Uno sbaglio da non rifare||capitolo11

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Quando mio padre mi venne a prendere tornai all'ospedale; avevo il viso pallido dopo quello che era successo con Andrea. Era stato uno sbaglio,uno sbaglio che avrei dimenticato,uno sbaglio che avrei nascosto a Mattia per il momento,e che forse gli avrei nascosto per sempre.
Entrai nella stanza di Mattia. C'erano solo mia madre e i suoi. Mi avvicinai a Mattia,poi chiesi gentilmente a tutti di lasciarmi sola con lui per cinque minuti. Uscirono tutti.
Presi la mano di Mattia e la baciai.
Ludovica:"amore mio..tu devi svegliarti..mi manchi..io non posso stare senza te. Lo sai stare senza te mi rende pazza,non capisco più niente,non so quello che faccio,non so quello che mi succede. Ti prego svegliati..io non farò mai più sbagli,non farò mai più errori..ma ti prego svegliati."
Misi la testa appoggiata su lui e incamiciai a piangere sempre di più.
Poi ad un tratto sentii la mano di Mattia stringere un poco la mia. Alzai la testa,guardai la mano di Mattia e si stava muovendo.
Ludovica:"mamma,papà chiamate qualcuno! Mattia ha mosso la mano!!"
Subito entrarono i miei genitori e quelli di Mattia e dopo un dottore con delle infermiere che ci chiesero di uscire.
Uscimmo tutti e dopo una quindicina di minuti uscì il medico.
Dottore:"voi chi siete?"
Ludovica:"sono la sua ragazza. Come sta Mattia? Si è ripreso?"
Dottore:"entri dentro a vederlo coi suoi occhi signorina"
Feci un sorriso,entrai correndo in camera e trovai Mattia con gli occhi aperti ma ancora chiaramente debole.
Mi misi ad urlare di gioia.
Ludovica:"amore miooo non ci posso credere mi hai sentita ti sei svegliato dio quanto ho pregato non ci credo"
Mattia:"a..more"
Ludovica:"no non sforzarti amore mio non parlare stai calmo e non sforzarti"
Mattia sorrise. Ed io non facevo altro che piangere. Lo baciai. E lo baciai con una voglia che mi invadeva tutta.
Poi entrarono i miei genitori ed i suoi e lascio a voi immaginare quanta felicità e quante lacrime di gioia in quella stanza.
Ero troppo contenta. Mattia si era svegliato ed ora avrei potuto vivermelo ancora più di prima. L'estate era ormai alle porte ed io non sarei rimasta a Londra,ma sarei tornata a Milano,con Mattia e la sua famiglia. Era lui che volevo,erano i suoi baci che desideravo,erano i suoi abbracci che amavo. Io amavo Mattia e per nessuno avrei deciso di cambiarlo,neanche per Andrea. Con Andrea ci avrei parlato domani e ovviamente avrei chiuso ogni rapporto possibile tra di noi.
Per tutto il pomeriggio stetti accanto a Mattia e solo Dio sa quanto parlai. Lui aveva quasi ripreso le forze e incominciava a rispondermi e a parlare di nuovo. Mi era mancato un casino,l'idea di perderlo per sempre mi aveva lacerato davvero dentro. Ma per fortuna ora il peggio era passato e Mattia quel pomeriggio stesso fu dimesso.
Lo aiutammo a camminare,io lo presi da un braccio e mio padre dall'altro perché ancora non aveva recuperato del tutto le forze. Poi ci mettemmo in macchina. Per tutto il tragitto io e Mattia ci scambiammo sorrisi e baci. Si vedeva chiaramente che gli stava tornando la felicità in viso. Gli si leggeva negli occhi che gli ero mancata anche io e che aveva avuto paura di perdermi e di non farcela.
Poi arrivammo a casa. Io scesi per prima mentre papà con gli altri in macchina si diressero nel retro a parcheggiare.
Ma quando arrivai davanti al cancello di casa mi accorsi che non ero sola.
Davanti al cancello c'era . . . (Continua)

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