Play-off-limits

Capitolo 8

scusateeee ma ho iniziato di nuovo l'uni e sono impegnata a non perdermi tra le lezioni 😭 e i capitoli non sono neanche corretti. Io starei scrivendo il capitolo 17... il problema è un proofreading assurdo che devo fare di tutti i capitoli precedenti o non posso pubblicarveli, perdonate 🥹 OVVIAMENTE appena finisco di scrivere tutta la storia farò un proofreading degno di pubblicazione libro (no non ho intenzione di pubblicare questo libro al momento) così potete leggerlo senza errori imbarazzanti che ho notato durante la lettura e che ho cercato di correggere almeno in parte. 

NIKOLAI

"ok casa mia è più vicina" dico mentre lo lancio in taxi. Letteralmente lanciato, perché 1. avrà minimo 20 kg di muscoli in più a me e 2. tutto il suo corpo è duro da morire. Non riesco a smettere di pensare alle sensazioni di quei muscoli contro il mio corpo e pentirmi d'avergli proposto questa stupida sfida. Non capisco neanche perché continui a provocarlo in questo modo. Ok forse potrei essere troppo preso dai suoi occhi blu che brillano appena gli propongo sfide divertenti o quando prometto cose che non lasciano per niente spazio all'immaginazione.

"ma io voglio il mio regalo" dice appoggiando la sua testa sulla mia spalla. Giocherella con la mia mano e potrei morire dall'improvvisa affezione che mi sta mostrando. Non è una novità che sia sempre io quello a uscirne distrutto da una relazione e una delle ragioni è proprio questa, faccio schifo a reggere questo tipo di cose.

Beh, in questo caso so che è solo ubriaco e che non è realmente preso da me o che i suoi gesti potrebbero passare per altro.

Questi gesti che, in genere, valgono più di mille parole o piccole accortezze che a quanto pare contano solo per me. Sorrido amaramente e mi giro verso Blaine, sciogliendomi un po' di più appena lo faccio.

"ciao a te Blue GR" sorrido lasciandolo continuare.

"chi è gr" dice putando i suoi occhioni blu verso di me. Mi verrebbe voglia di strizzargli la faccia e se non stesse giocando con la mia mano l'avrei fatto.

"il golden retriever che è in te" rispondo continuando a tenere il mio sguardo su di lui.

"ma io non sono neanche biondo" asserisce mettendo il broncio.

"non hai bisogno di esserlo per essere paragonato a lui" spiego con una pazienza che fino a poco fa non avevo.

"mi piacciono più i bugod americani?"

"intendi i bulldog?" lo correggo trattenendo un sorriso. Il suo lato GR sarà la mia fine me lo sento.

"si quelli piccoli" precisa

"ma quelli sono i francesi" gli passo una mano tra i capelli che gli stavano coprendo il volto e vorrei non averlo fatto perché non so come toglierla da lì. Per trattenermi dal fare cose di cui un Niko più sobrio si pentirebbe, mi risistemo sul sedile appoggiando la mia testa sopra la sua. Potrei non aver migliorato la mia condizione e comunque pentirmi domattina ma onestamente, chi se ne frega in questo momento.

"non sono tutti uguali?"

"non credo, sai?"

Quando vedo che non risponde più, mi giro per accorgermi che si è effettivamente addormentato.

Avendo giocato in casa oggi, siamo a letteralmente 20 minuti di macchina da casa mia e ovviamente Blue sceglie il momento migliore per prendere sonno, aka quando dobbiamo scendere.

Ringrazio il tassista e cerco di portare Blue dentro il palazzo.

"dai Blue..." dico trascinandolo verso gli ascensori.

Mugugna qualcosa e i suoi piedi si muovono facilitandomi leggermente il lavoro.

"saliamo al secondo piano" dico appena mettiamo piede nel mio attico. Lo lascio un attimo sul divano mentre vado ad accendere le luci perché mentre io potrei farmi le scale al buio senza problemi, so che non potrebbe essere lo stesso per lui, soprattutto da ubriaco.