Sunday

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Yoongi si risvegliò con un leggero pizzicore al viso. Arricciò il naso un paio di volte sperando che la fonte del suo fastidio svanisse e di poter tornare a dormire.

A poco a poco invece iniziò, con suo leggero disappunto, a prender nota di ciò che gli stava intorno.

A partire dalla luce che entrava in camera attraverso le tende accostate, continuando con la sensazione delle lenzuola fresche sui polpacci.

In breve un lieve sentore del profumo della pelle di Jimin gli raggiunse le narici. Era sottile, persistente e sapeva vagamente di pesca.

Si rese conto di avere una mano posata sul costato del minore, a diretto contatto con la sua pelle tiepida.

A quel punto aprì un occhio solo e vide che a solleticargli il naso erano i capelli biondi scarmigliati ad un soffio dal proprio viso.

Aprì anche l'altro occhio, la fronte corrucciata nel tentativo di proteggere gli occhi dalla luce mattutina che invadeva la stanza.

Dopo pochi istanti capì che, non solo stava abbracciando il più piccolo, ma che questi gli si era rannicchiato contro, la schiena a diretto contatto con il torace dato che Yoongi indossava per dormire solo i pantaloncini, mentre ancora dormiva beato girato di spalle e gli premeva con insistenza il sedere contro l'inguine.

La cosa peggiore però fu certamente il fatto che durante il sonno Yoongi aveva infilato la mano, che ora giaceva rilassata sul costato, sotto la maglia che gli aveva prestato. Facendola risalire fino alle scapole e lasciandolo con la schiena liscia come seta completamente esposta. Tanto quanto le natiche tonde, sode e lievemente arrossate. E fottutamente nude.

Jimin non indossava nulla sotto la maglia. Cazzo!

Sentì la propria erezione mattutina iniziare a dolere e si mosse leggermente per alleviare la tensione. Il mugolio del minore lo fece immobilizzare completamente ma il suo tentativo di non svegliarlo non servì a nulla. Dopo un istante il biondo si inarcò completamente all'indietro tornando a spingerglisi contro e portò una manina a strofinarsi un occhio ancora chiuso.

Ci volle tuttavia poco perché Jimin si rendesse conto della posizione in cui erano. Percepì quasi subito il rigido turgore del moro contro le sue natiche nude e la pelle calda del torace premuta sulla propria schiena, con la mano posata sul suo busto e il respiro bollente che gli sfiorava la nuca. Mugolò piano mentre riabbassava il braccio lentamente e d'istinto muoveva un poco il bacino facendo sistemare meglio l'erezione contenuta dai pantaloncini di felpa del maggiore contro di sé.

"Jimin." la voce roca di Yoongi al mattino era un qualcosa di indescrivibilmente sensuale, roca quanto profonda e il leggero tono di avvertimento che vi colse lo fece rabbrividire.

"Hyung... -sussurrò voltandosi leggermente all'indietro, tanto da trovarsi ad un soffio dal viso dell'altro. Gli occhi allungati e socchiusi lo osservavano con sguardo rapace e gli fecero immediatamente desiderare il suo tocco ovunque- Hyung, toccami."

Al maggiore non servì altro. Fece scivolare la presa sul bacino e la mano ampia strinse forte spingendoselo contro, un attimo dopo stava baciando il collo arcuato del biondo, che in risposta gemette eccitato e si espose maggiormente.

Yoongi non voleva tirarla per le lunghe, lo voleva e lo voleva subito.

Gli mise due dita davanti al viso "Succhia." ordinò perentorio.

Jimin si leccò lentamente le labbra carnose un po' secche, rendendole così lucide di saliva, poi avvolse le lunghe falangi del moro giocando e stuzzicando con la lingua, facendolo così imprecare.

Il maggiore spinse il ragazzo pancia sotto a gambe chiuse, lo sculacciò forte e un attimo dopo insinuò un dito nell'entrata stretta di Jimin, seguito dopo pochi movimenti lenti e ritmici dal secondo. Prese ad incurvare le dita stuzzicando le pareti lubrificate dalla saliva e sensibili, allargandole di tanto in tanto per meglio prepararlo, mentre montava a cavalcioni del biondo e gli mordicchiava il collo e la pelle tesa delle scapole. Il ballerino iniziò a dimenarsi e gemere sempre più rumorosamente, aggrappandosi strettamente alle lenzuola e al cuscino nel tentativo inutile di trovare un minimo di sollievo dalle ondate di piacere che il maggiore, con solo la lingua e le dita gli stava provocando. "Yoongi voglio te, per favore." mugolò sempre più eccitato.

Seven days a week - Il PattoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora