Quel mercoledì le lezioni di Jimin e Yoongi terminavano alle 14.00 così il maggiore decise di approfittarne. Voleva parlare con il ballerino visto che i suoi amici gli avevano raccontato quanto successo la sera prima. Hobi gli aveva riferito, leggermente preoccupato, dell'ultima frecciatina che quel cazzone dell'ex di Jimin gli aveva lanciato a proposito del sapere dove lavorava. Davanti al suo migliore amico aveva fatto finta di nulla, dicendo che era certo il minore sapesse cavarsela benissimo anche da solo.
Ma in verità il pensiero che qualcuno potesse anche solo cercare di spaventare Jimin gli dava ai nervi.
Pensò che la biblioteca fosse il posto migliore per quel giorno. Intanto perché di certo in pubblico Jimin non si sarebbe scaldato eccessivamente nel caso in cui gli avesse fatto domande personali, o almeno così sperava, e poi dovevano davvero prendere in prestito un paio di libri per le lezioni del biondo.
"Eccomi, scusa il ritardo!" esclamò trafelato l'oggetto dei suoi pensieri arrivando a pochi passi dal corvino. Yoongi sollevò lo sguardo dal proprio feed di Instagram e rimase per un attimo col fiato bloccato in gola.
Jimin era semplicemente bellissimo. Aveva le guance arrossate dalla corsa, i capelli biondi ancora inumiditi sul collo e sulla fronte a causa probabilmente di una recente doccia, ora illuminati dalla luce calda del sole che in tiepidi raggi li sfiorava, ed infine la maglia leggermente chiazzata d'acqua gli aderiva in alcuni punti alla pelle nivea del torace.
Deglutì a fatica e Jimin in risposta fece un piccolo sorrisetto divertito e consapevole "Che c'è, Min? Il gatto ti ha mangiato la lingua?"
Si riscosse bruscamente e mise via il telefono, dopo aver bloccato lo schermo "Muoviti, non ho tutto il giorno."
"Ok, ok. -sbuffò il minore trotterellandogli dietro- Allora, mi dici perché siamo in biblioteca oggi?"
"Sarà una cosa veloce, dobbiamo solo prendere un paio di libri per te. Comunque tranquillo che il tempo che impieghiamo qui non te lo scalo dalle ore di lezione. -ridacchiò il maggiore- Faremo come se il giro in biblioteca fosse una specie di buco nero temporale, ciò che accade qui è un extra riguardo il patto, ok?"
"Va bene. Ma cosa cerchiamo?" chiese subito incuriosito l'altro.
Si addentrarono tra gli alti scaffali della biblioteca, a quell'ora semideserta, fino a che Yoongi non schioccò la lingua soddisfatto per aver trovato la scansia che cercava.
Iniziò il discorso con tono quasi casuale per non fare innervosire subito il biondo, fingendo di star ancora cercando i libri che in realtà aveva già individuato.
"Allora... Hobi e i ragazzi mi hanno raccontato di averti incontrato ieri sera."
Jimin si irrigidì immediatamente "Già." rispose laconico.
"E che c'era il tuo ex."
"Già. -ripeté il biondo cominciando a guardarsi intorno leggermente a disagio- Se mi dici i titoli magari ti aiuto."
Yoongi si voltò e si appoggiò agli scaffali alle proprie spalle "Che fai, cambi discorso?"
"Io? Credevo fossimo qui per cercare dei testi per le mie lezioni."
"Anche, dolcetto."
"Anche? Che vorrebbe dire, scusa? E poi smetti di chiamarmi così, accidenti!"
"No. -rispose con un sorrisetto irritante e divertito- Allora mi racconti che succede?" chiese poi con tono più gentile.
"Ma si può sapere che vuoi, Min? Cosa vuoi che succeda?"
Yoongi pensò di cambiare tattica, visto che Jimin si stava palesemente chiudendo e non pareva intenzionato a parlargli proprio di nulla. Lui però non avrebbe di certo lasciato perdere. Quel cazzone lo aveva minacciato e Yoongi voleva a sapere che aveva in mente di fare Jimin a riguardo "Kim cosa dice di questa storia?"
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Seven days a week - Il Patto
FanfictionJimin ha bisogno di ripetizioni, ma le lezioni di Min Yoongi hanno un prezzo piuttosto alto da pagare. Cedere ad una richiesta tanto umiliante lo porterà a pentirsene forse, ma ne ha troppo bisogno per rinunciare. E magari, tutto sommato, quel prezz...