Uno sbaglio da non rifare||capitolo13

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Poi però al mattino quando mi svegliai,scesi sotto a preparare la colazione a Mattia che ancora dormiva ma quando risalii in camera trovai Mattia sveglio con il mio cellulare in mano. Mi batteva il cuore forte. Io non nascondevo niente,ma Andrea poteva aver chiesto il mio numero a Vanessa e speravo con ogni forza che non mi avesse scritto. Cercai di non mostrarmi spaventata.
Ludovica:"buongiorno amore,volevo farti una sorpresa ma mi hai colto in fragrante. Ecco la colazione."
Mattia:"buongiorno amore e grazie. Mi sono svegliato perché il tuo cellulare ha squillato un paio di volte ed era Vanessa."
Sospirai di sollievo.
Ludovica:"Aaah. Va bene mangia io intanto scendo giù e la richiamo."
Gli diedi un bacio e mi presi il telefono scendendo. Quando scesi uscii fuori casa e chiamai Vanessa.
Ludovica:"pronto Vanessa,mi hai chiamata,cosa dovevi dirmi?"
Vanessa:"Ludovica parlo per conto di Andrea.."
Ludovica:"Vanessa no. Ti prego. Io e Andrea ci siamo già detti tutto,non c'è nient'altro da aggiungere. Io amo Mattia,che se lo metta bene in testa."
Vanessa:"senti queste sono cose tra te e lui,io devo solo dirti che ti aspetta stasera alle 7 davanti al parco."
Ludovica:"io non andrò."
Vanessa:"fa come vuoi,ma io almeno te l'ho riferito. Ciao."
Riattaccai.
Ancora una volta Andrea voleva vedermi. Non le era bastato il mio duro discorso del giorno prima? Voleva risentirlo? Bene glielo avrei rifatto,con ogni stessa parola e forse stavolta gli avrei fatto capire che non aveva alcuna possibilità con me.
Tornai a casa e trovai Mattia sotto.
Mattia:"amore allora?"
Ludovica:"e niente alle sette devo andare da lei,ma roba di niente."
Mattia:"vuoi che venga?"
Ludovica:"ma sei pazzo? Certo che no."
Poi ci sedemmo sul divano e guardammo la televisione.
I miei genitori non c'erano,erano al lavoro,il mio fratellino a scuola ed io a casa. A proposito di scuola,le mie assenze erano tutte giustificate perché la professoressa che mia madre aveva conosciuto tramite internet ora era al corrente di tutto e ogni mia assenza sapeva che era validamente giustificata.
Verso l'una i miei e mio fratello rientrarono invece i genitori di Mattia ancora no perché erano molto impegnati nel fare telefonate in Italia e spedire fax. Mia madre preparò qualcosa al volo e mangiammo. Poi i genitori di Mattia chiamarono avviandoci che sarebbero rimasti in giro a sbrigare delle faccende.
Quel pomeriggio il tempo passò dannatamente veloce. Più non volevo andare all'appuntamento dove mi aspettava Andrea e più l'ora si avvicinava.
Verso le 7 meno dieci mi preparai e poi mi feci accompagnare da mio padre davanti casa di Vanessa,per fortuna il parco non distava molto da casa sua.
Quando mio padre se ne andò io non andai da Vanessa ma mi incamminai verso il parco.
Entrai nel parco ma non vidi nessuno.
Poi ad un tratto da dietro un albero spuntò Andrea.
Andrea:"credevo non saresti venuta."
Ludovica:"Andrea cosa vuoi ancora. Cosa non ti è chiaro."
Andrea:"Ludovica io voglio TE. E non capisco come fai a dire che sono soltanto uno sbaglio da non rifare."
Ludovica:"perché è così."
Andrea:"Ludovica dimmi solo una cosa dimmi solo che per te non provi niente di niente e te lo giuro sparirò dalla tua vita."
Rimasi in silenzio.
Non so neanche io perché.
Andrea mi affascinava,quei suoi occhi verdi mi facevano immaginare di tutto.
Forse Andrea stava cominciando a piacermi,o forse,stavo iniziando a provare qualcosa per lui.
Lo guardai dritto negli occhi e prima ancora che parlassi . . .
Continua :)

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