbi alimentari mi uccideranno.. - penso mezza infastidita.

Mi alzo di scatto dalla sedia.

"Ho sonno, buonanotte" dico guardando la mia famiglia e loro annuiscono ricambiando la buonanotte.

Una volta uscita dalla sala, corro verso camera mia.

Dopo aver chiuso la porta a chiave, mi dirigo verso il bagno e vomito pure l'anima.

Una volta finito, tiro lo sciacquone e mi lavo i denti per togliermi il brutto sapore dalla bocca.

Mi guardo allo specchio, e quasi quasi mi viene di nuovo voglia di vomitare.

Decido di uscire dal bagno e di sdraiarmi sul letto,per poi addormentarmi.
  
                                (...)

Vengo svegliata da qualcuno che bussa forte alla porta della mia camera.

"Chi cazzo è" dico a bassa voce a causa del sonno.

Quando sento che continuaa bussare decido di alzarmi e di camminare verso la porta.
La apro e stropicciandomi gli occhi chiedo:

"Che vuoi?" Chiedo, non sentendo risposta apro gli occhi.

C'è un Matthew, che se fosse possibile dalle sue orecchie uscirebbe fumo, con un piatto in mano.. il mio piatto, cazzo.

Vedendo la mia realizzazione, Matthew decide di parlare.

"Fammi entrare" dice minaccioso.

Io mi sposto per farlo entrare, lui mi sorpassa e io chiudo la porta.

Io rimango ferma dove sono, mentre Matthew si siede su una delle sedie che si trovano vicino alla mia scrivania, appoggia il piatto e si lascia andare sulla sedia.

"Perché non hai mangiato?" Chiede mentre si scrocca il collo con gli occhi chiusi.

"Avevo sonno perciò sono andata a dormire" dico una mezza verità.

"Ah, è così?" Chiede aprendo gli occhi, con uno sguardo che dice:
"ti sfido a dirmi un'altra cazzata"

"Si" resisto.

"Va be, ora ti sei riposata no? Adesso puoi mangiare." Dice indicando il piatto con la testa.

"In realtà ho ancora sonno." dico.

"Non ci metterai di certo 30 anni a mangiare" continua lui.

"Non ho fame, Matthew" dico seria.

"Gioia vieniti a sedere di fronte a me" dice anche lui serio, molto serio.

"Matthew..."

"Gioia vieniti a sedere!!" dice furioso e allora decido di andarmi a sedere di fronte a lui.

"Mangia" dice Matthew.

"Mat.."dico negando.

Lui si appoggia alla scrivania con i gomiti.

" Gioia, se non mangi con le tue mani, ti farò mangiare con le mie "dice minaccioso.

"Ma-"

"Niente ma!! Devi mangiare subito! E non me ne andrò fin quando non avrai finito il piatto!" dice sbattendo le mani sul tavolo.

Io sobbalzo e mi sento gli occhi umidi.

"Scusa! Scusa! Ora mangio!" Dico impaurita e abbassando la testa, non volendo incontrare gli occhi di mio fratello.

Prendo la forchetta con mano tremante.

Mangio un pezzo di frittata, sempre non guardando Matthew. Sento quest'ultimo che fa un respiro profondo.

"Gioia, guardami" dice Mat con voce calma.

Io non dico nulla e non alzo lo sguardo.

"Ti prego Gioia" dice con voce inclinata, sembra che stia per piangere...

Alzo gli occhi che si scontrano con i suoi umidi.

"perché piangi?" Chiedo preoccupata di vedere mio fratello maggiore piangere.

"Non so più come fare con te e Gloria, non mi ascoltate!" Dice facendo cadere altre lacrime.

Io mi alzo e mi avvicino a lui ancora seduto.

Lo abbraccio, lui non perde tempo per appoggiare la sua testa sulla mia pancia e circondandomi con le sue potenti braccia.

" Ti prego Gioia, cerca di guarire da questa cosa, non riesco a sopportare di vederti il viso color bianco cadaverico" dice con la voce ovattata a causa della mia pancia.

"Ci provo Matthew, è più forte di me" dico iniziando ad accarezzargli i capelli.

"Io cerco di aiutarti, ma non collabori" dice appoggiando il mento sulla mia pancia e alzando lo sguardo verso di me.

Io gli asciugo le lacrime con il pollice.

"Lo so che ci stai provando, il problema non sei tu, ma sono io." dico e lui scuote la testa.

"No, è colpa nostra che non ci siamo mai stati per te, non siamo riusciti a trovarvi prima" dice.

"No, non incolparti di nulla." dico scuotendo la testa.

"Ti prego, mangia almeno metà piatto" mi prega.

"Mat.."

"Ti prego Gioia, solo la metà" continua lui, io annuisco non potendo resistergli.

"Siediti sulle mie gambe" dice, picchiettando sulle sue cosce.

"Assolutamente no" dico.

"Ti pregoo" insiste Mat, ma io non mollo.

"No Matt, mi siedo sulla mia sedia" dico cercando di allontanarmi, ma lui mi tira a se e mi fa sedere sulle sue gambe.

"Dai ora mangia" dice facendo finta di niente.

"Mat-" apro la bocca per parlare, ma lui ne approfitta per imboccarmi.

"Rilassati, ti prego" mi prega, accarezzandomi la schiena, e io mi arrendo alle sue carezze.

The mafia twins Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora