1-fine della mia adolescenza

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Matilde
<<starei qui per tutto il giorno>> dico io guardando le onde del mare
<<assolutamente no! ti ricordi che stasera abbiamo una festa a cui non possiamo mancare mati!>> dice lei tutta iperattiva
<<maronna mij me n'ero dimenticata nad! Meglio che andiamo a prepararci se non vogliamo fare tardi!>> urlo io, balzando dal lettino. Nad subito dopo mi ha portato a casa, dicendomi che tra due ore mi passava a prendere, ho fatto una doccia al volo e mi sono messa un semplice vestitino nero che risaltava molto le mie forme e delle décolleté nere.

mi stavo finendo di truccare e sento il mio telefono squillare e vedo numero sconosciuto<<ma chi è? pronto?>> dico io dubbiosanessuno ha risposto, quindi ho continuato a prepararmi tranquillamente, finché non mi è arrivata un'altra chiamata, quest...

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mi stavo finendo di truccare e sento il mio telefono squillare e vedo numero sconosciuto
<<ma chi è? pronto?>> dico io dubbiosa
nessuno ha risposto, quindi ho continuato a prepararmi tranquillamente, finché non mi è arrivata un'altra chiamata, questa volta da naditza
<<dimmi amo>> dico
<<amo sto di sotto,sbrigati che è tardissimo>> mi dice lei sempre in ritardo
<<ho finito scendo subito amo>> dico io prendendo la borsa e uscendo subito

<<wewe ma come siamo belle>> dice lei con un sorriso a 32 denti
<<ma smettila nad pure tu sei stupenda>> dico alla mia migliore amica
<<se vabbuò,entriamo che è mejo ja>> dice lei scendendo dalla macchina e nel mentre che stavamo entrando mi è arrivata un'altra chiamata da quel numero sconosciuto
<<ancora chist, ma posso sape chi cazz sij?>> dico io abbastanza nervosa
mi attacca in faccia.
<<chi era?>> mi chiede nad
<<qualcuno che si diverte ancora a fare scherzi telefonici>>
nad ride e poi dopo aver finito di fumare, decidete di entrare
ci siamo divertite da morire, abbiamo ballato per tutta la sera, finché non si è fatta una certa ora quindi abbiamo deciso di tornare a casa
<<amò vuoi che ti accompagno a casa?>> dice lei
<<tranquilla nad,vado sola,tanto sta qua vicino casa mia lo sai>> dico, visto che volevo un po' pensare
<<vabene ma scrivimi subito appena arrivi a casa>>
<<Certo amò>>
la saluto e mi incammino verso casa, mi stavo prendendo una sigaretta finché non sento una voce da dietro
<<we pccrè, o saij che è pericoloso girare tutte sole a quest'ora?>> sento una voce roca che sembrava di un adulto
<<ma che vuò?>> dico io sempre scorbutica.
si stava avvicinando sempre di più, non sapevo che fare ero bloccata al muro. ha iniziato a toccarmi dappertutto ero come pietrificata, l'unica parola che è uscita dalla mia bocca è stata "mollami"
<<e ja,ci divertiamo un attimo e poi sali a calduccio nel tuo letto>> dice lui con una faccia da pervertito
<<t'agg ritt mollami!>> ho detto in preda al panico; lui però continuava, finché io ho visto un pezzo di vetro, penso di una birra, a terra e quindi l'ho raccolto e glielo conficcato nel petto senza pensarci due volte, lo sbaglio più grande della mia vita.
<<no no no, cosa ho fatto, ti prego svegliati>> dico io visto che l'uomo non reagiva più, era morto.
<<matilde ma cosa hai fatto!>> dico io ad alta voce e l'unica cosa che mi è venuta in mente è stata chiamare naditza.

<<amò sei arrivata?>>
<<nad...>> dico io piangendo a dirotto
<<amo perché stai piangendo? ti hanno fatto qualcosa? spacc tutt cos amò, ma ricm che è successo>> lei subito impanicata
<<ho ucciso un uomo nad>>
<<ma ca staje ricenn amo?>> dice lei alzando la voce
<<mi continuava a toccare, così ho visto un vetro a terra e glie l'ho conficcato nel petto. non so cosa mi è preso. ti prego nad aiutami, io non sono un assassina>> dico io non smettendo di piangere
<<tranquilla amo è stata legittima difesa, mo entra in casa e stai serena>> nad dopo che ha sentito la spiegazione si è tranquillizzata
<<e il corpo lo lascio qua?>>
<<ppe forza amo che vuoi fare?>> dice lei
<<vabene, grazie amo>> dico per poi attaccare la chiamata. Ho guardato per un ultima volta il corpo e sono entrata in casa in lacrime, dovevo fare piano per non svegliare mamma e papà, che stavano dormendo.
Per tutta la notte ho pensato a quello che era successo, i sensi di colpa continuavano ad aumentare sempre di più.

la mattina dopo mi sono svegliata per il campanello, quindi mi devo alzare visto che i miei già stanno lavorando
<<salve lei è Matilde Guarneri>> dice un ragazzo con la divisa da poliziotto
<<s-si>> dico io, sapevo gia che stava per dirmi quel poliziotto, era la fine della mia adolescenza.
<<lei è in arresto per omicidio colposo, venga con me>> dice lui per poi legarmi i polsi con delle manette.
Guardai per l'ultima volta casa mia, e entrai in macchina. Ero così avvolta nei miei pensieri che non mi ero manco accorta di essere arrivata.
mi apre lo sportello, una signora che all'apparenza sembrava molto gentile.
<<forza scendi, io sono litz>> dice lei, scherzavo non è gentile.

𝒏𝒆𝒊 𝒕𝒖𝒐𝒊 𝒐𝒄𝒄𝒉𝒊 𝒑𝒐𝒓𝒕𝒊 𝒔𝒆𝒎𝒑𝒓𝒆 𝒊𝒍 𝒔𝒐𝒍𝒆.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora