Capitolo 6

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"I only know one measure
of time: with you and
without you"


JAMES

Appena arrivato in Canada sono andato direttamente nella camera in cui alloggerò, la numero 7.

Siamo tutti sullo stesso piano e ciò non mi fa né caldo né freddo. Sono sceso solo per la cena e poi sono tornato qui.

Non so come andrà questo videoclip ma non promette bene. Quando Nathan mi ha quasi minacciato di fare una canzone insieme, io non lo conoscevo nemmeno – non che ora sia il contrario –. Non siamo cugini, un dettaglio che però nessuno deve sapere.

Quel ragazzo non mi piace, fin dal primo momento ha avuto modo di dimostrarmi di sapere troppe cose su di me. Sa di mia sorella, della sua morte e sa del brutto rapporto con i miei genitori.

Non mi piace quando le persone parlano di me in modo malvagio, attirando troppo l'attenzione su una parte della mia vita privata che non voglio condividere con nessuno. Voglio che parlino solo ed esclusivamente della mia musica.

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<<James...>> dice mia sorella prima di chiudere lentamente gli occhi.

<<Winter tieni gli occhi aperti, stanno per arrivare i soccorsi>> mi ritrovo ad urlare.

<<Winter ti prego...>> inizio a toccarle la faccia, accarezzandole piano la palle e trovando un modo per farla rimanere sveglia.

Le lacrime premono di uscire e le lascio via libera. Dovrei mostrarmi forte cazzo ma non riesco, non quando lei è in queste condizioni.

Vedo arrivare i soccorsi ma, prima che faccia anche solo un passo, mi trascinano via.

Urlo perché voglio stare accanto a mia sorella. Urlo perché portarmela via sarebbe una delle cose che temo di più al mondo.

Mi accorgo che nessuno fa più niente.

In quell'istante tutto si ferma e io capisco.

No No No No

Una serie di parole sconnesse mi escono dalla bocca. Tutte una dietro l'altra. Mi chino a terra privo di forze.

<<Fate qualcosa cazzo>> urlo ma nessuno mi stava realmente ascoltando.

Mi sveglio in una pozza di sudore. Sono anni che faccio sempre lo stesso incubo in cui rivivo il giorno più brutto della mia vita, quello che mi tormenta costantemente.

È la prima notte in questo hotel e io ho già questi cazzo di sogni. Non che potessi fare qualcosa, ormai ci sono abituato.

Mi alzo, metto una maglia pulita e mi dirigo in bagno. Mi butto un getto di acqua gelida in faccia. Mi aiuta a scacciare il ricordo, anche se ogni volta fallisce miseramente.

Vado alla scrivania e prendo il computer. Non so cosa fare prima di andare a colazione ma decido di cantare un po'.

Oltre a chitarrista sono pure un cantante, o almeno, mi piace cantare. Cantare mi porta su un altro "pianeta", mi permette di pensare solo alle parole e a nient'altro.

Anche se sono le sei di mattina accendo la cassa. La metto al minimo e parte la canzone che adoro cantare in queste circostanze. Easy on me di Adele.

Ha note abbastanza difficili ma per me sono pane quotidiano. Conosco le parole perfettamente a memoria, da quanto la canto.

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Dopo aver fatto colazione mi viene detto che le riprese sarebbero iniziate nel pomeriggio.

Non dobbiamo fare molto in questo videoclip, a meno che non decidano di aggiungere scene strada facendo.

La canzone parla di un amore che va oltre tutto. Qualche volta canto ma la parte predominante è la melodia. Essendo che suono una chitarra elettrica il suono è molto forte e permette di cogliere il significato fino alla fine.

Ho deciso di scegliere l'amore come tema nonostante io non lo conosca e non l'abbia mai provato con nessuno al di fuori di mia sorella.

L'amore che provavo per lei era indissolubile, unico e nessuno al mondo l'avrebbe mai cambiato. Ora però non credo più in quella sensazione.

La canzone si intitola Scent Of Love ovvero profumo d'amore. A parer mio l'amore è una sensazione astratta che pian piano può svanire come una fragranza. Ti rimane impregnato addosso per un periodo ma poi se ne va...

Anche se è un tema di cui so veramente poco, ho cercato di trasmettere quello che provavo per l'unica persona che mi capiva e che mi è stata portata via.

Mi sento sempre in colpa perché quel giorno dovevo arrivare prima e dovevo restare con lei. Con Winter.

È il pensiero che mi tormenta da anni e ora non posso più tornare indietro.

È il pensiero che mi tormenta da anni e ora non posso più tornare indietro

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Spazio pensieri:
Spero che con questo capitolo vi abbia fatto empatizzare di più con il personaggio complicato di James 🩷
Abbiamo conosciuto un po' più nei dettagli questo ragazzo che mi ha colpita fin da subito (nonostante l'abbia creato io stessa) 🥹
Come sempre, non perdetevi i prossimi aggiornamenti. Nel prossimo capitolo le situazioni si scalderanno parecchio 🔥
Grazie per leggere la mia storia 🌹

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