A chi non riesce a scacciare
i demoni del suo passato,
perché possiate un giorno dire di
avercela fattaCHANEL
Mentre percorro il piccolo sentiero che conduce alla porta d'ingresso della villa in cui dovrò fare lo shooting per una famosa rivista di New York, vedo un ragazzo appartato in un angolo del giardino a fumare. Osservandolo più nei dettagli noto che ha una chitarra appesa al collo, una di quelle elettriche, essendo che si vede chiaramente un cavo penzolante.
Non ci dovrebbe essere nessun chitarrista oggi perché la villa l'ha prese in affitto l'agenzia dello shooting. Senza farmi altre domande e con un ritardo di pochi minuti, mi dirigo verso la porta.
È una villa antica, con mobili in antiquariato e dipinti di persone a tratti inquietanti. I soffitti sono in legno e i muri di color beige. Una signorina sulla trentina mi accoglie con un sorriso stampato in volto.
"Salve, lei è Chanel Allen giusto?" mi chiede lei sempre con educazione.
"In persona" rispondo ricambiando il sorriso.
"Eccola, la stavamo aspettando. Mi segua pure, la porto alla sala trucco" dice indicandomi la strada e portandomi in una stanza con anch'esso il soffitto infrescato da dipinti.
"Dovrà aspettare dieci minuti perché la truccatrice è bloccata nel traffico, ma può benissimo prendere un caffè" mi informa prima di uscire dalla sala lasciandomi sola nel silenzio.
Ho sempre preferito il silenzio prima di un evento importante perché, oltre a conferirmi un'aria rilassata, mi fa sentire pronta per affrontare poi le sfilate o gli shooting, come in questo caso.
Poco dopo decido di prendere il caffè annunciato prima dalla ragazza, almeno avrò la carica di energia giusta.
Mentre sorseggio il mio – terrificante – caffè, un ragazzo, senza nemmeno bussare, apre la porta e si fionda sulla macchinetta che fa l'orribile bevanda che sto bevendo.
Girato di spalle, non riesco a scorgere nel dettaglio il suo volto ma, la somiglianza che nutre con il chitarrista che ho visto nel giardino, è a dir poco visibile – anche perché ha una chitarra –.
"Ciao..." mi ritrovo a dire per fargli capire che non è da solo nella stanza.
"Ciao" risponde lui senza nemmeno voltarsi dalla mia parte. Dalla sua risposta noto che non è in vena di parlare ma, da curiosa che sono, gli continuo a fare domande.
"E tu chi saresti?" domando con un minimo di gentilezza, mai avuta.
"Non si vede che sono un chitarrista? Ho una cazzo di chitarra in mano" risponde leggermente infastidito anche se non capisco il motivo essendo che ho fatto una semplice domanda di uso comune.
"Puoi pure rispondere meglio, maleducato" mi ritrovo a pensare senza accorgermi che il mio pensiero l'avessi detto ad alta voce.
Compie un semplice movimento: si volta dalla mia parte e mi rivolge un ghigno curioso ma infastidito.
"E sentiamo come avrei dovuto rispondere?" mi chiede avvicinandosi pericolosamente.
"In modo più gentile essendo che non mi conosci neppure e poi, se pensi che avvicinandoti mi fai paura, ti sbagli proprio" rispondo sicura di me andandogli sotto il naso.
Una cosa che molte delle persone che mi circondano non sanno è che quando pretendo qualcosa io la voglio ottenere e, in questo caso, voglio ottenere risposte. Cosa ci fa qui? E soprattutto come si chiama?
"Ti credi superiore a me?" asserisce in tono arrogante.
"Sentimi non ho tempo da perdere con te" mi dirigo verso la porta ma quando abbasso la maniglia essa non si apre. Provo in tutti i modi ma non tende a collaborare.
"Che hai fatto? Hai per caso chiuso a chiave la porta?" chiedo al ragazzo con un lieve panico che cresce in me, ma non lo do a vedere.
"Ti sembro uno che per dispetto chiude le porte?" risponde avvicinandosi all'entrata e provando a dare una spallata, ottenendo indietro solo un'imprecazione.
"Dobbiamo per forza aprire questa maledetta porta perché io ho uno shooting a cui partecipare" gli dico frettolosamente.
"Anche io" risponde con calma. Cosa ci troverà di calmo nella situazione in cui ci troviamo e poi a che shooting dovrebbe partecipare? Mi chiedo.
"E stai calma, ti preoccupa proprio una situazione così vero regina della superiorità?" È un fottuto scherzo vero? Non dovrò stare con uno stupido così per minuti interminabili?
"Sono calma" blatero più rivolgendomi a me stessa. All'improvviso un forte odore mi pizzica le narici e, prestando più attenzione, è sicuramente fumo. Il panico in me inizia ad affievolirsi e a diventare più evidente. Non può succedere ancora.
"Dimmi che lo senti pure tu" chiedo anche se la risposta è ovvia.
"Si, c'è un incendio cazzo" risponde senza prima aver provato a dare un'altra spallata alla porta.
Inizia persino a formarsi una nebbia per tutta la stanza e ormai a me stanno salendo le lacrime, forse l'odore e il fumo stanno contribuendo alla poca respirazione che mi rimane.
Non so più cosa fare e inizio a camminare per tutta la stanza. Cerco delle finestre ma, in questa stanza, non ci sono.
"Non ci sono finestr..." la vista si annebbia e le parole mi muoiono in gola. L'ultima cosa che vedo, prima che il buio si impossessi di me, è il ragazzo che si avvicina a me cercando di sorreggermi.
CAST
Chanel Allen (ig: kornelia.ski)
James Moore (ig: christianrlocke)✧‧₊˚🎶✩ ₊˚🎵⊹ ✧
Spazio pensieri:
Eccoci qui con il prologo della mia storia. Non vi dico che mentre sto scrivendo queste parole io non sia emozionata, perché direi solo bugie.
Se siete arrivati fino a qui vi ringrazio e vi chiedo di seguirmi per non perdere i prossimi aggiornamenti.
Grazie a tutti, peace and love 🌹💕Ig: la_libreria_digiuly
TikTok: lalibreria_digiuly
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Scent Of Love
RomanceDue ragazzi che non vogliono rivivere i ricordi del loro passato. Lui, James Moore, un chitarrista alle prese con la carriera e lei, Chanel Allen, una modella di fama mondiale. Un anno dopo un incidente vissuto insieme, i due protagonisti dovranno...