Capitolo 4

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NIKOLAI

Sapevo ci sarebbero stati alcuni giocatori della squadra di hockey stasera e il fatto che Blue sia il novellino del team... avrei dovuto seriamente aspettarmi la sua presenza. A queste stupide feste solitamente ci mandano i giocatori più giovani, quelli che non hanno ancora una famiglia o dei figli che li attendono a casa, o comunque gli unici che potrebbero mai accettare di venire a questi eventi di beneficenza che non c'entrano nulla con l'hockey.

Un lampo di sorpresa aveva attraversato il mio sguardo per averlo rivisto, e ho la certezza che lo abbia visto anche lui, così come sono sicuro che anche lui debbia aver provato lo stesso.

Quando Blaine aveva deciso di uscire per prendere un po' d'aria, non so neanche io perché l'avessi seguito fuori.

Una cosa è certa, una combinazione di capelli neri corvino e occhi azzurri/blu non si vedeva spesso, e io sono attratto dalle cose fuori dal comune, in questo caso da una persona in particolare.

Ora che siamo tornati dentro, io sono di nuovo vicino a Cam mentre Blaine si dirige di nuovo al piano bar. Se vuole accettare il mio invito con qualche bicchiere di alcol in più nel sangue, chi sono io per fermarlo.

So che colossale errore sto per fare, e ricordo anche la mia promessa. Su questa cosa sono piuttosto serio, ma c'è qualcosa di Blaine che non riesce proprio ad uscire dalla mia testa e solitamente non sono così stupido da ricadere in un errore per due volte, percepisco che stasera il mio numero fortunato/sfortunato debba essere proprio questo.

"qualcuno di interessante?" sussurro a Cam in modo che possa sentirmi solo lei.

"il tuo ragazzo" ribadisce sbuffando.

"perché ti prendi tutti i miei uomini" continua a lamentarsi leggermente sbalordita. Lancio un'occhiata verso Blue che ora si sta scolando un altro bicchiere di non so cosa. Sul serio, se non lo fermassi ora, potrei perdere l'occasione stasera.

"mi dispiace, piccola. Ma dopo stasera è tutto tuo, non mi dispiace condividere le mie conquiste lo sai" rispondo a Cam facendole l'occhiolino.

"col cazzo, non mi prendo i tuoi scarti" accompagna le parole con un terzo dito.

"un bello scarto" sottolineo e poi scoppio a ridere circondandole le spalle con un braccio.

"ci vediamo domani" concludo dandole un bacio sulla testa.

Per la cronaca, la mia sessualità è stata sbattuta su tutti i giornali qualche anno fa, dopo che uno dei miei ex ha avuto la splendida idea di vendermi alla stampa per poter diventare famoso. Piccolo bastardo, alla fine non è neanche stato citato il suo nome sui giornali, nonostante i suoi inutili tentativi di raccontare su Instagram la nostra cazzo di vita privata. Ammetto che ora lo trovo abbastanza divertente perché, mentre è stato un inferno avere tutte quelle persone interessate alla mia vita sessuale quando qualche minuto prima di leggere quell'articolo su di me neanche sapevano il mio nome, vedere che lo stronzo non aveva ricevuto nulla di quello che aveva pianificato, in qualche modo mi ha fatto sentire meno da schifo. Ci sono voluti alcuni mesi prima che la stampa si calmasse e mi lasciasse finalmente in pace, e questo non senza i soldi di mio padre. Ricordo ancora la sua faccia delusa e davvero super incazzata ogni volta che doveva sborsare soldi inutili che non avrebbe dovuto spendere se non fossi nato gay, come se si potesse scegliere. È stato uno di quei momenti che ha rotto un po' di più il nostro rapporto già molto tremolante.

"okay, okay, penso che qualsiasi cosa tu abbia bevuto stasera, ti basti per almeno una settimana" tolgo dalle labbra di Blue quel bicchiere che lo avrebbe avvicinato sempre di più ad una notte in ospedale.

Sono quasi certo che ora che la stagione stia per iniziare questa è l'ultima cosa che potrebbe permettersi se vuole continuare a giocare senza avere la stampa alle calcagna con titoli come "Blaine Williams, gioca così bene perché è ubriaco anche sul ghiaccio?" i peggiori di sempre.

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